lunedì 21 settembre 2009

ABOLIZIONE DELLE PROVINCIE (La Sveglia – 13.05.09)

Abbiamo 110 province in Italia, incluse quelle istituite con legge regionale (Sardegna) e quelle nuove di zecca (Monza, Fermo e Barletta, ecc.). Tutte hanno un Presidente ed un Consiglio provinciale (oltre 4.000 persone in tutta Italia). In pratica abbiamo un rappresentante provinciale ogni 14.000 italiani. Questa macchina amministrativa costa oltre 30.000.000.000 (30 miliardi) di Euro ogni anno, cioè 4 o 5 ponti di Messina. Per curiosità potete chiedere al Presidente Coletti quanto ci costa ogni anno, in totale, la Provincia di Chieti e quanti dipendenti, collaboratori, settori, dirigenti, consulenti e Co.Co.Co. ci sono.
L’idea della provincia é la decentralizzazione operativa, una maggior presenza delle istituzioni sul territorio e migliori servizi al cittadino.
Il principio é sano, però ormai da tempo superato, poiché il maggior potere della Regione negli ultimi anni rende vano la presenza di tante province. Inoltre, la maggior comunicazione e l’alta tecnologia informatica azzerano la distanza sul territorio. Abbiamo molte province con 100.000 abitanti e molte con meno di 1.000 Km2 (33 Km x 33 Km).
Secondo me il gioco non vale la candela. Gli stessi compiti e servizi possono essere svolti perfettamente dalla Regione o dal Comune di competenza. Diciamo che questo giochetto delle province sì é trasformato nel tempo in una macchina mangiasoldi ed in un pozzo senza fine per il clientelismo politico ed economico.
Tenete conto che nel Consiglio provinciale di Chieti ci sono 10 gruppi consiliari, cioè 10 partiti e 10 capigruppo, di cui 3 capogruppo rappresentano se stesso.
Non avete idea della quantità di palmari e cellulari che sono distribuiti tra consiglieri, presidenti vari, dirigenti, assessori e collaboratori a spese della nostra Provincia. Per la cifra esatta potete sempre rivolgervi allo stesso Presidente Coletti.
Oltre a tutto questo ci sono progetti di nuove province che lasciano veramente stupefatti. Per esempio nel nostro Abruzzo abbiamo la proposta della Provincia dei Marsi con Avezzano capoluogo ed un’altra della Provincia di Avezzano, entrambe presentate lo stesso giorno del 2006 da Gianfranco Rotondi. Poi abbiamo la proposta della Provincia di Sulmona presentata pochi giorni prima dallo stesso Rotondi. Abbiamo anche la proposta della Provincia di Lanciano-Vasto-Ortona presentata nello stesso anno dal caro allora Senatore Pecoraro Scanio.
L’elenco é lungo e vi faccio solo pochi altri esempi per farci quattro risate e per farvi capire di che si tratta: Provincia di Catrovillari (Calabria), Provincia di Sibaritide-Pollino (sempre in Calabria), Provincia della Piana (capoluogo a Palmi in Calabria), Provincia del Cilento-Vallo di Diano (in Campania con 4 capoluoghi, Agropoli, Sala Consilina, Vallo della Lucania e Sapri), Provincia dell’Arcipelago campanoProvincia dell’Ufita-Baronia-Calore-Alta Irpinia (Campania e capoluogo ad Ariano Irpino), Provincia dei Castelli RomaniProvincia del Tigullio (Liguria e capoluogo a Chiavari), Provincia del Serpio e Altomilanese (Lombardia con capoluogo Busto Arsizio), Provincia di Val Camonica (Lombardia), Provincia di Codogno (Lombardia, dentro la stessa provincia di Lodi appena costituita), Provincia del Canavese e Valli di Lanzo (Piemonte), Provincia della Venezia orientale (Veneto), Provincia del Tirreno (ancora Calabria), Provincia dell’Agro Nocerino Sarnese (ancora Campania con capoluogo a Nocera Inferiore), Provincia delle Terre del Capo di Santa Maria di Leuca e Provincia dell’Alto Tavoliere (entrambe in Puglia). (Campania e capoluogo ad Ischia), (Lazio e capoluogo a Velletri),
Ci sono moltissime altre proposte di Provincia, ho solo scelto le più curiose. Ridiamoci su, questa é l’Italia del Medioevo con Principi e Province, Conti e Marchesi. Noi facciamo la parte dei sudditi. Pronti a votare?

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