In tutte le precedenti elezioni, diciamo nelle ultime 4 in cui il Centrodestra ha vinto, il candidato Sindaco era stato scelto all’unanimità all’interno della propria area.
Sia Puletti che Fratino sono stati indicati subito, sia la prima che la seconda volta.
Nel caso di DI MARTINO invece é diverso, molto diverso.
Colui che é stato indicato come l’erede dallo stesso Sindaco uscente, colui che ha un miglior curriculum politico, colui che pensa di essere “il migliore” in assoluto, colui che crede di aver fondato Ortona, dopo mesi ancora non riesce a farsi nominare candidato Sindaco.
Improvvisamente sono spuntati ben 5 candidati: Granata, Lucio Cieri, Tommaso Cieri, Giulio Napoleone e Di Martino. Non si era mai visto una cosa del genere. Poi, eroicamente, Granata e Lucio Cieri (meno male!) hanno fatto un passo indietro, anzi di lato, scegliendo di appoggiare altri pretendenti.
Da tutto questo possiamo dedurre che realmente Di Martino non é il leader indiscusso del Centrodestra come lui vuol far credere.
DI MARTINO con la sua arroganza é riuscito a mettersi praticamente tutti contro, anche i suoi stessi alleati. In pratica scontenta tutti.
La cosa più buffa é che, entrando nella PDL per poter fare un minimo di carriera fuori Ortona (per ora é arrivato solo a Chieti), non può più candidarsi con la sua lista civica INSIEME PER CAMBIARE.
Ora é legato al consenso e all’approvazione di un personaggio come Fabrizio Di Stefano (quello che aveva proposto in Senato la ricostituzione del Partito Fascista), pensa tu !
Insomma, più che di una carriera politica si tratta di un passo indietro, di un’umiliazione politica.
Non sappiamo chi sarà il candidato del Centrodestra, ne sappiamo chi sarà il prossimo Sindaco di Ortona, ma sappiamo con certezza che DI MARTINO ha già perso, politicamente e moralmente.