martedì 1 dicembre 2009

LE DUE FACCE DEL NO-B-DAY (e della sinistra)

Il 5 dicembre 2009 una parte consistente della popolazione italiana e straniera scenderà nella Piazza S. Giovanni di Roma contro l’attuale Governo Berlusconi.
A dire la verità parlare di una pacifica protesta contro l’attuale esecutivo, che prende il nome dell’attuale Presidente, potrebbe risultare una cosa alquanto riduttiva, se si pensa a tutti i problemi che l’Italia ha da sempre e che continua ad avere, nonostante gli impegni esplicitati dai nostri rappresentati di partito (di qualunque fascia e colore).
Ci sarebbe da manifestare contro la privatizzazione del sistema di gestione dell’Acqua, contro lo scudo fiscale, contro la disoccupazione, contro una politica del nucleare che sta prendendo piede sul nostro territorio, giustificato da un “adeguato” ed eterogeneo sviluppo del settore energetico.
Per questo motivo, c’è una parte di popolazione, magari anche (e soprattutto) dell’elettorato di sinistra, che non si riconosce in queste azioni, perché riduttive, perché semplificate dall’etichetta “No Berlusconi Day” e perché incentrate su una politica “sinistroide” a mio avviso inconcludente che è stata già sconfitta abbondantemente.
Scendere in Piazza è un sacrosanto diritto di tutti; è un gesto e un’azione che non solo rientra a pieno titolo nell’espressione della manifestazione del pensiero, ma rende coesa una parte della collettività.
Ma a questo punto della nostra storia politica mi chiedo se davvero uno strumento del genere possa bastare a far nascere un’alternativa, un modo di pensare nuovo, un cambiamento radicale e reale del nostro modo di vivere. In questo preciso momento storico mi chiedo se ad una politica “di potere”, di queste dimensioni, sia sufficiente mostrare dissenso alla persona piuttosto che giocare una battaglia sana, giusta e regolata dal sistema politico e quindi combattuto sul piano politico (come alcune persone non di sinistra stanno mostrando di fare).
Fin quando coloro i quali auspicano ardentemente che Berlusconi cada, perseguendo da una parte una linea politica dell’equidistanza, con uguali programmi elettorali ma con facce diverse, e dall’altra una linea d’opposizione alla persona, senza realmente far circolare idee nuove e proposte interessanti, non si riuscirà a sconfiggere “il mostro”, ma lo si potenzierà soltanto.
E anche se quel “mostro” dovesse cadere, l’Italia sarà sempre l’Italia, con le sue problematiche da risolvere, con una miseria culturale estrema e con un’identità annichilita.

Giovanna Liberatore

18 commenti:

Marco Di Sciullo ha detto...

Gentile Signora Giovanna, in buona sostanza sono d'accordo sulle cose che dice. Vorrei, però, far presente che il Signor Berlusconi concentra nella propria persona tutte le cose che non vanno in questo Paese (privatizzazione dell'acqua,disoccupazione,scudo fiscale,politica energetica,questione morale,ecc...) .Manifestare in piazza contro di lui,dunque,e' cosa dovuta.Poi che queste manifestazioni non sono idonee a risolvere i molteplici problemi del nostro Paese è cosa pacifica.E' importante però sensibilizzare le coscienze di questa società sonnacchiona che riesce ad adagiarsi e sopravvivere anche in un ambiente così altamente inquinato.Mi riferisco al degrado morale,sociale ed economico; mi riferisco al tentativo di annichilire e stravolgere la Costituzione quando si cerca di intimorire e delegittimare la Magistratura ;mi riferisco all'azione continua di criminalizzare il diverso, l'immigrato ,alimentando sentimenti xenofobi e razzisti; mi riferisco alla insensibilià che viene mostrata verso la ricerca scientifica, alle questioni ambientali ,alla disoccupazione intellettuale e giovanile che questo governo impersonificato dal Sig. Berlusconi ha msso e mette in atto di continuo.Vede cara Signora Giovanna, manifestare contro Brlusconi ed il suo governo è cosa doverosa ma, ancora daccordo con Lei, è ancora più doveroso ed urgente mettere in campo le migliori risorse umane della nostra società(presenti sia a Destra che a Sinistra) per progettare con concretezza un modello di societa' che ci faccia recuperare il terreno perduto su tutti i fronti (sociale,economico e morale) e capace di ridare speranza e fiducia a noi tutti. Marco Di Sciullo

Anonimo ha detto...

Signorina, prego.

Ivan Paciocco ha detto...

Per chi volesse unirsi alla manifestazione questo è il numero:3207532346 si parte alle 9 dal campo sportivo!!

I gatti non mordono ha detto...

In risposta al Sig. Marco. Lo so che manifestare contro Mr. B racchiude tutto questo, ma racchiude anche quella stessa politica che non sta facendo nulla di concreto per migliorare le cose.
Quella politica che ha portato alla formazione dell'attuale sistema politico.
Manifestare contro qualcosa o qualcuno presuppone che si abbia un'alternativa "in mano", o in testa, alla quale fare affidamento e sulla quale basarsi per sviluppare un nuovo modo di pensare e fare la politica.
DOVE SONO QUESTE BASI, DOVE SONO LE IDEE CHE LA SINISTRA O UN'IPOTETICA OPPOSIZIONE PUò REALIZZARE IN ITALIA?

Ivan Paciocco ha detto...

Il No Berlusconi day non nasce come alternativa di governo, manifestiamo per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi.
Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.
L'opposizione non è neanche unita per scendere in piazza a dare forza a queste richieste, non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell'Utri.

bar dello sport di pz S.Giovanni ha detto...

Un vecchio filsofo comunista, tale Gramsci, scrisse che difficilmente le masse si mobilitano per questioni morali o di principio (vedi rivoluzione napoletana del 96). Le Masse si muovono e fanno paura ai Governi e ai padroni se spinte dall'opportunità di migliorare le loro condizioni.
Cosa andremmo a dire in piazza?
Compagni vogliamo cacciare l'uomo con cui da 20 anni vogliamo fare le riforme imopolari che i signori del "CORRIERE" E DEL "SOLE 24 ORE " vogliono!
Compagni lo vogliamo cacciare e processare ma non in modo populista come DiPietro con cui non ci mescoliamo (la terza via pure per l'antiberlusconismo?...nooooo..)
Compagni quest'uomo ha fatto la legge Biagi, e noi l'abbiamo confermata!brunetta dice quel che dice e noi tacciamo, il nostro sistema economico regge e va meglio degli inglesi perchè avevamo una società diversa, e noi faremo le riforme per essere uguali a gli inglesi.

Questo è il messaggio che la sinistra da, purtroppo.

Giovanni ha detto...

In effetti sarei MOLTO curioso di far caso a quante cose "torneranno come prima" e quante linee verranno mantenute (tacendo) nonappena andrà al governo uno schieramento alternativo. Io ad esempio so per ridondanza che la sinistra è contro berlusconi ma PRO cosa e come essere PRO cosa proprio non lo so. E' per colpa dell'oscurantismo mediatico, immagino

Remo ha detto...

La sig.ra Liberatore, non so chi sia ma merita i complimenti di tutti per la razionalità e la capacità di analisi.
Condivido tutto quello che dice. E le contaddizioni di oggi del centro destra e del centro sinistra ne sono la prova.
E' come se avessimo rinunciato alla eredità dei nostri genitori (politici). Non sappiamo più chi siamo e questo non è colpa di Berlusconi.

ZORRO ha detto...

Per Giovanni : Se leggessi la stampa non allineata e non governativa (l'Unità per esempio) apprenderesti una infinità di progetti, proposte e posizioni politiche che la parte alternativa a questo governo ha messo e mette in atto tutti i giorni. La cosa che più dispiace è sentire parlare un giovane così come fai tu. Aggiornati e cerca di essere meno qualunquista ; alla tua età bisogna saper prendere una posizione senza condizionamenti.NB (bada bene non ti sto dicendo di esser antigovernativo ,ma di avere il coraggio di prendere posizione e sostenerla)

Bar dello Sport ha detto...

Zorro!non ti arrabbiare, ma se continua così, quando sarà morto il successore di berlusconi, il PD avrà deciso una linea unitaria

ZORRO ha detto...

Caro amico, Zorro non si arrabbia mai e non è polemico; Zorro è saggio e lotta contro gli arroganti ed i prepotenti e tu non lo sei. Volevo solo consigliare Giovanni, perchè giovane, di informarsi sempre ed in modo completo per non cadere nel qualunquismo che è gran brutta cosa. D'Accordo con te che l'opposizione di Centro-sinistra dovrebbe chiarirsi meglio le idee ; però attenzione ,caro amico Bar dello Sport, l'unanimismo, a volte, nasconde una scarsa propensione alla discussione e alla creatività dell'intelletto. Con affetto.

bar dello sport ha detto...

vero, vecchia volpe, se l'alternativa fossero più linee, ma qua mi sa che non c'è una linea

Ivan Paciocco ha detto...

L'alternativa ormai non è più negli schieramenti politici, per natura ognuno si schiera con un gruppo e dà contro un altro, oggi le cose sono ancora peggiori perchè i gruppi sono aumentati e ci ritroviamo sempre di più uno contro l'altro.
L'alternativa potrebbe nascere dalla condivisione obiettiva delle informazioni grazie alla rete, un'attenta gestione delle risorse basata sulle soluzioni e non sui problemi. Le linee guida devono assolutamente essere la Legalita, la riflessione individuale, la sensibilità, l’altruismo, l’ascolto, la cooperazione, l’intelligenza fuori dal coro, la cultura, l’arte, l’istruzione, e le libertà di esprimersi in tutte le maniere.
Bisogna mantenere un atteggiamento positivo e di cooperazione, insieme ai problemi e le lamentele bisogna proporre le soluzioni. Dobbiamo prendere direttamente la responsabilità di quello che ci succede attorno, finche non agiremo come singoli per risolvere i nostri problemi, nessun gruppo di potere lo farà per noi.
Va diminuito il potere di politici, diminuiti i loro campi di scelta e le loro responsabilità a favore di scelte più dirette.

bar dello sport ha detto...

Io pensavo a cose più terra terra tipo:
-difesa della sanità pubblica
-difesa della previdenza pubblica
-posto ragionevolmente fisso come valore
-deaziendalizzazione dei servizi pubblici e deesternalizzazione dei servizi a queste (la frase fa schifo, lo so)
-abolizione legge treu e biagi-
-scuola e università selettiva come ascensore sociale
-regolamentazione degli orari degli esercizi commerciali, onde stabilire il principio che il lavoro e le sue pause vanno rispettati ( e ottenere l'appoggio politico di queste categorie)
-chiusura dei centri commerciali
-difesa del territorio e del paesaggio dal consumo a fini edilizi,commerciali e turistici.
-difesa del modello europeo carolingio-renano dall' anglosassonizzazione.
-introduzione della pena di morte per chiunque dica "implementare, mission e anglicismi del genere"

Può bastare?

Anonimo ha detto...

l'Ortona in seria A! Rocco Tano Sindaco. Gay Pride per le vie del corso...festival del vino e delle nevole...jammè!!!!!!!!!!

Gianni di Gregorio ha detto...

MODERATE IL LINGUAGGIO, PLEASE.

Remo ha detto...

Ivan e bar dello Sport dicono cose complementari non antitetiche.
Ivan merita rispetto anche perchè ha un nonno, se non mi sbaglio, che va ricordato con grande, GRANDE, considerazione.
Un vero idealista che ha dato alla politica.

I gatti non mordono ha detto...

Gentile Sig. Di MARTINO, mi chiamo giovanna liberatore e sono la stessa persona che quest'estate chiedeva ardentemente spiegazioni per la brutta questione dei ripari di Giobbe, sul suo blog.
Allontanandomi per un attimo dalla questione nazionale credo che questa deriva culturale e ideologica (uso il termine con tutte le precauzioni del caso) nasca proprio dall'insieme delle piccole e multisfaccettate amministrazioni locali che, salvo rari casi, riescono a dare alla collettività solo più cemento, più centri commerciali e meno risposte concrete.
Con questo non voglio dire che Lei sia responsabile di qualcosa in particolare, ma credo che sia giusto che la collettività abbia una strada normale attraverso la quale accedere alle propria spiaggia.
Ed è altrettanto giusto riprendere il filo di un discorso culturale e etico che non si è mai realmente avverato in Italia, perchè soppresso dalla potenza e dalla volontà di chi non ha rispetto per la persona umana. Di chi persegue il proprio interesse, sempre e comunque, a partire da un grande parcheggio senza collaudo, e terminando con la costruzione di un ponte a danno ambientale.

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