martedì 29 dicembre 2009

FAME, ALLARME FAO


E’ un po’ difficile spiegare cosa é la fame a persone che scelgono il prosciutto per marca. Non che sia sbagliato mangiare quello che uno più gradisce, ma ogni cosa si capisce meglio in base alla propria condizione ed alla propria esperienza.
Mi sorpresi molto quando andai in Marocco nel ’76, quando cominciai a vedere un mondo diverso sui monti Atlas, fino ad allora avevo visto l’Europa, quando cominciai a vedere i bambini giocare scalzi per strada, forse erano felici, ma comunque erano magrissimi. Vedevo le case, fuori e dentro, non riuscivo neanche a capire il lavoro delle persone.
Poi ho conosciuto i bambini metropolitani, quelli che vivono nelle immense città latinoamericane, quelli che vivevano a Caracas e poi ancora meglio quelli di Bogotà. A Bogotà ho capito cosa vuol dire essere un bambino povero ed affamato. Migliaia di bambini abbandonati dormire per strada, che devono trovare da mangiare ogni mattina alle 5, che scatenano scazzottate per mille pesos o una mela.
Ho visto anche i bambini ai piedi del Cotopaxi lavorare la terra con il bue e l’aratro di legno. Quelli che tornano a casa con la mamma, la sorellina in fasce ed il lama, tutti in fila indiana sul ciglio della strada sterrata.
Ho visto i bambini del Guatemala, quelli che lavorano nei magazzini, nelle fabbrichette, che lasciano la già misera scuola a 8-9 anni, quelli che sono presi a calci in culo dai padroni.
In tanti anni ne ho visti tanti e non vi farò tutta la lista, non me li ricordo neanche più tutti. Oggi molte cose sono cambiate, sono migliorate, ma troppo poco. Nel mondo c’é ancora molta fame, oltre un miliardo di persone di cui un’alta percentuale di bambini.
Il prossimo anno, dopo aver finito i nostri dolci, facciamo qualcosa.

2 commenti:

Zorro ha detto...

Tutte queste cose che tu hai visto non ti hanno insegnato nulla e non hanno insegnato nulla a nussuno. Perchè, francamente, a nessuno di voi può interessare la miseria ed il degrado che il gioco del libero mercato produce .La pancia piena non conosce il digiuno ed io aggiungo la pancia piena svuota le coscienze. Oggi se parli alle giovani generazioni di Che Guevara ti guardano e pensano che sia stato una star del cinema o un cantante pop. Il momdo sarà sempre dominato dalle ingiustizie e il sistema racconterà le ingiustizie come un momento di grande presa di coscienza del mondo democratico per cambiare in meglio la società. Arriveranno i giustizieri della giustizia e riaffermeranno la validità delle regole del libero mercato in una società libera e democratica ; così assisteremo ancora a tanta fame e tanta miseria ed al altri Che Guevare che verranno sistematicamente uccisi e poi mercificati con gadget, magliette ,lustrini, posters,ecc...Da noi arriveranno altri omini con i baffi e ci racconteranno che tutto funziona bene e che la colpa delle poche cose che non funzionano sono di altri, in particolare della sinistra capeggiata da un pancione con la chitarra o della destra capeggiata da opportunisti nullafacenti. Così il mondo andrà avanti per altri 2.000 anni almeno e noi saremo ancora qui.

Gianni di Gregorio ha detto...

ZORRO buon anno 2010.
Come vedi gli anni passano e la società cambia. Il tuo commento mi intristisce. Per me se c'é da cambiare un pelo per migliorare lo si fa. E' la somma di piccole cose che fa il totale.
Io racconto, rifletto, scrivo, progetto, non mi fermo. Chi si ferma fa il gioco del nemico.

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