martedì 29 dicembre 2009

INDEGNA ELEMOSINA PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'


Io non ho parole per introdurre questo articolo de LA SVEGLIA.
La parola passa ai consiglieri comunali di tutti i partiti.
Fai click sulla foto del testo e di la tua.

FAME, ALLARME FAO


E’ un po’ difficile spiegare cosa é la fame a persone che scelgono il prosciutto per marca. Non che sia sbagliato mangiare quello che uno più gradisce, ma ogni cosa si capisce meglio in base alla propria condizione ed alla propria esperienza.
Mi sorpresi molto quando andai in Marocco nel ’76, quando cominciai a vedere un mondo diverso sui monti Atlas, fino ad allora avevo visto l’Europa, quando cominciai a vedere i bambini giocare scalzi per strada, forse erano felici, ma comunque erano magrissimi. Vedevo le case, fuori e dentro, non riuscivo neanche a capire il lavoro delle persone.
Poi ho conosciuto i bambini metropolitani, quelli che vivono nelle immense città latinoamericane, quelli che vivevano a Caracas e poi ancora meglio quelli di Bogotà. A Bogotà ho capito cosa vuol dire essere un bambino povero ed affamato. Migliaia di bambini abbandonati dormire per strada, che devono trovare da mangiare ogni mattina alle 5, che scatenano scazzottate per mille pesos o una mela.
Ho visto anche i bambini ai piedi del Cotopaxi lavorare la terra con il bue e l’aratro di legno. Quelli che tornano a casa con la mamma, la sorellina in fasce ed il lama, tutti in fila indiana sul ciglio della strada sterrata.
Ho visto i bambini del Guatemala, quelli che lavorano nei magazzini, nelle fabbrichette, che lasciano la già misera scuola a 8-9 anni, quelli che sono presi a calci in culo dai padroni.
In tanti anni ne ho visti tanti e non vi farò tutta la lista, non me li ricordo neanche più tutti. Oggi molte cose sono cambiate, sono migliorate, ma troppo poco. Nel mondo c’é ancora molta fame, oltre un miliardo di persone di cui un’alta percentuale di bambini.
Il prossimo anno, dopo aver finito i nostri dolci, facciamo qualcosa.

domenica 27 dicembre 2009

ECCO LE LEGGI CHE HANNO AIUTATO BERLUSCONI

Qui di seguito tutte le leggi approvate dal 2001 ad oggi dai governi di centrodestra che hanno prodotto benefici effetti per Berlusconi e le sue società.
1 - Legge n. 367/2001. Rogatorie internazionali. Limita l'utilizzabilità delle prove acquisite attraverso una rogatoria. La nuova disciplina ha lo scopo di coprire i movimenti illeciti sui conti svizzeri effettuati da Cesare Previti e Renato Squillante, al centro del processo "Sme-Ariosto 1" (corruzione in atti giudiziari).
2 - Legge n. 383/2001 (cosiddetta "Tremonti bis"). Abolizione dell'imposta su successioni e donazioni per grandi patrimoni. (Il governo dell'Ulivo l'aveva abolita per patrimoni fino a 350 milioni di lire).
3 - Legge n.61/2001 (Riforma del diritto societario). Depenalizzazione del falso in bilancio. La nuova disciplina del falso in bilancio consente a Berlusconi di essere assolto perché "il fatto non è più previsto dalla legge come reato" nei processi "All Iberian 2" e "Sme-Ariosto2".
4 - Legge 248/2002 (cosiddetta "legge Cirami sul legittimo sospetto"). Introduce il "legittimo sospetto" sull'imparzialità del giudice, quale causa di ricusazione e trasferimento del processo ("In ogni stato e grado del processo di merito, quando gravi situazioni locali, tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili, pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo ovvero la sicurezza o l'incolumità pubblica, o determinano motivi di legittimo sospetto, la Corte di cassazione, su richiesta motivata del procuratore generale presso la Corte di appello o del pubblico ministero presso il giudice che procede o dell'imputato, rimette il processo ad altro giudice"). La norma è sistematicamente invocata dagli avvocati di Berlusconi e Previti nei processi che li vedono imputati.
5 - Decreto legge n. 282/2002 (cosiddetto "decreto salva-calcio"). Introduce una norma che consente alle società sportive (tra cui il Milan) di diluire le svalutazioni dei giocatori sui bilanci in un arco di dieci anni, con importanti benefici economici in termini fiscali.
6 - Legge n. 289/2002 (Legge finanziaria 2003). Condono fiscale. A beneficiare del condono "tombale" anche le imprese del gruppo Mediaset.
7 - Legge n.140/2003 (cosiddetto "Lodo Schifani"). E' il primo tentativo per rendere immune Silvio Berlusconi. Introduce ildivieto di sottomissione a processi delle cinque più altre cariche dello Stato (presidenti della Repubblica, della Corte Costituzionale, del Senato, della Camera, del Consiglio). La legge è dichiarata incostituzionale dalla sentenza della Consulta n. 13 del 2004.
8 - Decreto-legge n.352/2003 (cosiddetto "Decreto-salva Rete 4"). Introduce una norma ad hoc per consentire a rete 4 di continuare a trasmettere in analogico.
9 - Legge n.350/2003 (Finanziaria 2004). Legge 311/2004 (Finanziaria 2005). Nelle norme sul digitale terrestre, è introdotto un incentivo statale all'acquisto di decoder. A beneficiare in forma prevalente dell'incentivo è la società Solari. com, il principale distributore in Italia dei decoder digitali Amstrad del tipo "Mhp". La società controllata al 51 per cento da Paolo e Alessia Berlusconi.
10 - Legge 112/2004 (cosiddetta "Legge Gasparri"). Riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni. Introduce il Sistema integrato delle comunicazioni. Scriverà il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi: "Il sistema integrato delle comunicazioni (Sic) - assunto dalla legge in esame come base di riferimento per il calcolo dei ricavi dei singoli operatori di comunicazione - potrebbe consentire, a causa della sua dimensione, a chi ne detenga il 20% di disporre di strumenti di comunicazione in misura tale da dar luogo alla formazione di posizioni dominanti".
11 - Legge n.308/2004. Estensione del condono edilizio alle aree protette. Nella scia del condono edilizio introdotto dal decreto legge n. 269/2003, la nuova disciplina ammette le zone protette tra le aree condonabili. E quindi anche alle aree di Villa Certosa di proprietà della famiglia Berlusconi.
12 - Legge n. 251/2005 (cosiddetta "ex Cirielli"). Introduce una riduzione dei termini di prescrizione. La norma consente l'estinzione per prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio nei processi "Lodo Mondadori", "Lentini", "Diritti tv Mediaset".
13 - Decreto legislativo n. 252 del 2005 (Testo unico della previdenza complementare). Nella scia della riforma della previdenza complementare, si inseriscono norme che favoriscono fiscalmente la previdenza integrativa individuale, a beneficio anche della società assicurative di proprietà della famiglia Berlusconi.
14 - Legge 46/2006 (cosiddetta "legge Pecorella"). Introduce l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento. La Corte Costituzionale la dichiara parzialmente incostituzionale con la sentenza n. 26 del 2007.
15 - Legge n.124/2008 (cosiddetto "lodo Alfano"). Ripropone i contenuti del Lodo Schifani". Sospende il processo penale per le alte cariche dello Stato. La nuova disciplina è emenata poco prima delle ultime udienze del processo per corruzione dell'avvocato inglese Davis Mills (testimone corrotto), in cui Berlusconi (corruttore) è coimputato. Mills sarà condannato in primo grado e in appello a quattro anni e sei mesi di carcere. La Consulta, sentenza n. 262 del 2009, dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione.
16 - Decreto legge n. 185/2008. Aumentata dal 10 al 20 per cento l'IVA sulla pay tv "Sky Italia", il principale competitore privato del gruppo Mediaset.
17 - Aumento dal 10 al 20 per cento della quota di azione proprie che ogni società può acquistare e detenere in portafoglio. La disposizione è stata immediatamente utilizzata dalla Fininvest per aumentare il controllo su Mediaset.
18 - Disegno di legge sul "processo breve". Per l'imputato incensurato, il processo non può durare più di sei anni (due anni per grado e due anni per il giudizio di legittimità). Una norma transitoria applica le nuove norme anche i processi di primo grado in corso. Berlusconi ne beneficerebbe nei processi per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.

mercoledì 23 dicembre 2009

IL DIARIO DEL CONSIGLIERE - 1

Oggi inizia una rubrica, IL DIARIO DEL CONSIGLIERE, che più avanti potrà avere sviluppi ancora più interessanti.
Il dibattito e le decisioni del Consiglio comunale sono il centro della vita democratica della città, perciò é importante che sia seguito da tutti i cittadini e che i consiglieri riferiscano sia lo svolgimento che le proprie opinioni.
Come sapete, ho mandato un invito a tutti i gruppi consiliari e purtroppo solo l’avv. REMO DI MARTINO ha accettato.
L’ospite é di livello, Consigliere da molti anni, già Presidente del Consiglio comuale, ora capogruppo PDL.
Potete leggere il suo commento facendo click sulla foto e fare i vostri commenti sul post. Grazie.

lunedì 21 dicembre 2009

LETTERA ALLA BEFANA


Vi dico subito che sono un super goloso, perciò queste feste per me rappresentano un momento importante per la mia golosità. Escluso il Pandoro, che mi sembra un dolce per ammalati servito in ospedale, il resto mi piace tutto.
Chissà perchè a fine anno tutti esprimono dei desideri e scrivono lettere di richiesta di doni e fanno buoni propositi.
La mia letterina non la mando a Gesù Bambino perchè a Lui vorrei chiedere cose molto più importanti, non la mando a Babbo Natale perchè sicuramente non sarà neanche letta vista la data e con tutto il lavoro che ha in questi giorni. Scrivo alla Befana che sicuramente é la più buffa e simpatica di tutti alla quale ormai quasi nessuno chiede più niente per la fretta di ricevere i regali di Natale ormai a metà Novembre.
Cara Befana, cara bella e dolce vecchietta, ti ricordi di me? Nel tuo archivio dovresti avere una mia vecchia letterina di circa 50 anni fa. Non l’avrai mica buttata? Ti ricordi? Sono lo stesso di allora, solo con meno capelli. Avrei molte cose da chiederti visto che per tanto tempo non ho chiesto nulla. Ho una lista lunghissima, ma non voglio niente per me, ho già tutto quello che mi serve, voglio qualcosa per il mio paesino in riva al mare.
Convinci al mio amico senatore, quel cicciotello che suona la chitarra, a ritirarsi dalla politica. Lo so che non abbiamo il cavallo adatto per consigliargli l’ippica, ma trovagli un altro passatempo, per esempio la briscola o una collezione di tappi della Coca Cola. Comunque lascio a te la scelta, ma che sia qualcosa di definitivo, cioè per sempre.
Poi, non distribuire tanto carbone ad Ortona, non ti affaticare, fai un unico carico e portalo tutto verso la metà dell’Orientale, a casa del nostro Sindaco. Sarà contento e ci penserà lui poi a distribuire ai suoi amici. Segnati l’indirizzo per i prossimi due anni. Grazie.
Per ultimo, e poi non ti chiedo nient’altro per molti anni ancora, per favore, te lo chiedo con tutto il cuore, trasforma Remo in un principe azzurro con un cavallo bianco, con un castello dalle torri alte e appuntite, con decine di cortigiani e già che ci sei mettici una dozzina di giullari. Allo stemma del casato pensaci tu, hai più fantasia di me.
Grazie Befana, so che con te posso contare, mi accontenterai di sicuro e farai contenti i miei amici ed il mio paesino in riva al mare.
Con affetto il tuo vecchio bambino.

Gianni

BUON NATALE


Buon Natale anche a lei Signora
(foto di Signora palestinese che non festeggia il Natale)

Scusatemi se vi mostro la foto della Signora, ma lei é la discendente diretta del Gesù di Nazaret (Galilea-oggi Israele). Non vi mostro le raccapriccianti foto dei bambini trucidati o arsi di Gaza, ma sapete che sono centinaia. Certo che lo sapete.

Un Buon Natale a tutti i Cristiani, anche da parte della Signora.

domenica 13 dicembre 2009

BOGOTA 5


Dopo i primi 2 anni d’esclusiva con la FUGAR, il contratto mi permetteva di lavorare anche con altre aziende non concorrenti anche se dello stesso settore. Conoscevo personalmente da anni al prof. Feliziani (docente matematica Università Camerino) che dai tempi di Bogotà mi invitava a lavorare con la sua azienda di cui lui era socio e direttore commerciale: Nuova Simonelli.
SIMONELLI produce tutti i tipi di macchine per caffé, era un’azienda già importante ed in forte espansione a livello mondiale e Feliziani era un personaggio di un tal entusiasmo e dinamicità a cui é impossibile dire di no.
Fu una bell’esperienza durata 7 anni con molti giovani e buoni colleghi, grandi mangiate di pappardelle al sugo di cinghiale sui colli del Chienti.
In poco tempo il caffé divenne un tema interessantissimo, parlavo con produttori del Costa Rica (Paese che già conoscevo dai tempi di Tortella, forse il più bello della zona), dell’Ecuador e naturalmente della Colombia, torrefattori di tutti i tipi fino ad arrivare ad una consulenza con COLCAFE (vedi foto) per studiare una miscela di Arabica per espresso. SIMONELLI si mise in testa di far diventare tutti gli 8 area manager esperti di caffé e così ci obbligò a frequentare i corsi dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano. Io non avevo molto tempo e neanche tanta voglia di mettermi a studiare, perciò scappavo sempre con una scusa dai corsi a dagli esami, finché non rimasi l’unico a non essere certificato dall’INEI.
Arrivò il giorno degli esami, eravamo una cinquantina di persone di tutta Italia, dall’Egitto, Francia, Portogallo ed altri Paesi. C’era da rispondere ad un questionario con 70 domande e provare 11 caffé schifosi e definire i difetti. Una giornata intera senza poter fumare e alla fine il risultato. Primo della lista: Espresso Italiano Specialist. Contò molto l’esperienza di tanti anni sudamericani, conoscere le piante e la gente dal vivo ed anche un pizzico di furbizia.

COLETTI, go home, please. (La Piazza - 31.01.09)

Caro Direttore,
ho letto il vostro articolo sull’ultimo numero dal titolo “Il bilancio del Presidente” e vorrei esprimere la mia personale opinione.
Io credo che il tempo politico del sen. Presidente dott. Tommaso Coletti sia terminato, anzi ne sono convinto. La fine del mandato alla Provincia é un’occasione d’oro per appendere definitivamente la scheda elettorale al chiodo e finire una carriera politica a dir poco brillante, a 60 anni, nel migliore dei modi, cioè da Presidente.
Oltre 30 anni di politica sono sufficienti per esprimere tutte le idee, ormai non c’é nient’altro da spremere. Voglio subito dire che di Coletti ammiro moltissimo la tenacia, la forza e la caparbietà che ha nel raggiungere un obbiettivo. Spero solo che tutto questo, ora, non sia usato per eccedere o strafare. Non credo che riuscirei a sopportare una nuova candidatura, non si può chiedere così tanto al popolo.
Il Centro-sinistra ha urgente bisogno di rinnovarsi, ad Ortona ed in tutta la Provincia. Non possiamo continuare con gli stessi meccanismi, con le stesse persone e con lo stesso clientelismo di decade passate. Coletti rappresenta tutto questo, nel bene e nel male. Ora basta, non né possiamo più. La Sinistra ed il PD hanno bisogno di spazio, hanno bisogno d’ossigeno, hanno bisogno che il Primo si muova per poter muovere tutta la politica. Così com’é, é tutto fermo, tutti dietro al Primo. Coletti sceglie chi gli segue, chi gli é al fianco e chi viene escluso.
Non serve dire Yes We Can, non serve solo applaudire Obama.
Non voglio continuare a scegliere tra D’Alessandro o niente, neanche credo al miracolo genetico. Non né possiamo più di queste cose.
Ancora una volta leggo la lista delle opere pubbliche realizzate, ormai le so a memoria: viabilità, scuole, servizi sociali e turismo. Milioni e milioni, consegna dei lavori, in corso d’opera, uffa. E ci si mette anche Enzo D’Ottavio su “La Sveglia” a rifare di nuovo la stessa cantilena. Dove andremo a finire, non ne possiamo più!
Aspetto di vedere nuovi politici alla ribalta, giovanotti brillanti, ragazze emancipate, portatori di progetti, di sogni, di progresso, di rivoluzioni.
Coletti a Giugno lasci la politica, totalmente, torni a fare il bravo cittadino, non c’é niente di male e fa bene alla salute sua e della città, compri una bella chitarra. Si può suonare tra amici, io l’accompagno, ci divertiremo, saremo come “The Blues Brothers”.

CANTO DI NATALE di Charles Dickens

Domenica 20 dicembre 2009 alle ore 18.00 al Teatro Tosti di Ortona, la Compagnia Assodeon Teatro, in collaborazione con il Comune di Ortona e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, propone la pièce CANTO DI NATALE di Charles Dickens nella rilettura scenica e per la regia di Sabatino Ciocca.Scritto nell’autunno del 1843 Canto di Natale ha per protagonista il vecchio Ebeneezer Scrooge un banchiere strozzino che non nasconde il proprio rancore su tutto ciò, uomini e cose, che non sia profitto personale. Mentre si prepara a passare la notte della vigilia di Natale da solo nella sua casa, gli appare il fantasma di Jacob Marley, suo socio in affari, condannato in eterno ad espiare la sua avidità. Marley gli annuncia la visita di tre spiriti: il fantasma dei Natali passati, quello dei Natali presenti e per terzo quello dei Natali futuri. Da ciascuno apprenderà con angoscia ciò che di bello ha perso e quale sarà la sua condanna per la sua vita condotta nel cinismo e nell’aridità di cuore. Il messaggio trasmessogli riuscirà a compiere il miracolo. Il mattino di Natale vedrà Scrooge rinato a nuova vita. Con Canto di Natale Dickens va ben al di là dell’invenzione letteraria: istituisce, di fatto, la tradizione di festeggiare il Natale così come ancor oggi si celebra. “L’adattamento teatrale scelto per riproporre questo racconto lungo, così come lo definisce l’autore, cerca di restituire la magia che scaturisce dalla bocca del genitore allorquando, nelle notti ventose d’inverno, s’appresta a leggere ai figliuoli le vicende della magica notte di Scrooge” spiega il regista Ciocca, “all’inizio della rappresentazione, il fondale si fa libro aprendosi e scoprendo i bellissimi disegni proiettati sul grande schermo. La pièce non si limita a raccontare una favola natalizia, ma terrà conto, soprattutto, della poetica di Dickens che, nonostante borghese, critica la società industriale e il liberismo dell’epoca contrapponendolo al socialismo più utopico. Il pubblico capirà tutto e sarà,sicuramente, attratto dal grande impatto visivo dell’opera”. In scena: Sebastiano Nardone (nella parte di Scrooge), Giuliana Antenucci, Marina Di Virgilio, Tommaso Bernabeo, Massimo Paolucci.Voce Alba Bucciarelli. Voce narrante Carlo Orsini.
Illustrazioni Roberto Innocenti. Videoproiezioni e colonna sonora Loris Ricci.Costumi Polvere di Stelle. Impianto scenico, adattamento teatrale e regia Sabatino Ciocca.Lo spettacolo è stato inserito nel circuito “Teatro Ragazzi” del cartellone teatrale del Comune di Ortona che prevede 3 matinèe, alle 10.30, al Teatro Tosti: venerdì 18 dicembre, sabato 19 dicembre e lunedì 21 per le scuole medie inferiori locali e di fuori città, mentre la rappresentazione pomeridiana si terrà domenica 20 dicembre, alle ore 18.00.

Lorenzo Seccia

sabato 5 dicembre 2009

IL DIARIO DEL CONSIGLIERE

Da due settimane METROPOLIS ha cambiato la sua immagine ed alcuni dei suoi contenuti. Tra questi c’é “Il diario del consigliere”. E’ stato inviato un invito a tutti i partiti e gruppi politici del Comune di Ortona, spiegando i meccanismi e le regole. Finora abbiamo ricevuto solo una risposta di disponibilità: REMO DI MARTINO.
Per equità d’informazione e per un dibattito abbiamo bisogno di più persone.

BOGOTA 4


Il mio nuovo lavoro in realtà lo avevo già fatto una decina d’anni prima: Area manager Latino America. Questa volta non si trattava d’agricoltura ma dei prodotti per gelateria e pasticceria che era diventata la mia specialità dal ’92.
Mi contrattò la ditta FUGAR di Rimini, azienda di materie prime, con un ottimo contratto per l’epoca e così il 4 Marzo 97 ripresi la strada per Bogotà. In realtà la scusa di tutto era l’interesse a stare vicino a mia figlia e così mi presi questa bella gatta da pelare. Per FUGAR quest’area era nuova, zero informazioni, zero contatti, zero fatturato. Il primo anno spesi 97 milioni e rotti di Lire con un fatturato tre volte inferiore. Nella riunione di fine anno pensavo che mi cacciassero, però il grande capo, il fu Umberto Gandi, mi disse: facciamo finta di aver fatto una grande campagna pubblicitaria,  DI GREGORIO raccolga le ciliege. A farla breve, molti container pieni di pistacchio, nocciola, stabilizzanti cominciarono ad attraversare l’oceano e diventammo la terza marca più venduta in Sud America, superati solo da due mostri molto più grandi di noi: Fabbri e PreGel. Ho spiegato formule, reazioni chimiche, tecniche di conservazione a tutto Sud America a volte in condizioni estreme, fiere, corsi (vedete le foto di 2 corsi di pasticceria fredda e semifreddi a Bogotà nel 2001), dimostrazioni per 7 anni filati.

FILTRO SI O FILTRO NO ?

Da tempo su METROPOLIS si parla di selezionare o filtrare o censurare commenti di cattivo gusto, volgari, offensivi. Io ho sempre dato la mia risposta ed ho la mia tecnica e considerando che sono l’unico responsabile di questo blog faccio come mi pare.
Ora, dovendo mettere online METROPOLIS Giovani, non sono io a decidere. Nel gruppo di lavoro ci facciamo questa domanda e come sempre succede su 6 persone abbiamo 7 opinioni differenti. Tu che ne pensi?

Art. 5

A VOLTE TORNANO: I SONDAGGI.

Arriva Natale e per tradizione dobbiamo essere tutti più buoni. In fondo é un piccolo sforzo che bisogna fare per 4 o 5 giorni. Normalmente 2 giorni prima e 2 giorni dopo. Per dimostrare che anch’io seguo le tradizioni nei prossimi giorni rispolvererò “il sondaggio” per la gioia dei politici e dei commentatori del blog.
Purtroppo questa volta non saranno permessi furbizie tecnologiche poichè userò un altro sistema, perciò zero trucchetti. Mi dispiace, ma bisogna fare le cose seriamente. Perciò appena finirò di pubblicare le ultime foto di Bogotà e finirò di sistemare METROLOLIS Giovani ripartiremo con i cari sondaggi. Nel frattempo, se avete suggerimenti avete tutto il tempo e lo spazio per farli. GRAZIE.

martedì 1 dicembre 2009

BOGOTA 3


Durante questo periodo e parlando ancora di viaggi, c’é nè uno in senso inverso, cioè da Bogotà ad Ortona che rappresenta un fatto importante. Ho voluto far conoscere questo mio paesello natio alla mia fresca fidanza cittadina metropolitana. Era il ’91 ed Ortona era ancora un paese pulito con qualche giardino e delle belle aiuole. Poi se aggiungiamo un aperitivo a Lello Bar ed una cena musicale a casa di Walter Saba, in fin dei conti, ho fatto un figurone.
Torniamo a Bogotà. Considerando che ormai ero ben organizzato in questa città decisi di portarmi mio figlio e così costituimmo un bel trio, io, Liliana e Romeo.
Poi, come spesso succede, é arrivato un quarto elemento e facemmo un quartetto e abbiamo aggiunto un posto a tavola: é nata Paola, detta anche “la luce dei miei occhi”. Purtroppo il quartetto comincò a scomporsi. Romeo tornò in Italia, io ho divorziato da Liliana e così ognuno per conto suo. Poi tornai di nuovo a vivere a Bogotà ed organizzai il mio nuovo lavoro.

LE DUE FACCE DEL NO-B-DAY (e della sinistra)

Il 5 dicembre 2009 una parte consistente della popolazione italiana e straniera scenderà nella Piazza S. Giovanni di Roma contro l’attuale Governo Berlusconi.
A dire la verità parlare di una pacifica protesta contro l’attuale esecutivo, che prende il nome dell’attuale Presidente, potrebbe risultare una cosa alquanto riduttiva, se si pensa a tutti i problemi che l’Italia ha da sempre e che continua ad avere, nonostante gli impegni esplicitati dai nostri rappresentati di partito (di qualunque fascia e colore).
Ci sarebbe da manifestare contro la privatizzazione del sistema di gestione dell’Acqua, contro lo scudo fiscale, contro la disoccupazione, contro una politica del nucleare che sta prendendo piede sul nostro territorio, giustificato da un “adeguato” ed eterogeneo sviluppo del settore energetico.
Per questo motivo, c’è una parte di popolazione, magari anche (e soprattutto) dell’elettorato di sinistra, che non si riconosce in queste azioni, perché riduttive, perché semplificate dall’etichetta “No Berlusconi Day” e perché incentrate su una politica “sinistroide” a mio avviso inconcludente che è stata già sconfitta abbondantemente.
Scendere in Piazza è un sacrosanto diritto di tutti; è un gesto e un’azione che non solo rientra a pieno titolo nell’espressione della manifestazione del pensiero, ma rende coesa una parte della collettività.
Ma a questo punto della nostra storia politica mi chiedo se davvero uno strumento del genere possa bastare a far nascere un’alternativa, un modo di pensare nuovo, un cambiamento radicale e reale del nostro modo di vivere. In questo preciso momento storico mi chiedo se ad una politica “di potere”, di queste dimensioni, sia sufficiente mostrare dissenso alla persona piuttosto che giocare una battaglia sana, giusta e regolata dal sistema politico e quindi combattuto sul piano politico (come alcune persone non di sinistra stanno mostrando di fare).
Fin quando coloro i quali auspicano ardentemente che Berlusconi cada, perseguendo da una parte una linea politica dell’equidistanza, con uguali programmi elettorali ma con facce diverse, e dall’altra una linea d’opposizione alla persona, senza realmente far circolare idee nuove e proposte interessanti, non si riuscirà a sconfiggere “il mostro”, ma lo si potenzierà soltanto.
E anche se quel “mostro” dovesse cadere, l’Italia sarà sempre l’Italia, con le sue problematiche da risolvere, con una miseria culturale estrema e con un’identità annichilita.

Giovanna Liberatore

SACCHEGGIO

Leggo un interessante articolo di Pasqualino Grilli su LA SVEGLIA, in edicola da pochi giorni, dove chiarisce alcuni punti importanti riguardanti il famoso ed ormai famigerato DIRETTORE GENERALE o City manager come dicono gli americani.
Prima riflessione. Personalmente ho grossi dubbi sull’utilità di un Direttore generale al Comune di Ortona. Secondo me non serve, anzi io diminuirei anche la quantità degli assessori migliorandone soprattutto la qualità. Bisogna sganciarsi assolutamente dalla logica di creare posti, incarichi e poltrone per accontentare i sostenitori o i ruffiani. Questa spirale ci porterà alla rovina politica, sociale ed economica.
Poi, apprezzo l’offerta di Grilli di svolgere il ruolo di Direttore generale gratis. Sicuramente é un’idea sincera ed apprezzabile semmai ce ne fosse veramente bisogno, tanto che lo fare anch’io o magari con un minimo compenso considerando che la mia economia non é uguale a quella di Grilli. Inoltre, sono anche sicuro che ci sarebbero altri, ugualmente capaci, che potrebbero offrirsi alle stesse condizioni.
Seconda riflessione. Il Sindaco Fratino, nell’ultimo consiglio comunale, nel momento stesso in cui ha annunciato le dimissioni forzate di Giulio Napoleone ha annunciato sfacciatamente che riproporrà di nuovo la posizione e la persona, magari con uno stipendio più alto. Per descrivere questo voglio usare un termine molto in voga anni fa in Sud America che tradotto in italiano é “saccheggio”.
E’ saccheggio del patrimonio pubblico, come é saccheggio la sfilza d’assessori, legale ma inopportuna ed inutile, come é saccheggio la gestione di Ortona Ambiente e diverse altre cose. In questo caso specifico Fratino e Napoleone sono i saccheggiatori e noi cittadini i saccheggiati.
Terza riflessione. Per perpetuare il saccheggio Fratino e Napoleone hanno bisogno di 11 manine alzate. Queste manine appartengono ai complici del saccheggio, anch’essi responsabili. Tra le manine ci sono quelle che appartengono alle comparse e quelle che appartengono a quelli che vorrebbero essere gli attori principali del film politico ortonese. Spiccano i nomi di Di Martino, Guarracino e De Iure, i quali ripetono quasi quotidianamente la filastrocca della buona politica e del buon governo. Loro, ancor più delle comparse, sono responsabili del saccheggio.
A questi bisogna aggiungere gli assessori che, rimanendo al loro posto e non protestando né in privato né pubblicamente, si rendono attori in prima persona del saccheggio stesso.

giovedì 26 novembre 2009

BOGOTA 2

In una fiera a Bogotà fatta per conto di Tortella conobbi una bellissima ragazza, il terzo giorno gli chiesi se voleva sposarmi. Ero divorziato da un paio d’anni. Non fu facile con lei, ho dovuto impegnarmi al massimo per più di un anno, però alla fine raggiunsi l’obiettivo. Dovevo installare un ufficio in Sud America ed avevo pensato a Caracas, città ed ambiente che conoscevo bene, però cambiai idea e l’ufficio si fece naturalmente a Bogotà. Fu così che iniziò il ventennio di Bogotà. A quell’epoca (’88/’92) lavoravo bene, rappresentavo oltre a Tortella anche Goldoni ed altre aziende importanti ed ero anche consulente del CESMA (Associazioni imprenditoriali regionali macchine agricole, Unioncamere, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna).
Giravo come una trottola, veramente dura, dal Messico al Cile, 50/52 aerei l’anno, uno stress terribile. Decisi di smettere e fermarmi, inventai ArteGel e riconvertì l’ufficio. Se non ricordo male nel ’94 nacque mi figlia Paola e nel ’95 mi sposai con Liliana proprio il giorno del mio compleanno.
Siccome Liliana é ingegnere d’alimentazione ArteGel si occupava di gelateria e pasticceria. Dai trattori e vangatrici al pistacchio é stato un bel salto. Molte cose in poco tempo. ArteGel é stato un record commerciale, ogni anno si moltiplicava per 3 il fatturato ed in 4 anni diventammo la seconda azienda del settore in Colombia. Eravamo tutti giovanissimi, io il più vecchio, innovazione nei prodotti tutti portati dall’Italia, abbiamo cambiato il modo di fare gelato in Colombia. Installai una rete con Windows NT con un server dedicato e 7 terminali autonomi. A quei tempi a Bogotà era qualcosa di speciale tanto che gli ingegneri di Microsoft Colombia venivano a visitarci ed a collaborare gratis.

mercoledì 25 novembre 2009

Berlusconi parla di “Guerra Civile”

Berlusconi parla di “Guerra Civile”. Sarà vero ? E’ una minaccia del Premier ? E’ così seria la situazione ? Non si sà.
Io comunque, per sicurezza, ho tolto la polvere al mio vecchio Kalašnikov.

CHE FINE HA FATTO IL CINEMA ODEON ?


"A buon punto la realizzazione del Palazzo in centro da parte del costruttore Di Zio, ma del cinema nemmeno l’ombra!”. E’ questa la considerazione dell’associazione culturale “Nuovo Cinema Odeon” davanti al piano riservato alle due sale cinematografiche ancora allo stato grezzo rispetto al resto dello stabile. “L’emendamento all’art.27 del Piano regolatore votato all’unanimità dal consiglio comunale del 21 dicembre 2007 vincola il costruttore alla realizzazione del cinema nell’edificio che ha preso il posto dell’Odeon” si legge in una lettera che l’associazione ha inoltrato ai rappresentanti delle Istituzioni, “dal momento che tale vincola risulta ancora in essere, chiediamo come mai a tutt’oggi, nonostante la realizzazione dello stabile sia quasi completo per quanto riguarda la rifinitura degli appartamenti ad uso privato, l’imprenditore edile non abbia ancora provveduto a realizzare il cinema”. L’associazione si batte dal 2005 per la restituzione alla cittadinanza di uno spazio culturale multifunzionale, così come è previsto da una convenzione tra Di Zio e l’Ente pubblico che permise al primo di abbattere la vecchia struttura cinematografica per realizzare la nuova palazzina con annesso una sala per la proiezione di film in pellicola. “Siamo molto preoccupati di fronte a questa situazione di stallo ormai insostenibile, perciò vogliamo sapere se e cosa si sta veramente facendo perché la città possa al più presto usufruire in centro di una struttura vitale quale il cinema. Non pensate sia ora che questa vicenda si chiuda finalmente in modo dignitoso?”, continua la missiva alla quale il comitato auspica una risposta dall’Ente in tempi brevi, informandola, ovviamente, su tutte le decisioni e anche degli eventuali “cambiamenti di rotta”  che l’amministrazione comunale intende adottare per risolvere la questione. In questi anni, sono stati numerose e molteplici le iniziative del movimento cittadino tra cui una petizione popolare con la quale sono state raccolte 2000 firme in favore dell’Odeon.

Lorenzo Seccia

sabato 21 novembre 2009

B E N V E N U T I


B E N V E N U T I
alla nuova pagina di METROPOLIS.  Speriamo vivamente che sia di vostro gradimento e naturalmente accettiamo anche qualche critica, però senza esagerare.
La pagina é più elegante e più ricca d’informazioni e in questi prossimi giorni la completeremo.  Abbiamo cercato anche di velocizzarla per la visualizzazione ed é ottimizzata per tutti i browser.
METROPOLIS é e sarà un lavoro di gruppo dove anche voi potete partecipare proponendo argomenti o scrivendoci commenti.

Gianni di Gregorio + Staff

CHI HA VISTO LA SINISTRA ? (La Sveglia 11.11.09)

Il Consiglio comunale senza Sinistra é come un hot dog senza senape, come direbbe il presidente Obama, cioè proprio triste. Manca qualcosa. C’é invece in Consiglio una larga schiera di ragazzi/e delegati ad alzare una mano, normalmente la destra, per votare la decisione del momento.
Per avere un quadro più completo della democrazia bisognerà ricomporre questo schieramento. Ma come fare? La Sinistra ad Ortona rispecchia la Nazione, spezzettata in mille pezzi, con molti capi e pochi indios. Se analizziamo bene in Città c’é una discreta quantità di votanti di Sinistra, diverse centinaia di voti per ogni partito. Il problema é che ognuno si presenta per conto proprio e nessuno ormai, sistematicamente, riesce a raggiungere il minimo per avere diritto ad un consigliere. Oggi più che mai c’é bisogno di una Sinistra a sinistra del PD e questo si può fare solo ridisegnando l’idea politica e raggruppando tutti sotto un’unica stella. Dai Verdi a Rifondazione includendo tutti, ma proprio tutti.
Anni fa, conteggiando i voti di ognuno, ero arrivato a contare circa 2.000 voti. Non sono pochi. Con un buon lavoro si può anche aumentare qualcosa. Questo vuol dire almeno 3 Consiglieri.
I vari gruppi devono capire che solo uniti potranno partecipare alla vita democratica della Città, solo così l’elettore riacquista fiducia, va a votare e da voce al gruppo.
E’ inutile inventarsi romantiche sigle in occasione di ogni elezione. E’ inutile formare gruppi, alleanze, cooperative o federazioni. Ci vuole una sola Sinistra a sinistra del PD.
Altra alternativa potrebbe essere quella di farsi eleggere in un grande partito e poi spostarsi a Sinistra o in un Gruppo Misto o nell’insalata russa con mayonese, naturalmente dipende dai gusti.

Gianni di Gregorio

BOGOTA 1


La mia prima visita a Bogotà fu nell’Aprile ’78. Vivevo a Caracas ed avevo 2 buoni amici di una quindicina d’anni più vecchi di me (nella foto con me), Eduardo, pittore, ecuadoriano, da poco arrivato da New York dove aveva vissuto per oltre 10 anni e Laudelino, anche pittore, indio guajiro colombiano da poco arrivato in Venezuela proprio da Bogotà, dove aveva lasciato la sua famiglia, in cerca di fortuna.
Decidemmo di andare in auto, Caracas–Bogotà-Caracas. Detto così sembra del tutto normale, ma andare con un Ford Maverick ‘70 scassato e percorrere tutta la Panamericana per 1.900 chilometri x 2, a quei tempi, é tutta un’altra musica
Pensammo di fare due strade diverse per l’andata ed il ritorno, tanto per renderci la vita un po’ più difficile e così arrivammo fino alla Guajira colombiana a visitare degli zii di Laudelino (uno degli zii era una specie di stregone moderno della tribù) e poi giù lungo il fiume Magdalena fino alle porte dell’altopiano dove sorge Bogotà. 3 giorni di viaggio.
Il ritorno fu più difficile, ci toccò attraversare due catene di montagne fino a sboccare alla frontiera colombiana di Cucuta e così riprendere la calda pianura venezolana.
Bogotà si presentò come un paesone da 3 o 4 milioni d’abitanti. Strade larghe con poche vecchie macchine americane anni ‘50 e ’60. Tutti vestiti pesantemente dovuto alla temperatura non proprio tropicale, eravamo tra 2.600 e 2.900 metri, tutti di fretta, si vedeva una città ferma al passato, niente a che vedere con Caracas che invece era in pieno boom economico.
Passai una decina di giorni in un altro mondo, frequentando tutti gli ambienti più strani, pittori, poeti, musicisti, insomma gente strana per me.
Dopo esattamente 10 anni, Aprile ‘88 tornai di nuovo a Bogotà, in aereo, più maturo, per lavoro. Lavoravo con Tortella ed altre aziende settore agricoltura. La città era cambiata, si notava un certo movimento, modernismo, attività economica. Infatti il lavoro mi andò benino ed eravamo tutti contenti.

venerdì 20 novembre 2009

GOOGLE CHROME x OS

Potete scaricare Google Chrome per Mac in italiano.

http://news.softpedia.com/news/Download-Google-Chrome-4-0-249-4-for-Mac-OS-X-127697.shtml

FUNZIONA BENE.

WINDOWS 7

Secondo Gdata, Windows 7 è un passo indietro rispetto a Vista per quanto concerne la sicurezza informatica. Nel suo white paper, la società attacca in particolare Windows Defender, il sistema prenstallato all'interno di Windows che dovrebbe difendere il pc dal malware e che, invece, riconoscerebbe meno della metà dei pericoli esistenti. A peggiorare la situazione c'è poi la nuova politica sul controllo account utente (Uac), introdotti in Vista, che adesso possono essere disabilitati con maggiore facilità, permettendo a programmi pericolosi di avviarsi sulla macchina.Il consiglio di Gdata è quello di affidarsi a un software antivirus aggiuntivo perché il Defender da solo non è in grado di garantire la sicurezza della macchina. I miglioramenti rispetto a Vista sarebbero infatti troppo pochi, a volte riservati alle edizioni più costose di Seven ed è immaginabile che gli specialisti del malware possano presto trovare un modo per aggirarli. Il giudizio che arriva da un altro produttore di antivirus, Sophos, non è più morbido. La società ha compiuto un piccolo test per dimostrare la vulnerabilità di Seven: i ricercatori hanno provato ad installare dieci virus (http://www.sophos.com/blogs/chetw/g/2009/11/03/windows-7-vulnerable), funzionanti su Vista, per vedere il comportamento del nuovo Windows. Nonostante qualche miglioramento, i risultati non sono stati dei migliori: con il controllo account utente disattivato, ben otto virus su dieci sono riusciti ad installarsi, mentre due soltanto hanno fallito. Anche attivando il controllo account utente la situazione non è mutata in maniera rilevante: degli otto virus "vincitori" al primo turno, solo uno con lo Uac attivo non si è avviato.

lunedì 16 novembre 2009

VIA DELLA LIBERTA’ (La Sveglia 14.10.09)

Anche se vorrei non pensarci, purtroppo spesso sono costretto a pensarci. Quando esco da casa per fare quattro passi devo passare per Via della Libertà e così mi ricordo e penso all’Amministrazione che abbiamo ad Ortona.
La sporcizia su questa via é vergognosa. Il marciapiede é lurido, mai lavato, le aiuole un tempo fiorite sono sparite, lo spazio destinato ai fiori é diventato scarico di cartacce e soprattutto luogo preferito per i bisogni dei cani, il pochissimo verde che c’é é letteralmente allo stato selvaggio. E’ incredibile, ma per tutto il percorso, per entrambi i lati, non c’é ombra di un cestino. Fanno eccezione i pochi metri di fronte a LELLO BAR, al numero 52, dove il proprietario ha avuto il civismo di pulire, abbellire, organizzare l’entrata del suo locale. Tutti i negozi dovrebbero farlo? Non credo. Lello ha solo voluto dare uno schiaffo morale a chi amministra e pulisce la spazzatura intorno al suo locale.
Vorrei rivolgermi ai responsabili di tutto questo, alle persone competenti. Allora, vediamo un po’.
Ada Buzzelli potrebbe essere la persona giusta, ha i rapporti con Ortona Ambiente, ma forse non é esperta in materia. Allora meglio Carlo Borromeo che si occupa del Verde pubblico, ammesso che sia in Comune e non in Brasile. Chissà se Anna Rita Guarracino la quale é stata delegata all’Ambiente potrà cambiare quest’ambiente, chissà, forse, non credo. Forse sarà meglio passare per Paride Bracciale, portavoce del Sindaco. Ma forse lui la voce lo porta solo in uscita e non in entrata. A questo punto solo Peppe Granata potrà salvarci, lui che si occupa della Sanità e trattandosi proprio di salubrità. Figuriamoci!
Vediamo un po', Giulio da quando é City manager é molto occupato, Rocco Ranalli é pieno d’impegni fino al collo con la Pesca e con il Porto, il Sindaco non mi da retta da quando gli ho scritto una lettera e ho dimenticato di metterci il francobollo.
Non so proprio a chi rivolgermi per esporre questo problema. Come diavolo si farà ad Ortona per far pulire una via?
Ci sono: telefono a Remo e vedrete che in pochi giorni Via della Libertà sarà lucida, anzi brillante.


Gianni di Gregorio

sabato 7 novembre 2009

TUTTI INSIEME, APPASSIONATAMENTE (La Sveglia – 11.03.09)

Una cena, tutti insieme, appassionatamente. Eravamo tutti nella stessa classe delle elementari, dalle suore francescane (1960-64), alcuni addirittura dall’asilo, e ci siamo ritrovati in buona parte, dopo tanto tempo, intorno ad un tavolo.
Venerdì 27 Febbraio da Franco Musa é successo questa specie di miracolo sociale. E’ bastata una vecchia foto bianco e nero a smuovere gli animi, ad agitare i ricordi, un giro di telefonate ed un veloce tam tam e tutti pronti, pettinati e ben vestiti, riuniti intorno ad un tavolo. Tutti presenti, tutti i ragazzi ormai maturi e tutte le ragazze con il fascino di sempre. E poi mariti e mogli oppure soli o con un figlio. Dobbiamo dire che abbiamo scoperto qualche capello bianco e qualche ruga, ma al posto giusto e soprattutto al momento giusto. Tutti professori della vita e con una storia da raccontare. Certamente un pizzico di emozione l’avevamo tutti, é il minimo in questi casi, dal buon Emilio alla patinata Claudia, dal piccolo Rocco al compagno Giorgio, incluso l’irriconoscibile Nino, la dolce Giulia e la sempreverde Marisa, di sicuro anche il rosso Sandro e la timida Ivana, più di tutti il mitico Piermatteo.
Bella serata, da crocetta sul calendario, forse da raccontare ai nipoti.
Eravamo, in ordine di bellezza: Pina Bruni, Tiziana Campetta, Nicola Costa, Tonino D’Annibale, Sandro De Nardis, Nino Di Giovanni, Ivana Di Giovanni, Giorgio di Salvatore, Marco Gioja, Lamberto Iannucci, Rocco Iarlori, Emilio Mancini, Claudia Misci, Claudio Piermatteo, Tommaso Rapino, Marisa Rossi, Assunta Seccia, Luciana Serafini, Giulia Vannucchi, Maria Veleno, Giulia Zambi ed il sottoscritto.


Gianni di Gregorio

“I mari di Ortona": tutelare per valorizzare.


Molto spesso a termini come aree protette, tutela paesaggistica o riserva naturale, sono associati concetti quali impedimento, divieto o comunque espressioni di senso negativo, spesso al limite dell'assolutezza.
Questo progetto de "i mari di Ortona", altro non è che l'attuazione di una legge della Regione Abruzzo (5/2007) che specifica nel suo titolo la sua essenza: tutela e valorizzazione della Costa teatina.
In particolar modo essa istituisce nel nostro Comune due riserve, "Punta dell'Acquabella” e "Ripari di Giobbe", a cui va ad aggiungersi il "Parco delle dune" (litorale nord), istituito invece dal nostro Consiglio comunale nel luglio 2007.
Aree che costituiscono nell'insieme un sistema complementare di ambienti tipici  mediterranei, ognuno diverso dall'altro, ma compresi in pochi chilometri, fortunatamente nel nostro territorio comunale.
Ma quanti ne beneficiano? Quanti lo sanno? Ma soprattutto quali potenzialità esprimono?
Il progetto mira a dare risposte a queste domande partendo dal recepimento della legge, per arrivare a creare un sistema di gestione unitaria ed organica che parta dalla  tutela dei luoghi fino a  renderli fruibili e quindi valorizzati.
Una gestione affidata ad Enti qualificati che attingendo ai contributi pubblici, riescano a focalizzare l’attività sulla promozione dell’immagine della città  legandola al turismo naturalistico, al rilancio delle coltivazioni tradizionali, al recupero del patrimonio edilizio rurale, alla riscoperta della nostra archeologia, magari con l’istituzione, nella richiestissima ex scuola del Foro, di un centro di documentazione, con annesso acquario e laboratorio di biologia marina. Un progetto quindi a costo zero per l’amministrazione, con cui potrà anche risolvere i tanti problemi di degrado ambientale e di natura idrogeologica che parimenti, purtroppo, caratterizzano questa parte di costa.

Giulio Napoleone

LA CORRUZIONE IN ITALIA NON E' UN REATO GRAVE

Leggi e commenta.

venerdì 6 novembre 2009

I 100 GIORNI DI METROPOLIS


Siamo in rete da 100 giorni ed il successo di METROPOLIS é sotto gli occhi di tutti.
Io con il mio Staff di ragazzi terribili abbiamo voluto sperimentare un tipo di comunicazione “aperta”. Abbiamo aperto porte e finestre.
Ci siamo impegnati per fare un blog moderno, comunicativo, tecnologico. Abbiamo raggiunto molti attraverso il video da dove ci state leggendo.
Ci siamo divertiti molto finora e continueremo a farlo molto di più nei prossimi mesi. Ci siamo scervellati per trovare le migliori soluzioni grafiche e tecniche e ci rendiamo conto che qualcosa non é andato benissimo.
Stiamo preparando un nuovo vestito più elegante e pratico per il 2010 + una grande iniziativa. Ci siamo preoccupati di essere liberi e democratici per dare il buon esempio alla classe politica ed ai cittadini ortonese. Ci siamo preoccupati di essere belli e piacenti. Ci siamo preoccupati per Ortona ed ancora lo siamo ma un po’ meno.
Da buon ragioniere vi dò un po’ di numeri:
10.000 visite in 100 giorni;
20.000 pagine/argomenti visti in 100 giorni;
migliaia di commenti (alcuni censurati) in 100 giorni;
53 Post in 100 giorni;
centinaia di foto, video, musica ed altro in soli 100 giorni.

Grazie. METROPOLIS é per tutti e di tutti.


Gianni di Gregorio + Staff
Io li chiamo i 4 moschettieri senza spada

UN MURO ALTO 8 METRI (09.01.09)

Volevo scrivere qualcosa di politica di casa, però ho cambiato idea considerando gli eventi straordinari degli ultimi giorni.
Quando ascoltiamo il telegiornale sui conflitti nel mondo ci facciamo un’idea sulla zona e su chi ha ragione in base alle notizie, ai commenti del giornalista e soprattutto in base ai vocaboli che vengono usati, più o meno come é successo nel caso dell’Iraq o della Ossezia. Purtroppo in Italia le informazioni hanno un unico canale e perciò ci beviamo tutti lo sciroppo per la tosse senza sapere perchè abbiamo la tosse.
Assistiamo tutti al conflitto palestinese-israeliano pensando che veramente il problema sia di culture, di religioni, di diritti, invece il problema é di potere, di soldi e di armi. Non voglio entrare in merito all’argomento, avrei delle pagine da scrivere, ma voglio solo spiegare con poche parole il significato di alcune cose importanti.
La striscia di Gaza: un pezzo di terra a sud d’Israele, confinante con l’Egitto dove sono “rinchiusi” 1.400.000 palestinesi da circa 40 anni. Israele ha costruito una recinzione per tutto il perimetro del territorio e controlla entrate ed uscite di merci ed abitanti. Anche la parte di mare é stata limitata per la pesca a poche miglia.
15 Maggio 2004, operazione “Arcobaleno”, zero morti israeliani, 53 palestinesi.
25 Gennaio 2006, Hamas vince con larga maggioranza le elezioni amministrative.
28 Giugno 2006, operazione “Piogge estive”, liberare 1 soldato israeliano catturato da Hamas, 5 morti israeliani, 400 morti palestinesi + 1.000 feriti.
29 Febbraio 2008, operazione “Inverno caldo”, invasione esercito israeliano, 3 morti israeliani, oltre 100 palestinesi + 150 feriti.
27 Dicembre 2008, operazione “Piombo fuso”, 180.000 militari israeliani, 20.000 militanti di Hamas, una decina di morti israeliani, forse 1.000 palestinesi, un terzo bambini.
Da anni la Striscia di Gaza é una striscia di sangue, da anni dilaga la disperazione, l’odio e la fame. Un enorme campo di concentramento a cielo aperto.
Golan: terra a nord-est d’Israele, confina con Libano e Siria. Territorio occupato da Israele alla Siria nel 1967.
Cisgiordania: terra ad est d’Israele, confina con la Giordania. Territorio occupato della Giordania nel 1967. Dentro c’é Gerusalemme, la Città Santa di tre religioni. Israele sì é impossessata di tutta l’area e la occupa eleggendola capitale dello Stato ebraico, nonostante 5 risoluzioni contrarie del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
I tre “territori” sono recintati da un muro di cemento alto 8 metri e da reticolati con sensori per oltre 700 Km, da sempre chiusi alla stampa ed a missioni internazionali.
Intifada: vuol dire Rivolta. Siamo alla terza Intifada.
Riflessione: Israele con almeno 150 testate nucleari, 4.000 carri armati, 800 aerei da combattimenti di cui F15 e F16, 300 elicotteri Apache, 40 miliardi di USD anno per spese militari (uguale alla spesa italiana). Invece i terroristi di Hamas lanciano razzi Qassam che usano zucchero e nitrato di potassio per la propulsione e hanno una testata con una miscela di due comuni fertilizzanti che esplodono all’impatto. Raggiungono 8/10 Km. di distanza e non sono guidati.
Da notare 14 risoluzioni ONU (record mondiale) contro Israele, nessuna accolta dallo Stato d’Israele, USA sempre vota contro e 2 volte si é astenuta.
Non ci sarà mai pace, solo esilio, rifugiati, sofferenza ed odio, nessuno fa accordi con un nemico 1.000 volte inferiore militarmente.

Gianni di Gregorio

QUEBEC

L’anno scorso sono stato per lavoro 15 giorni a Montréal, nel Quebec. Il Canada é sempre stato un Paese desiderato da quando, 20 anni fa, me ne parlava Giovanni Marzoli, giovane manager della Goldoni S.p.A.. Giovanni mi descriveva una terra magica, terra della madre dove andava spesso, una terra grande e bella ma sopratutto una terra d’ordine e di serietà. Ho trovato molto di più.
Sentir parlare francese in America mi ha sorpreso, si, sono pochi i francofoni in America. A Montréal senti le vecchie canzoni francesi, trovi i negozi di formaggio e le buone pasticcerie.
Il Quebec é una gran regione del Canada, non solo per superficie, ma sopratutto per cultura. Grande 5 Italie con meno abitanti della Lombardia conserva gelosamente tutto lo charme della Francia.
Forse Montréal é la città più pulita che abbia mai visto, chissà alla pari con Ginevra. Non buttano neanche le cicche per strada, ci sono appositi contenitori d’acciaio inox ovunque.
É la terra delle libertà e delle multietnie, delle lingue e del freddo.
Bienvenue au Québec.

domenica 1 novembre 2009

IL PARTITO DEMOCRATICO, OGGI


In questi anni abbiamo costruito la casa comune dei riformisti, cercando di riunire sotto uno stesso tetto la migliore tradizione socialista, cattolico–democratica, progressista ed ambientalista, superando le ideologie che hanno caratterizzato il secolo scorso.
Si è cercato di portare a compimento ciò che Moro e Berlinguer hanno teorizzato oltre trenta anni fa, quando per primi capirono che era giunto il momento di una politica nuova che riuscisse  a comprendere meglio i bisogni di una società in continua evoluzione.
I famosi “pensieri lunghi” capaci di capire ed interpretare i “tempi nuovi”. Con questo spirito è nato il PARTITO DEMOCRATICO, oggi alla ricerca di un equilibrio interno e di uno esterno nelle alleanze.
Il cammino è ancora lungo e complesso, ma manifestazioni partecipate come le primarie del 25 Ottobre scorso testimoniano che siamo sulla strada giusta.
Anche nella nostra Città stiamo cercando di costruire un progetto che raccolga il più ampio consenso. Abbiamo bisogno di una politica capace di guardare oltre il quotidiano, capace di misurarsi con il cambiamento, capace di dare una prospettiva di crescita senza mai dimenticare i valori di fondo del nostro essere di centrosinistra. Un centrosinistra moderno. Ma per fare questo dobbiamo abbandonare comportamenti miopi e ambigui. Dobbiamo riscoprire la forza del confronto continuo.
Per essere credibili è necessario proporre alternative, soluzioni concrete ai tanti problemi reali della gente, senza mai rinunciare a fornire informazioni documentate ai cittadini su tutto quello che succede. Questo è il lavoro che stiamo portando avanti ad Ortona, dimostrando d’essere forza di governo capace di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità.
In questi mesi abbiamo avanzato numerose proposte su temi importanti.
Di tutto questo vorrei discutere con voi.

Gianluca Coletti

sabato 24 ottobre 2009

CULTURISMO – Cultura & Turismo

Una delle cose più interessanti nel panorama della comunicazione nella nostra città è senza dubbio “METROPOLIS” di Gianni di Gregorio. Mi sembra finalmente, dico, un tentativo di abbattere qualche inutile steccato che esiste e persiste e che non porta niente di buono per la comunità.
Non è piaggeria! Come si fa tra gente con la schiena dritta, quello che penso di Gianni di Gregorio non glie l'ho certo mandato a dire.
Questa possibilità che mi viene da lui offerta, di parlare, interagire (si dice così?), direttamente con un numero indefinito di persone che usano il PC è stimolante sotto tanti punti di vista.
L'argomento che ho scelto è il “culturismo”, non quello che si fa nelle palestre ma quello che unisce il turismo alla cultura o viceversa.
Immodesto quale sono penso di avere fatto qualcosa d’importante per la cultura ed il turismo nella nostra città.
Da qualche mese sono assessore alla cultura ed al turismo della Provincia di Chieti, delega che ho fortemente desiderato, dovendo superare anche la “contrarietà” del territorio al mio ingresso in giunta.
Il Presidente Di Giuseppeantonio ha scritto nel programma elettorale che il turismo deve diventare la seconda risorsa della Provincia di Chieti e scherzando mi dice “Remo facci sognare...”.
Sto lavorando su alcuni progetti che uniscano la cultura al turismo e diverse altre cose. Accetto volentieri suggerimenti e proposte.

Remo Di Martino

POLITICI, ridateci i soldi


Nel post trovate una tabella (click per ingrandire) con le retribuzioni del Sindaco, del suo Staff, degli assessori e di altri collegati all’amministrazione comunale.
Su LA SVEGLIA in edicola troverete un mio articolo (POLITICI, RIDATECI I SOLDI) ed altri commenti su questo tema.

Voi cittadini che ne pensate ?

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