Leggo su LA SVEGLIA le consuete statistiche, aggiornate e precise, su nascite e matrimoni ad Ortona.
Tutti numeri per me conosciuti, però la tabella sui matrimoni mi fa riflettere.
I matrimoni con rito cattolico sono in forte diminuzione. Dal 4% di matrimoni civili sul totale di 30 anni fa siamo passati ad 1/3 sul totale dello scorso anno. A questo dobbiamo aggiungere le unioni libere che non sono registrate e che secondo me rappresentano un numero importante. A conti fatti, possiamo dire che abbiamo 50% e 50%, cioé la metà é cattolica e l'altra di differente opinione. Suppongo che la percentuale di divorzio sia uguale per tutte e 3 le scelte.
Dobbiamo tener conto che parliamo di Ortona, cittadina del Centrosud, e che se ci spingiamo un po più a nord le percentuali di matrimonio con rito cattolico diminuiscono ancora di più fino ad arrivare ad un massimo di 1/3.
Se poi calcoliamo i cattolici che realmente seguono i dogmi della propria religione, per esempio la Messa della domenica, allora la percentuale scende bruscamente fino al 10-15%, forse il 20%.
Mi chiedo: perché la Chiesa cattolica sbandiera periodicamente l'Italia come Paese cattolico con un 93% di cattolici ? Che senso ha calcolare i battezzati se poi di questi si perdono per strada la stragrande maggioranza ?
Perché la Chiesa ed il governo si fanno in quattro per mantenere il crocifisso nei locali pubblici, ricordandoci che é un'antica tradizione e che esso é parte della nostra cultura ?
Non sarà che si é cattolici solo per festeggiare Natale e Pasqua con i relativi regali, vacanze e mangiate, o assistere alla barchetta di San Sebastiano ?