venerdì 20 novembre 2009

WINDOWS 7

Secondo Gdata, Windows 7 è un passo indietro rispetto a Vista per quanto concerne la sicurezza informatica. Nel suo white paper, la società attacca in particolare Windows Defender, il sistema prenstallato all'interno di Windows che dovrebbe difendere il pc dal malware e che, invece, riconoscerebbe meno della metà dei pericoli esistenti. A peggiorare la situazione c'è poi la nuova politica sul controllo account utente (Uac), introdotti in Vista, che adesso possono essere disabilitati con maggiore facilità, permettendo a programmi pericolosi di avviarsi sulla macchina.Il consiglio di Gdata è quello di affidarsi a un software antivirus aggiuntivo perché il Defender da solo non è in grado di garantire la sicurezza della macchina. I miglioramenti rispetto a Vista sarebbero infatti troppo pochi, a volte riservati alle edizioni più costose di Seven ed è immaginabile che gli specialisti del malware possano presto trovare un modo per aggirarli. Il giudizio che arriva da un altro produttore di antivirus, Sophos, non è più morbido. La società ha compiuto un piccolo test per dimostrare la vulnerabilità di Seven: i ricercatori hanno provato ad installare dieci virus (http://www.sophos.com/blogs/chetw/g/2009/11/03/windows-7-vulnerable), funzionanti su Vista, per vedere il comportamento del nuovo Windows. Nonostante qualche miglioramento, i risultati non sono stati dei migliori: con il controllo account utente disattivato, ben otto virus su dieci sono riusciti ad installarsi, mentre due soltanto hanno fallito. Anche attivando il controllo account utente la situazione non è mutata in maniera rilevante: degli otto virus "vincitori" al primo turno, solo uno con lo Uac attivo non si è avviato.

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