venerdì 25 settembre 2009

ARUBA !!! (La Sveglia–29.10.08)


Se andate in qualunque agenzia di viaggi, tra i depliant troverete certamente quello di Aruba. Isola caraibica dalle bianche spiagge, clima caldo secco, meta da decenni di un ottimo turismo internazionale.
Aruba é piccolina, 20 Km x 9, solo il doppio della superfice del comune di Ortona e riceve circa 50.000 turisti l’anno. La capitale é come Ortona per abitanti, con case stile olandese-germanico, ordinata e pulitissima.
Io ci andavo nell’80/83, all’aeroporto, a ritirare della merce proveniente da Miami o Atlanta per poi riportarmela in Venezuela che é proprio lì di fronte.
Le visite erano brevissime, giusto il tempo di ritirare la merce e riprendere il volo con il vecchio Cessna2 del mio amico Manuel. Andavamo spesso, 1 o 2 volte al mese, erano solo 18 minuti di volo, ma per me era un’eternità di ebbrezza, di meraviglia e d’ammirazione per il mare sottostante, azzurro azzurro, e per il mio amico pilota che non dimenticava mai qualche giravolta in cielo prima di atterrare al “Reina Beatrix”.
In un paio d’occasioni abbiamo pernottato per aspettare merce il giorno dopo e così abbiamo approfittato a dare un’occhiata alla città ed alle splendide ragazze che la popolano.
Dall’alto era chiarissimo, venendo dal sud, il contrasto di colore che la barriera corallina formava sul mare. All’arrivo volavamo bassi e potevo vedere la schiuma delle onde infrante, le barchette dei pescatori di crostacei e quelle dei turisti.
Oggi, dopo tanti anni, Aruba é ancora nei depliant delle agenzie di viaggio di tutto il mondo, meta di giovani sposi, pensionati benestanti ed appassionati sub.
Ad una decina di chilometri dal centro città, verso est, c’è una importante raffineria di petrolio. Raffinano petrolio soprattutto d’altri Paesi, migliaia di barili al giorno. E’ un’area grande, proprio in riva al mare, con un molo dove attraccano le navi per il carico del raffinato e lo scarico del greggio.
A pochi chilometri c’é Curaçao. Un’isola speciale come poche viste, mix di culture, lingue, musica, architettura e storia. Grandi alberghi, immensi casinò, belle spiagge. Ho passato il Natale del 81 a casa di un amico libanese a Curaçao, nell’attesa che nascesse mio figlio Romeo. Il centro storico di Willemstad, con le sue case colorate, é Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Curaçao: un posto che molti naviganti ortonesi conoscono. C’é una gran raffineria Texaco proprio all’entrata del porto e chi ha lavorato in questo settore prima o poi ci passa. Ho visitato parzialmente questa raffineria nel 82 e sono rimasto sorpreso dall’ordine e pulizia in confronto di quelle venezuelane che erano delle belle schifezze.
Oggi, 2008, si parla di un centro oli nel comune di Ortona. Si parla di ambiente, spiagge, terribili malattie, Montepulciano, di un certo Di Giuseppantonio, dell’ENI, di Fratino & Di Martino, contrari e favorevoli, Petrolchimico!, Turismo, Miglianico e Viggiano, Vescovi  e Monsignori.
Gran confusione all’italiana. Ah, come rimpiango Aruba !

FOTO e VIAGGI

Dagli scatoloni dei ricordi, in questi giorni, sono riapparse foto di gioventù, molti in occasione di viaggi. Purtroppo un’importante quantità di foto sono andate perse decenni fa per disgraziate situazioni familiari. Ho viaggiato molto quando non si usava tanto, in tutti i modi, a piedi, in autostop, in treno e per ultimo in aereo.
Riguardando queste foto mi é venuto in mente di ripercorrere alcuni dei miei viaggi di gioventù o più recenti, riunire gruppi di foto e scrivere alcune righe.
Uno dei più belli viaggi della vita l’ho fatto nel 2003, con due amiche, nella Patagonia cilena.
Patagonia 2003 - Lima, Bolivia e Santiago
Nel 2002 a Santiago de Chile avevo conosciuto una bella ragazza originaria della Provincia di Aisén a sud del Cile. Mi descriveva nature mai immaginate, animali, ghiacciai, la sua familia, i boschi, laghi e tante cose mai viste. Persi il contatto con la ragazza, ma dopo alcuni mesi mi ricordai della sua Patagonia e decisi di andare a vedere questa parte del mondo. Sarei andato solo, come sempre, però due amiche si accodarono e così organizzai per 3. Tutto il viaggio é stato organizzato dal mio computer con un piccolo aiuto del mio amico Gerhard. Io prima passai per Guayaquil, Lima e Santa Cruz (Bolivia) a sistemare alcune cose di lavoro e mi incontrai a Santiago il 16 Ottobre, piena primavera australe, con le mie amiche che venivano da Madrid. Un paio di giorni a Santiago per adattarci e partecipare al compleanno del mio “compay” (compare) Shaanne, un armeno nato a Gerusalem, vissuto tra Roma ed Amsterdam (il padre era un dirigente della KLM) e poi finito per amore, come molti di noi, in Cile.
Verso Sud, Puerto Montt-Puerto Natales
Il Cile é un paese strano geograficamente, é lungo 4.200 Km e largo solo 200 Km nel punto più largo. Una lunghissima striscia di terra tra la Cordillera delle Ande e l’Oceano Pacifico. Parte dal Perù e attraverso il deserto di Atacama e la regione dei vulcani arriva fino al Polo Sud.
Partiamo per Puerto Montt, regione di laghi e vulcani (ce ne sono più di 40 uno dietro l’altro) per imbarcarci su una nave verso Puerto Natales. La nave porta camion che devono andare al sud e siccome non c’é una strada (c’é ne una ma é molto lunga e passa per l’Argentina) devono prendere questo pezzo di ferro. Poi ci sono i turisti, un centinaio, da tutto il mondo, noi eravamo i più vecchi insieme ad una coppia di spagnoli. 3 giorni di navigazione tra fiordi, montagne, isolotti, ghiacciai. I paesaggi li vedete dalle foto, zero città, zero abitanti, molti delfini che la mattina presto accompagnano la nave per un tratto. Il resto silenzio assoluto. Il secondo giorno uscendo a mare aperto siamo rimasti 12 ore a letto per superare il malessere stomacale dovuto al rollio della nave per via delle correnti oceaniche. Pomeriggio del terzo giorno finalmente arriviamo a Puerto Natales (Provincia de Ultima Esperanza, il nome lo dice tutto) dove ci aspettava un NISSAN Patrol ed un diluvio universale.
Parque Nacional Torres del Paine
Appena pronti i documenti per il noleggio del nostro fuori strada partiamo sotto la pioggia con destino Laguna Verde dove dovrebbe trovarsi il nostro hotel. L’indicazione che ci da Christopher é comica: un paio d’ore diritti, poi al segnale Hacienda girate a sinistra e avanti 30/40 minuti, la strada finisce nell’hotel. Così fu, tutta terra battuta, pioggia battente, mandrie di cavalli per strada, alla fine comincia a nevicare e troviamo anche un ponte caduto su un ruscello che attraversiamo tra mille difficoltà con il 4x4.
Finalmente arriviamo in hotel, in pratica una casona di legno, e a quella ora non ha luce perché funziona con generatori che accendono solo 2 ore la mattina e 2 ore la sera. Dopo 3 giorni senza doccia é l’unico desiderio: una doccia calda. In un’ora già pronti e via di nuovo, destinazione il Grande Parco. 5 volte più grande del nostro parco d’Abruzzo é disabitato, solo qualche hotel, animali, silenzio e natura pura 100%. Guardando le foto vi farete un’idea. Un ambiente difficile da descrivere, é il mondo come é nato, il condor governa il cielo, i guanacos invadono la strada, flamingos e tanti altri uccelli nascosti nei canneti delle lagune. Le Torri del Paine le vedete nelle foto, imponenti, sempre avvolte nelle nuvole. Ci saranno una decina di laghi e laghetti fino ad arrivare al Lago Gray. Da un lato del lago si spinge un pezzo di un immenso ghiacciaio, alcune pezzi si staccano ed arrivano fino all’altro lato del lago, come vedete. Un freddo cane. Vicino c’é la frontiera con l’Argentina. Dei luoghi che conosco questo é sicuramente tra i più belli, paragonabile solo al Sahara.

Punta Arenas - Magallanes
Usciti dalle montagne del parco ci dirigiamo ancora verso sud, verso il mare Dedichiamo una giornata intera a questo spostamento ed approfittiamo ad andare a vedere l’arrivo dei primi pinguini sulle spiagge. Scegliamo il Seno de Otway. E’ una lunga spiaggia di sabbia ed arbusti dove ogni anno, a metà Ottobre, a primareva, arrivano migliaia di pinguini per la riproduzione, poi dopo un paio di mesi ripartono per il loro habitat naturale. Questa operazione é super protetta dal governo cileno, bisogna passare per un controllo della polizia, poi percorrere a piedi un tracciato stabilito e per ultimo si può solo stare dietro una staccionata per guardare e fare foto, in silenzio assoluto e senza disturbare. E’ incredibile come le pinguine femmine che arrivano per prime ritrovino il loro buco nella sabbia dell’anno passato per deporre le uova. Le nuove, dopo aver girato tutta la spiaggia scelgono il luogo più adatto. Dopo due settimane arrivano i maschi, fanno il loro dovere e riprendono il mare per procurarsi in cibo. Torneranno dopo 3 settimane carichi di pesciolini per sfamare la nuova familia.
L’arrivo a Punta Arenas é emozionante poichè sei arrivato alla fine del continente americano e per me che lo conosco tutto é la fine di un viaggio durato 30 anni. Il famoso canale di Magellano che sempre studiamo a scuola é imponente, sempre mosso, ventilato, e si vedono diverse navi che passano all’altro oceano. La mia amica Jacky, una bella ragazza impiegata del deposito Nestlé, mi fa vedere le poche cose antiche della città, incluso la parte del cimitero dove ci sono le cappelle gli italiani. Ce ne sono dalla fine dell’800.
Con il nostro NISSAN dobbiamo spostarci quasi 100 Km per andare ad imbarcare su una specie di traghetto che ci porterà sull’isola: la Tierra del Fuego.

TIERRA DEL FUEGO - USHUAIA
La Tierra del Fuego é divisa tra Cile ed Argentina. Arriviamo sulla sponda cilena e ci dirigiamo sul lato argentino. Rotta USHUAIA, la città più a sud del pianeta.
Ushuaia é tutta particolare, sa di essere speciale ed é sempre pronta a ricevere un turismo estremo, é organizzata. L’Hotel Tolkeyen é il più bello che abbiamo visto finora, in un grande parco fuori città, tutta di legno con eleganza, sulle rive del canale di Beagle. Di fronte le montagne di Puerto Williams, territorio cileno con base militare navale. A Ushuaia abbiamo un seggiovia che porta su un ghiacciaio, vicino una pista da sci da dove si vede il mare.
Non contenti di tutto questo, siamo ad oltre 3.000 Km da Buenos Aires, il giorno seguente ci imbarchiamo su un battello che ci porta verso l’uscita del canale a vedere gli animali dell’Antartide che vengono a riprodursi per poi tornare ai loro ghiacci. Un paio d’ore di navigazione e incontriamo una serie di isolotti con migliaia di cormorani, con foche di diversa specie, leoni marini.
Purtroppo rimaniamo solo un’altro giorno a Ushuaia, ci aspetta ancora un lungo viaggio di ritorno. Dobbiamo ancora rifare tutta la Tierra del Fuego, riattraversare il canale di Magellano ed arrivare a Punta Arenas. Quì lasciamo il Jeep e con 4 ore e mezza di volo raggiungiamo Santiago. Le nostre strade si dividono. Le mie amiche hanno subito una connessione aerea con Madrid, io rimango due giorni a Santiago per lavoro ed il Sabato vado a dormire a Medellin, Colombia. Un bel giro direi, 18 giorni, quasi 2.000 Km di strada oltre alla nave e agli aerei, oltre 400 foto scattate ed un filmato riuscito male. Un viaggio che consiglio a tutti: Patagonia cilena.

giovedì 24 settembre 2009

LA NOTIZIA - COMMENTIAMO

Come nella finanziaria 2003 condonato perfino l'occultamento di documenti contabili.
Scudo fiscale anche per la dichiarazione fraudolenta   (Ddl Senato 1749 ed emendamento 1.350).
Nella formulazione originale prevista dalla Legge anticrisi lo scudo fiscale rende non punibili i reati di omessa o infedele dichiarazione dei redditi, mentre non salva gli effetti recati da altri tipi di reati. Con la modifica apportata dall'emendamento Fleres approvato oggi in Senato e che ora dovrà essere votato dall'Assemblea la non punibilità viene estesa, ricalcando quanto previsto dal condono fiscale stabilito con la Finanziaria 2003, anche a questi reati tributari: dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti; dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici; dichiarazione infedele; omessa dichiarazione; occultamento o distruzione di documenti contabili. La stessa norma, inoltre, prevede la non punibilità per una serie di altri reati, nel caso in cui siano stati commessi per eseguire o occultare i reati tributari sopra citati ovvero per conseguirne il profitto e nel caso in cui siano riferiti alla stessa pendenza o situazione tributaria: falsità materiale commessa dal privato; falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico; falsità in registri e notificazioni; falsità in scrittura privata; uso di atto falso; soppressione, distruzione e occultamenti di atti veri; falsità concernenti documenti informatici; falsità concernenti copie autentiche che tengono luogo degli originali mancanti; false comunicazioni sociali; falso in prospetto. Va precisato che lo scudo fiscale-ter circoscrive l'applicazione alle sole persone fisiche, mentre ne restano escluse le società. Quindi l'effetto dell'estensione alla non punibilità del falso in bilancio nella attuale versione sarebbe circoscritto alla contestazione del falso in bilancio commessa dalla persona fisica nelle vesti di amministratore di società. (22 settembre 2009)

lunedì 21 settembre 2009

SONDAGGIO - SCEGLI UN CANDIDATO - COMMENTO

Purtroppo abbiamo dovuto annullare il nostro sondaggio riguardante i nominativi di candidati Sindaco di Ortona. Volevamo solo avere un’indicazione, cercare di captare un segnale di gradimento, nell’attesa che i partiti, a suo tempo, scegliessero i migliori candidati per le vere e proprie elezioni.
Non é stato possibile poiché qualcuno ci ha voluto dimostrare che i normali cittadini possono votare una sola volta, invece Lui può votare 40 volte o 50 o tutte le volte che vuole.
Lo Staff di METROPOLIS invece non ha votato neanche una volta.
Per votare più di una volta, con il programma di Blogger, non bisogna essere dei geni d’informatica, basta cancellare i cookie dal proprio browser (navigatore) e poi votare di nuovo.
Ma si, sono piccoli momenti di gloria per il cretino di turno!
Il problema si era verificato già nella prima fase però abbiamo voluto continuare e vedere per capire. Abbiamo buoni sistemi di monitoraggio e sappiamo benissimo come fare per controllare il nostro blog.
Potevamo cambiarlo con un tipo di sondaggio “esterno” ed avremmo risolto il problema tecnico, ma questa non é la nostra politica. Noi abbiamo fiducia nei cittadini e nella rete, perciò chiedo scusa a tutti i nominativi in lista ed alle persone che hanno votato onestamente una sola volta. Continueremo con il nostro lavoro con lo stesso spirito proprio per dimostrare le nostre buone ragioni. GRAZIE.

ABOLIZIONE DELLE PROVINCIE (La Sveglia – 13.05.09)

Abbiamo 110 province in Italia, incluse quelle istituite con legge regionale (Sardegna) e quelle nuove di zecca (Monza, Fermo e Barletta, ecc.). Tutte hanno un Presidente ed un Consiglio provinciale (oltre 4.000 persone in tutta Italia). In pratica abbiamo un rappresentante provinciale ogni 14.000 italiani. Questa macchina amministrativa costa oltre 30.000.000.000 (30 miliardi) di Euro ogni anno, cioè 4 o 5 ponti di Messina. Per curiosità potete chiedere al Presidente Coletti quanto ci costa ogni anno, in totale, la Provincia di Chieti e quanti dipendenti, collaboratori, settori, dirigenti, consulenti e Co.Co.Co. ci sono.
L’idea della provincia é la decentralizzazione operativa, una maggior presenza delle istituzioni sul territorio e migliori servizi al cittadino.
Il principio é sano, però ormai da tempo superato, poiché il maggior potere della Regione negli ultimi anni rende vano la presenza di tante province. Inoltre, la maggior comunicazione e l’alta tecnologia informatica azzerano la distanza sul territorio. Abbiamo molte province con 100.000 abitanti e molte con meno di 1.000 Km2 (33 Km x 33 Km).
Secondo me il gioco non vale la candela. Gli stessi compiti e servizi possono essere svolti perfettamente dalla Regione o dal Comune di competenza. Diciamo che questo giochetto delle province sì é trasformato nel tempo in una macchina mangiasoldi ed in un pozzo senza fine per il clientelismo politico ed economico.
Tenete conto che nel Consiglio provinciale di Chieti ci sono 10 gruppi consiliari, cioè 10 partiti e 10 capigruppo, di cui 3 capogruppo rappresentano se stesso.
Non avete idea della quantità di palmari e cellulari che sono distribuiti tra consiglieri, presidenti vari, dirigenti, assessori e collaboratori a spese della nostra Provincia. Per la cifra esatta potete sempre rivolgervi allo stesso Presidente Coletti.
Oltre a tutto questo ci sono progetti di nuove province che lasciano veramente stupefatti. Per esempio nel nostro Abruzzo abbiamo la proposta della Provincia dei Marsi con Avezzano capoluogo ed un’altra della Provincia di Avezzano, entrambe presentate lo stesso giorno del 2006 da Gianfranco Rotondi. Poi abbiamo la proposta della Provincia di Sulmona presentata pochi giorni prima dallo stesso Rotondi. Abbiamo anche la proposta della Provincia di Lanciano-Vasto-Ortona presentata nello stesso anno dal caro allora Senatore Pecoraro Scanio.
L’elenco é lungo e vi faccio solo pochi altri esempi per farci quattro risate e per farvi capire di che si tratta: Provincia di Catrovillari (Calabria), Provincia di Sibaritide-Pollino (sempre in Calabria), Provincia della Piana (capoluogo a Palmi in Calabria), Provincia del Cilento-Vallo di Diano (in Campania con 4 capoluoghi, Agropoli, Sala Consilina, Vallo della Lucania e Sapri), Provincia dell’Arcipelago campanoProvincia dell’Ufita-Baronia-Calore-Alta Irpinia (Campania e capoluogo ad Ariano Irpino), Provincia dei Castelli RomaniProvincia del Tigullio (Liguria e capoluogo a Chiavari), Provincia del Serpio e Altomilanese (Lombardia con capoluogo Busto Arsizio), Provincia di Val Camonica (Lombardia), Provincia di Codogno (Lombardia, dentro la stessa provincia di Lodi appena costituita), Provincia del Canavese e Valli di Lanzo (Piemonte), Provincia della Venezia orientale (Veneto), Provincia del Tirreno (ancora Calabria), Provincia dell’Agro Nocerino Sarnese (ancora Campania con capoluogo a Nocera Inferiore), Provincia delle Terre del Capo di Santa Maria di Leuca e Provincia dell’Alto Tavoliere (entrambe in Puglia). (Campania e capoluogo ad Ischia), (Lazio e capoluogo a Velletri),
Ci sono moltissime altre proposte di Provincia, ho solo scelto le più curiose. Ridiamoci su, questa é l’Italia del Medioevo con Principi e Province, Conti e Marchesi. Noi facciamo la parte dei sudditi. Pronti a votare?

venerdì 18 settembre 2009

UNA NOTIZIA – COMMENTIAMO.



Tra i volontari la presidente dell'Msi Maria Antonietta Cannizzaro e uno dei promotori delle ronde, il presidente del Partito Nazionalista Italiano Gaetano Saya.

I primi volontari della Guardia Nazionale, meglio noti come 'Ronde nere' sono scesi in strada nella capitale questo pomeriggio. Tra loro ci sono la presidente dell'Msi (Movimento Destra Nazionale) Maria Antonietta Cannizzaro e uno dei promotori delle ronde, il presidente del Partito Nazionalista Italiano Gaetano Saya. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha richiesto l’intervento del questore e del prefetto “per evitare che la nostra città venga segnata dalla vergognosa pagliacciata delle ronde nere".

I NUMERI DI ORTONA (La Sveglia – 11.02.09)


Sul numero precedente de “La Sveglia” leggo un po’ di statistiche sugli abitanti di Ortona. Sono andato a leggere altri numeri su Wikipedia (enciclopedia libera su Internet) e sono caduto dalla sedia per la sorpresa.
Siamo al 12° (dodicesimo) posto per popolazione in Abruzzo. Davanti a noi ci sono naturalmente i 4 capoluoghi di provincia, poi Montesilvano (47.695) ed Avezzano (40.907) con quasi il doppio dei nostri abitanti, poi Vasto (39.005) e Lanciano (36.398) che 40-50 anni fà avevano i nostri stessi abitanti, poi troviamo Sulmona (25.327), Roseto (24.533) e Francavilla (24.043) che ci superano ampiamente. Dietro di noi, a brevissima distanza, troviamo Giulianova (22.963) e San Salvo (18.646), i quali, considerando la loro crescita economica, tra pochi anni ci supereranno. Per fortuna abbiamo ancora un certo vantaggio su Orsogna, Tollo e Miglianico.
Non credo che un lancianese o un rosetano siano più bravi di noi a fare figli, perciò la ragione deve essere economica e politica.
Rimanere fermi per 60 anni (nel ’50 eravamo 22.500 circa, fonte ISTAT) dimostra la nostra staticità che neanche il forte aumento degli stranieri in Italia ha cambiato.
Siamo statici, siamo vecchi, siamo fermi al passato anche come numero d’abitanti.
Non bisogna guardare solo gli abitanti, ma anche la qualità di vita sociale ed economica in cui noi ortonesi viviamo. Opere pubbliche importanti inesistenti, i servizi sociali invece di aumentare sono ai minimi storici, disoccupazione dilagante, la cultura, specialmente giovanile, presente solo nel folclore politico (vedi assessori ultimi 20 anni).
Le fonti di sviluppo sono bloccate. L’agricoltura indietreggia, siamo rimasti all’uva e a qualche vinello. L’industria é sempre la stessa, anzi qualcuno ci lascia per altre aree. Il nostro turismo é ancora quello dell’ombrellone. Aspettiamo ansiosi, da anni, i turisti del Santo Apostolo, come promesso dall’avv. Di Martino. Chissà chi si occupa oggi del turismo al Comune! Di fatto nessuno, ma é sempre stato così. Per il porto meglio parlare con il Sindaco Fratino, sicuramente ne sa più di me.
Se a tutto questo aggiungiamo che il nostro amato Presidente della Provincia é risultato al posto 101, cioè “semplicemente ultimo”, in un sondaggio fatto poche settimane fa dal Sole 24 Ore sul consenso ai presidenti di provincia di tutta Italia per il 2008, allora abbiamo un quadro completo della situazione.
Buonanotte, anzi svegliamoci.

SCEGLI CANDIDATO


Abbiamo fatto il primo giro. Ora restano 18 nominativi che ho raggruppati in 3 gruppi (1, 2, 3) da 6. Come prima, potete scegliere un solo nome per gruppo. In questo caso passeranno solo i primi 2 per ogni gruppo.
4 giorni esatti per votare.
Abbiamo escluso Gianluca Coletti, non per sua colpa o responsabilità, ma semplicemente perchè qualcuno ha alterato i risultati. Ci sono anche altri casi sospetti ma abbiamo soprasseduto. Sappiamo anche noi come fare certe cose, caro cretino di turno, ricordo che sono un expert del tema ed abbiamo diversi sistemi di controllo. Comunque siamo sicuri che non succederà più.
Mi scuso con Gianluca, lui che é un ragazzo serio mi capirà. GRAZIE.

mercoledì 16 settembre 2009

NEW ZEALAND Vs TONGA (La Sveglia – 10.06.09)

Il rugby non é certamente il nostro sport preferito, però sono rimasto a bocca aperta vedendo su YouTube una partita: Nuova Zelanda contro Isole Tonga.
Vi racconto. La nazionale di rugby della Nuova Zelanda é chiamata, da oltre 100 anni, “All Blacks” per le loro divise tutte nere. Sono i più forti, gli imbattibili, un mito in questo sport. Come eredi dei Maori, prima di ogni partita ufficiale cantano e danzano la Haka, rituale intimidatorio verso il nemico, con gesti minacciosi e linguacce. La nazionale di rugby delle Isole Tonga é molto più modesta, vince poco, però anch’essi eredi dei Maori ed anch’essi hanno la cerimonia del Haka.
Per la cronaca, Tonga fu chiamata dagli esploratori inglesi “Isole degli amici”.
Vedere il preliminare di un incontro tra queste due squadre é uno spettacolo. Cercatelo su Google Video. Danzano, cantano, esorcizzano la paura, impressionano il nemico, ritornano per pochi minuti alla loro origine ancestrale delle tribù Maori, il canto parla della morte e della vita. Veramente uno spettacolo di sport, cultura e tradizione. Un rugbista pesa almeno 100 chili, il rugby é uno sport di forza e posizione, molto fisico, un gioco bestiale giocato da gentiluomini. Molto rispetto dell’avversario, zero cattiverie. Parliamo del terzo tempo, nato con le regole di gioco del rugby. Il perdente applaude il vincitore a fine partita e poi tutti insieme a mangiare e bere birra nel Club House.
Noi, i bianchi, gli esploratori occidentali, quelli del Calcio, quelli del Giro d’Italia e della briscola, siamo diversi. Noi sputiamo in faccia al perdente ed applaudiamo Berlusconi, non cantiamo neanche Vola vola ma andiamo dal politico di turno (non faccio nomi, sto solo pensando!).
Noi, discendenti dei Romani, non siamo neanche capaci a prendere un caffé con l’avversario politico, noi del Processo del Lunedì non riconosciamo neanche l’ufficialità elettorale (vedi Berlusconi).
L’onore del nostro Abruzzo é L’Aquila Rugby, campione di sport e solidarietà, atleti gentiluomini. Invitiamoli ad Ortona, anche solo per toccarli.

domenica 13 settembre 2009

IL RUGGITO DEL CONIGLIO


Ma no! Ma dai! Non é possibile! Povero Remo! Ma sù, diciamolo. L’avvocato non meritava essere trattato così dal suo nuovo ed ennesimo partito. Sgambettato da Renato D’Auria, dal Sindaco Fratino, da un po’ tutti. Tutti quelli che l’incontrano lo sgambettano o almeno ci provano, ma lui come Totti si rialza e va avanti.
Nonostante le avversità politiche, astrologiche e meteorologiche é riuscito a prendere più voti di Senerchia, di Bucci e Bruni, di De Iure e soprattutto di Moretti. Bravo Remo.
Sembrava spacciato dai risultati, schiacciato da questi terribili ed inutili numeri, ed invece no, in extremis arriva il colpo di reni. Ripescato. Bravo Remo. Oh finalmente, Ministro della Provincia.
Senza un partito di riferimento é riuscito a mettere la freccia al bivio di Francavilla e svoltare verso Chieti, la sospirata Chieti, il Capoluogo.
Finalmente il gran salto di qualità. L’aria internazionale di Chieti é completamente diversa da quella del Peticcio, ovvio. E’ il giusto ambiente, é un’altra aria.
Ed ora chi lo ferma più? Di questo passo, prestissimo lo vedremo a Ballarò, al fianco di Berlusconi, come Ministro della Repubblica, magari del Turismo o della Cultura o, perchè no, come Ministro Immobiliare, altro che Capezzone! Diciamolo: Capezzone gli fa un baffo a Remo.
Spero solo che a Chieti mantenga il suo contegno d’avvocato e non si sieda troppo vicino ai quei due sporchi comunisti che Ortona/Tollo ha eletto. Lontano da Enzo Tucci e da Angelo Radica, per favore.
Ora, come ortonese, mi sento rilassato ed orgoglioso, Ortona ha un assessore in Provincia. Finalmente il porto decollerà, il Museo della Battaglia decollerà, finalmente il Teatro decollerà e cambierà di nuovo nome, Teatro Di Martino (non ridete perché se lo merita), decollerà il Castello e forse anche il nuovo aeroporto di Poggiofiorito (lo conosco, di sicuro ci sta già pensando!).
Con questa quasi vittoria l’avvocato ha ruggito, l’eco rimbomba ancora in tutta la provincia.

CERCASI CANDIDATO A SINDACO



In questi giorni, forse per le sospirate, desiderate un po’ da tutti ed imminenti dimissioni del Sindaco Fratino, si discute molto, sia a destra, al centro che a sinistra, sui nomi da proporre per le prossime elezioni a Sindaco.
Noi di METROPOLIS ci abbiamo pensato e studiato un po’ e così abbiamo deciso di chiedere ai nostri lettori dei nomi. Se avete dei nomi, anche più di uno, di qualunque corrente politica o comune cittadino, scrivetelo nei vostri commenti (nome e cognome del Candidato). Non i soliti nomi che conosciamo, ma nomi di persone serie, brave, oneste, che potrebbero ricoprire l’importante ruolo istituzionale.
Dimenticavo: escludete il mio nome, sono in evidente conflitto d’interesse.
GRAZIE.

giovedì 10 settembre 2009

VOGLIO UN SINDACO DI 38 ANNI (LA SVEGLIA 26.08.09)


Settembre, andiam, é tempo di cambiar.
E’ tempo di cambiare Sindaco. I tempi sono maturi, il Sindaco anche.
Ortona ha bisogno di un nuovo Sindaco, di uno giovane, di uno che veda la Città del prossimo decennio, di uno che non debba accontentare i poteri forti, quelli economici, di partito, delle contrade, dei dottori e dei costruttori.
Ortona ha bisogno di un Sindaco che non riceva ordini, ma che dia ordini.
Voglio un Sindaco spericolato, uno che conosca Bolívar e Garibaldi, Caparezza, il Mac e Twitter. Uno che legga i discorsi e le interviste sulla questione morale di Berlinguer senza chiedersi di che Partito é.
Voglio uno che rischi il suo nome, che rompa il sistema OrtonaAmbiente, con uno staff vero, competente, non a pagamento.
Voglio un Sindaco che usi la Costituzione con la spada ed il ramo d’ulivo.
Abbiamo bisogno di un Sindaco che non divida la politica in Guelfi e Ghibellini e che non venga con la solita pizza di Mussolini, Hitler, Marx o peggio di Berlusconi, abbiamo bisogno di un giovane che parli di politica nel senso nobile della parola.
Voglio un Sindaco senza cravatta che pensi tutti i giorni a creare ricchezza per la città e non aspetti la Befana che porti qualche fabbrichetta dove imbucare i soliti ruffiani.
Voglio un progetto che dica chiaramente come dovrà essere la nuova Ortona, un progetto che tolga denaro ai parassiti e li spenda nel sociale, che tagli le spese festaiole e le spenda per le strade. Voglio uno tsunami di legalità.
Basta con i bacucchi. Non possiamo vivere di solo passato, di sola saggezza e di anni sui banchi del Consiglio comunale.
Il nuovo Sindaco non lo voglio neanche votare, voglio eleggerlo con una standing ovation.
Datemi un Sindaco di 38 anni.

lunedì 7 settembre 2009

COMUNICATO

RICEVIAMO UNA LETTERA DEL DOTT. DI SCIULLO GIA' INVIATA AI GIOVANI DEL PARTITO DEMOCRATICO E VOLENTIERI LA PUBBLICHIAMO.
Cari giovani del Partito Democratico , prendo spunto dallo scritto apparso sul Cittadino dove vengo dipinto come arrogante, senza idee, perdente e approfittatore per chiedervi scusa se la mia adesione al P.D. ha destato in voi perplessita' ed imbarazzo . Non mi interessano le generalita' dell'autore ( lo conosco bene) ma mi interessate Voi ; mi interessa la Vostra integrita' morale , il Vostro entusiasmo , la Vostra passione civile , la Vostra onesta' intellettuale.  Sono entrato nel P.D. perche' ci credo (la visione politica del PD lo sognavo ed auspicavo molti anni addietro ; a proposito , il Vs. Segretario Gianluca ha un mio scritto datato che lo conferma). Con Voi sento il dovere di spiegarmi rispetto alle brutte cose che sono state scritte sul mio conto da un nostro dirigente (anonimo) . Ho militato nel PCI , nel PDS e nei DS ; ha sostenuto il PSI di Lombardi e Pertini . Da giovane i miei riferimenti politici erano Berlinguer e Pertini . Sono stato educato dai Salesiani ed oggi sono, con gioia, un ex allievo Don Bosco e  nella vita metto in atto gli insegnamenti ricevuti. Ho pianto per l'assasinio di Aldo Moro . Non sono stato mai candidato alla Regione ; sono stato invece candidato al Parlamento Italiano in un momento difficile per la nostra democrazia .La mia e' stata una candidatura di servizio per sostenere l'elezione dell'On. Angelo Staniscia . Come e' stata una candidature di servizio e di appoggio a Tommaso Coletti nella difficilissima consultazione elettorale per la conquista della Provincia di Chieti contro la Destra di Febbo. Le due volte che sono stato presente nelle consultazioni elettorali per il rinnovo dell'Amministrazione di Ortona sono stato sempre eletto con un ragguardevole consenso. Insieme ad amici abbiamo dato vita ad Ortona al movimento civico Unione Civica che ha poi contribuito con tanti prestigiosi concittadini a costituire il P.D. di Ortona. Non ho fatto mai il politico di professione , ma ho sempre risposto disciplinatamente ogni volta che sono stato chiamato a sostenere la causa del Centro -Sinistra . E' vero non ho partecipato attivamente alle ultime consultazioni elettorali per un motivo semplicissimo ; non avevo tessere di partito e nessuno dei partiti di centro sinistra mi ha invitato in tal senso. Il mio modo di essere ( e questo non e' arroganza ma riservatezza) mi ha impedito di propormi .( avrei avuto la stessa fredda accoglienza dai maggiorenti dei partiti che avrebbero temuto non si sa che cosa).   Cari Giovani Amici ho sentito il dovere di spiegarmi con Voi perchè , e questo sembra strano anche a me, nel mio cuore mi sento giovane come Voi e se chiudo gli occhi riesco ancora a sognare, come Voi, un mondo diverso e piu' giusto. L'Autore della lettera anonima mi ha dato un consiglio che accetto di buon grado ossia quello di entrare nel PD in punta di piedi per mondare i miei peccati. Lo faro' ; faro' ancor di piu' , mi fermero sulla soglia e restero' al Vostro servizio per sostenervi nel vostro quotidiano  impegno politico . State tranquilli e sereni  ; da buon ex-Allievo  non vi togliero' spazi ed iniziative ; non saro' piu' candidato a nulla ma continuero' la battaglia per la democrazia , la solidarieta' e la pace. Come forse avete capito appoggero' Dario Franceschini non in contrapposizione degli altri candidati che restano amici amabili e di assoluto spessore intellettuale e morale, ma perche Dario vuole fare grande il Partito Democratico forse piu' degli altri e questo per me basta e avanza. 
Con grande affetto  Vostro Marco Di Sciullo.

venerdì 4 settembre 2009

CARO AMATO SINDACO (La Sveglia – 5.08.09)

 
Noi capiamo che questo tuo ultimo impegno da primo cittadino di Ortona sia diventato più difficile del previsto, capiamo che ormai nessuno più valorizza il tuo talento, capiamo che sei costretto ad accettare persone e patti per te moralmente inaccettabili e capiamo anche che ormai sei stufo, stanco e scocciato di tutto questo.
Noi sappiamo che ti sacrifichi per noi, per Ortona, per l’Abruzzo e per l’Italia, ma forse anche un po’ per te. Devi capire, da persona intelligente quale sei, che con questo modo scialbo di governare stai compromettendo la nostra vita, quella dei giovani ed incluso hai già messo una grossa ipoteca sul futuro dei nostri bambini.
Vogliamo solo una città normale, con un Sindaco normale, con assessori non eccelsi ma almeno presentabili che sappiano esattamente cosa fare la mattina alle 8, con un minimo di programma in mente e che almeno giustifichino la pagnotta che noi tutti gli paghiamo.
Noi vogliamo ricordarti che siamo da tempo al carnevale politico e che le maschere di Cieri, Granata e Ranalli non ci fanno più ridere. Anche se molti di noi ti hanno dato fiducia ora questa é venuta meno visti i risultati di questi due anni.
Il tuo staff é marcio. Gira e rigira sono sempre le stesse persone, incrostate alle loro poltrone e che hanno perso di vista l’obiettivo principale: amministrare nell’interesse della Città.
Noi tutti ti consigliamo vivamente a nome della Città, a nome dei firmatari virtuali della presente, a nome dei nostri figli e nipoti, a nome dei turisti che non torneranno più ad Ortona, a nome dell’ENI ed a nome di tutti i poveretti senza casa, senza lavoro e senza soldi di lasciare il tuo incarico da Sindaco. Ti vogliamo ringraziare anticipatamente e pubblicamente di tutto quello che hai fatto di buono finora. Puoi portarti a casa la fascia tricolore, la segretaria, Giulio ed i documenti del Centro Oli. Lasciaci solo Remo come ricordo di questa tua avventura.
Noi vogliamo passare ad un livello successivo, vogliamo dar vita a quello che scriviamo. Vogliamo respirare un’altra aria, vogliamo vedere i giovani lavorare per loro e per la comunità, vogliamo andare avanti e soprattutto vogliamo vedere i nostri amministratori camminare a testa alta. Vogliamo semplicemente una Ortona Democratica, cosa che tu non hai fatto, non fai e mai farai.
Non preoccuparti, caro amato Sindaco, penseremo noi a pulire l’Orientale, il Corso, le strade, i bagni pubblici. Penseremo noi ad accudire i nostri anziani e bambini, a progettare uno sviluppo industriale, agricolo, commerciale e turistico. Abbiamo le persone ed i mezzi a iosa.
Penseremo noi a trovare un tuo degno sostituto: serio, educato, giovane e bello.
Se ci mancherai, ma non credo, te lo faremo sapere, sappiamo dove trovarti.
Gianni di Gregorio
Seguono 18.166 firme di cittadini virtuali.

giovedì 3 settembre 2009

COMMENTO FINALE SONDAGGIO

Ebbene si, il vincitore é ROCCO RANALLI. I lettori di METROPOLIS lo hanno deciso: é il peggiore nuovo/vecchio assessore di Ortona.
Le ragioni possono essere molteplici, realmente gli altri non sono molto meglio. Per esempio, io personalmente ho votato per Lucio Cieri e Peppe Granata, secondo me fanno più danni. Forse ROCCO RANALLI é penalizzato da come si presenta e da quello che non dice. Chissà! Comunque é stata una bella battaglia. Auguri ROCCO.
Che dire degli altri?
LUCIO CIERI lo conosciamo tutti e bene, avrebbe dovuto vincere a mani basse, comunque ha quasi vinto. E’ più giovane di RANALLI perciò ha tempo per rifarsi. Lo giudicheremo quando farà il Sindaco.
GRANATA e BORROMEO meritavano più di un terzo posto, sembra che l’uno voglia prendere l’eredità dell’altro. Hanno tenuto bene fino ad un certo punto, poi sono stati prepotentemente sorpassati dai due campioni.
POLIDORO E PAOLUCCI in parte bassa della classifica. Che vergogna! Due veterani della politica che non riescono neanche ad essere i peggiori. Per fortuna sono al tramonto.
Ultimo LEO CASTIGLIONE. Abbiamo già scritto a “Chi l’ha visto?”. Molti lettori di METROPOLIS neanche lo conoscono, forse é invisibile o trasparente. In un certo senso é il peggiore risultato.

With compliments,
Gianni di Gregorio + Staff

mercoledì 2 settembre 2009

L’OPPOSIZIONE OPPOSTA (La Sveglia – 8.10.08)

Da circa 20 anni Ortona é amministrata da una giunta di centrodestra e si suppone che il gruppo consiliare di centrosinistra debba fare una democratica e costruttiva opposizione.
Il meccanismo d’opposizione é fondamentale in tutte le vere democrazie, anche se di fatto, in molti casi, questo non succede.
A volte la legge lascia molto spazio agli amministratori proprio per consentire una gestione efficiente e responsabile, in altri casi si creano, per eccesso d’opposizione, situazioni d’ingovernabilità.
Ad Ortona abbiamo un caso anomalo.
Dopo il periodo del PCI e del PSI in opposizione alla DC e viceversa, oggi ci ritroviamo in Consiglio comunale con l’assenza ormai cronica di partiti di sinistra, con la presenza di un partitone PD e tutta l’area di centrodestra, escluso la Lega.
Il capo dell’opposizione da anni é sempre lo stesso, ormai la calcificazione politica é consolidata. La sana e democratica opposizione é assente.
E’ stata assente quando si é costituito Ortona Ambiente, é stata assente quando si é realmente deciso sull’IPER e sul Centro Oli dell’ENI.
Gli argomenti non sono mancati per dar voce ai consiglieri: la gestione case popolari, la Pistilli-Riccio. In tutti questi casi, ed in altri ancora, l’opposizione é stata opposta, spesso compiacente e negoziatrice, scambiando favori con favori ed utilizzando l’Aula comunale solo per interessi politici.
Oggi l’unico partito d’opposizione é il Partito Democratico, un minestrone scopiazzato alle socialdemocrazie europee di tempi passati, dove la bigotta si sposa con l’excomunista e dove la giovane progressista marcia al fianco del vecchio speculatore exdemocristiano.
Nell’attesa di rivedere qualcosa di sinistra, rileviamo l’opposizione de “La Destra”, che purtroppo non riesce a fare più del minimo, anche se con molta volontà, schiacciata dalle compiacenze reciproche dei grandi gruppi.
E’ un peccato assistere a tutto questo, vedere decine di ragazzi e ragazze fare i muli dentro le sezioni, consiglieri eletti che fanno finta di fare i consiglieri sapendo che i loro consigli valgono un fico secco, vedere la Città scivolare verso l’incuria e vedere i soliti oppositori ricandidarsi ogni volta ai suoi inutili ruoli.
E’ un peccato vedere l’opposizione ortonese dal lato B della politica.

martedì 1 settembre 2009

L’11 SETTEMBRE

L’11 Settembre per me é una data importante e piena di ricordi.
L’11 Settembre 1914 é nato mio padre Lucio, il mio eroe preferito, ancor più di Superman a cui é dedicato METROPOLIS. Tutti gli anziani di Ortona ancora ricordano Lucc con stima ed affetto dopo oltre 20 anni dalla sua scomparsa.
L’11 Settembre mi ricorda anche i primi tempi a Caracas quando incontravo molti cileni i quali mi raccontavano la storia della loro vita e la ragione dell’immigrazione.
Il golpe di Augusto Pinochet, 11 Settembre 1973. Tutte persone mature, non ragazzini come me, gente istruita e colta, professionisti, con mogli e figli da sfamare e con difficoltà ad inserirsi nel lavoro venezuelano proprio per la loro condizione.
C’era anche Tomas Ramos, catalàn di nascita ma cileno d’adozione, appena cacciato dalla FIAT Cile. Con Tomas ancora oggi continua un’amicizia fraterna ed i figli, ormai adulti e padri, mi chiamano Tio.
Quando nel Febbraio 91 andai per la prima volta a Santiago per lavoro (lavoravo per Tortella) scoprii che c’era un’importante Avenida 11 de Septiembre e mi venne un brivido pensando a miei amici cileni di Caracas di molti anni prima. C’era Andreotti a Santiago quel giorno riallacciando le relazioni diplomatiche interrotte ipocritamente dall’Italia dopo il golpe.
L’11 Settembre 2001 la stiamo ancora vivendo e contiamo i morti giorno per giorno. Saremo arrivati a mezzo milione o forse più. Vedremo.

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