giovedì 3 giugno 2010

L’ARROGANZA ISRAELIANA

Normalmente un potere spropositato in un settore genera da parte di chi la detiene un’arroganza anch’essa spropositata. E’ il caso dello Stato d’Israele.
Ancora una volta assistiamo alle stragi di stato fatte in nome di una sicurezza nazionale e alimentata da militari e da religiosi estremisti, quelli con i cappellacci neri che pregano sul muro del pianto, che ormai ha del ridicolo a livello internazionale.
Non dimentichiamo che la Striscia di Gaza é di fatto in uno stato d’assedio e d’embargo da parte dell’esercito israeliano ormai dal 1967.
E’ incredibile come questo possa succedere nel XXI secolo ed é ancora più incredibile che dopo tutte le stragi perpetuate dall’esercito israeliano nessuno dei politici democratici italiani ed europei condannino apertamente questa situazione.
Immaginiamo per un momento lo stesso comportamento da parte di un altro stato, per esempio l’Iran o la Francia o il Brasile, e ci rendiamo subito conto che il comportamento dello Stato d’Israele é contro qualunque morale, legge internazionale, rispetto reciproco.
Sembra brutto dirlo, ma spesso Ahmadinejad, quando inveisce contro Israele, ha tutte le ragioni di questo mondo.
Le ricchezze ebree, le armi americane e l’ipocrisia politica dell’Occidente stravolgono completamente i fondamentali principi di rispetto reciproco e trasformano lo Stato d’Israele in uno Stato nazista.
Io stò con Hamas.
Leggi anche "UN MURO ALTO 8 METRI"

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo Stato d'Israele è dalla sua nascita accerchiato e minacciato dal fondamentalismo islamico. E' uno Stato costantemente teso a proteggere la propria icolumità. Alcune volte le risposte israeliane o le sue iniziative militari contro il terrorismo islamico sono sembrate eccessive, anzi lo sono stete. Ma immaginate solo per un momento se Israele evesse adottato una politica di difesa militare blanda. Credete veramente che Hamas ed i fondamentalismi arabi avrebbero lasciato in pace quel popolo? Io credo proprio di NO. Al mio paese si dice - chi mene apprime mene due volte - . Dispiace dire queste cose quando tanti civili ci rimettono la vita però va anche detto che quando si entra all'interno di uno scenario di guerra (ed Israele è in guerra perenne)chi lo fa dovrebbe essere cosciente dei rischi ai quali va incontro. I militari non sono dame di compagnia ed in particolar modo i militari ebrei. Poi giustificare Ahmadinejad che teorizza la cancellazione dello Stato d'Israele e che nega l'olocausto mi sembra eccessivo. Per non parlare poi dell'affermazione che Israele con l'appoggio dell'Occidente sta diventando uno Stato nazista (sic!)

Gianni di Gregorio ha detto...

Non conosci Israele, ne gli israeliani. Da anni siamo tutti bombardati da notizie false. Fa più scandalo mediatico e politico un discorso di Ahmadinejad che l’uccisione di 1.000 palestinesi. La violenza ha 2 metri completamente diversi, i palestinesi sembrano carne da macello, la morte di un israeliano fa notizia per una settimana. Israele oggi occupa più del triplo del territorio assegnatogli dagli inglesi nel ’48, la differenza é territorio dei palestinesi che tentano di difenderlo quasi sempre pacificamente. E’ proprio strana la politica: Hamas é un gruppo politico e armato ed é considerato terrorista il cuale ha ammazzato in tutta la sua storia meno persone degli israeliani in giorno scorso. I gruppi di cui senti parlare, Hamas, OLP o ANP, Al-Fatah sono gruppi che semplicemente rivogliono i territori per la popolazione palestina, la propria terra, che Israele ha tolto e non tutti sono disposti a trattative, dopo anni, per riavere le cose proprie.
Hamas dichiara di non volere lo Stato d’Israele, Israele non lo dichiara ma di fatto impedisce la costituzine dello Stato palestinese. Facile.
Contro tutti gli accordi internazionali incluso ONU, Israele occupa Gerusalemme che ne amministrativamente ne storicamente é sua, é sempre stata Palestina.
Nazareth é Palestina, Gesù Cristo era palestinese, non certo ebreo.
E così via. Senza parlare delle stragi di Sabra e Chatila per cui Ariel Sharon é stato condannato.
Fai click e leggi su UN MURO ALTO 8 METRI. E’ un rapporto di forza a comandare non di diritto e gli israeliani non sono abituati al diritto.

Anonimo ha detto...

Di Gregorio non mi convinci. Nemmeno quando dici che Gesù Cristo era palestinese.Non mi sembra che Gesù predicasse la violenza o il terrorismo o il genocidio come invece fanno tutti i giorni i fondamentalisti islamici(Ahamadinejad compresi i palestinesi di Hamas e sigle varie.Israele ha il diritto di difendersi dal terrorismo, di difendere la propria gente e la propria storia. Chiediti il perchè fino ad oggi le democrazie occidentali hanno tollerato il fondamentalismo arabo lasciando molte volte Israele sola a combattere per la difesa della propria terra. Non è forse per il petrolio?
E poi smettiamola con i movimenti pacifisti che di giorno sventolano la bandiera della pace e di notte sono usati per facilitare le azioni di guerriglia terroristica. Certo dispiace sapere che molti ci rimettono la vita ma è la guerra, una guerra che dura da ormai da troppo tempo e la responsabilità o la colpa non è certo solo israeliana, o no?

Gianni di Gregorio ha detto...

Che Gesù Cristo era palestinese é fin troppo ovvio, tutti erano palestinesi in Palestina. Infatti Egli era scuro di pelle e non alto, biondo e con occhi azzurri.
Gli ebrei erano solo una piccola tribù.
I palestinesi non sono fondamentalisti islamici e neanche lo sono tutti gli arabi, ovviamente. Si tende a generalizzare per giustificare.
Ma poi, chi é rinchiuso in un campo profughi da decenni o ha la sua terra blindata da un esercito, che altro potrebbe fare per liberarsi ?
Intifada vuol dire proprio rivolta, rivolta contro gli oppressori, quelli che ti hanno preso tutto e ti chiudono con un muro alto 8 metri.
Sono i palestinesi che devono difendersi dagli israeliani e non viceversa. Israele ha diritto a restare nel suo territorio assegnato (ci sono anche molti dubbi su questa assegnazione), ma se permetti deve rispettare tutte le regole internazionali incluso la condivisione di Gerusalemme come Città santa delle 3 religioni e non occuparla militarmente.
Il succo della questione é la forza militare.
Gli ebrei hanno subito l’olocausto, ma questa non é una buona ragione per sventolare sempre la bandiera di vittimismo. Inoltre, ti sei mai chiesto perché Hitler ha preso di mira gli ebrei in Germania e poi nel resto d’Europa ?

Anonimo ha detto...

Va a finire che adesso giustifichi pure Hitler ed il nazi-fascismo . Di Gregorio la colpa non è degli ebrei ma è di tutti ed in particolar modo dell'antisemitismo presente in larga misura nel mondo arabo e, purtroppo, anche in occidente.Il nazi-fascismo non è mai finito ed è presente ancora nella cultura della sinistra.

Gianni di Gregorio ha detto...

Rimettiamo un po’ d’ordine alle idee.
-Non scherziamo, non giustifico Hitler, solo che ripassando la storia leggiamo le ragioni per cui il baffetto aveva antipatia verso gli ebrei. Non te lo dico, vai a leggerlo tu stesso.
-Nel mondo arabo, fino a circa il ’40 gli ebrei hanno vissuto senza problemi, eventualmente i problemi l’avevano in Europa, infatti i famosi GHETTO EBREO erano a Varsavia, a Venezia (vedi Mercanti di Venezia), a Roma, ect. già 5 secoli prima.
-Che io sappia il Nazifascismo é politica di destra e sono stati i comunisti russi a liberare gli ebrei dai campi di concentramento in Polonia ed in Germania. Comunque io non parlo di ebrei ma dello Stato d’Israele di oggi, della sua politica e della sua palese ed odiosa arroganza. Confermo: io stò con Hamas.

Anonimo ha detto...

E io NO! Sto con Israele , opperbacco! E che non se ne parli più( nel senso che adesso lo sappiamo).

NB se posso permettermi: perchè mi hai censurato? Volevo solo sdrammatizzare . Se non ti piace Paperino allora dico Topolino. Va bene così?

Gianni di Gregorio ha detto...

L'argomento é serio, non é per scherzare.

Anonimo ha detto...

D'accordo. Però se mi posso permettere vorrei dirti che non si contribuisce a risolvere problemi così complessi schierandosi contro o a favore di questo o di quello.Israele dimostra di avere una grandissima determinazione nel sostenere le proprie ragioni e così fanno anche i palestinesi.Ci sono però movimenti fondamentalisti dall'una e dall'altra parte ch sono di ostacolo alla pace. Io penso che un grandissimo ostacolo è rappresentato da chi sostiene la causa del fondamentalismo islamico e sappiamo bene chi sono e perchè lo fanno.In tanti anni di guerra gli israeliani sono diventati loro malgrado un popolo di guerrieri molte volte anche spietati.Hanno dovuto imparare a difendersi e lo fanno con grandissima determinazione.Li vogliamo condannare per questo o è compito del mondo democratico aiutarli contribuendo a trovare una giusta pace e convivenza con i paletinesi? Se ci schieriamo non aiutiamo nessuno ed in particolare non aiutiamo i palestinesi.

Gianni di Gregorio ha detto...

Il fondamendalismo islamico non ha molto a che vedere con il problema della Palestina. Nel mondo islamico ci sono degli estremisti, come anche tra i padani o tra gli americani si trovano i fondamentalisti de “l’America é grande” o tra i cattolici tipo “Maria é la Vergine, le altre sono tutte puttane”.
Bene. Se io tu rubo la bicicletta di sicuro litighiamo, ma non credo che venga qualcuno a dirci “dai non litigate, fate la pace e parlatene”. Io che sono alto e forte e ho la tua bicicletta in mio possesso non te la ridò facilmente considerate le mie condizioni di netta supremazia. Perciò chi dice “non litigate e fate la pace” di fatto sta dando ragione a me, cioé al ladro.
I palestinesi rivogliono semplicemente le loro terre che gli israeliani hanno rubato con la forza dei carrarmati. I Coloni di cui si parla tanto sono semplicemente quelli che dietro i carrarmati montano le loro case e si impossessano dei terreni.
I palestinesi vogliono semplicemente amministrarsi autonomamente, votando ANP, Al-Fatah o Hamas.
Prima del ’47 tutto questo territorio era la Palestina, protettorato inglese. Poi hanno preso un pezzo e l’hanno dato agli ebrei ed é nato Israele. Oggi Israele é più del triplo di allora. Miracolo ?
Leggiti: wikipedia > Palestina.

Anonimo ha detto...

Peccato ! Tu guardi in una sola direzione. Il problema è molto più complesso di quello che pensi o dici tu.E non è certo con un articolo sul blog o con i nostri interventi che si riesce a dare e vedere compiutamente la questione in tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Si comincia così, come fai tu e poi si diventa faziosi o tifosi di questo o di quello.

Gianni di Gregorio ha detto...

Ti assicuro che guardo in entrambe le direzioni. Conosco il problema. Nel 1981, in Venezuela, lavorava con me un libanese nato a Curaçao (Edward Elmondalek), quando Romeo aveva pochi mesi ero in affitto da una signora siriana cattolica di Aleppo (cultura millenaria), conoscevo bene ragazzi di famiglia giordana venditori di scarpe uno e di mobili l’altro. A Caracas frequentavo molti ebrei tra cui la figlia del direttore de El Universal (primo quotidiano venezuelano), Rebecca Benarroche (é stata anche un mese a casa mia, in Ortona, circa 20 anni fa), il mio miglior cliente a Bogotà era sposato con ebrea e con tutta la famiglia ebrea.
Oggi, uno dei migliori amici e colleghi di lavoro é un libanese maronita, studiato a Il Cairo e da 30 anni in Italia, Samir Hag.
Questi sono solo alcuni esempi, potrei farti una lunga lista.
Non sono le persone il problema, non é la religione, non é la storia.
E’ la politica dello Stato d’Israele che scaturisce dal poderio economico e militare, dalla protezione internazionale e dall’arroganza innata.
La cosa più importante di tutto questo é che la gente si informi bene, legga, conosca e non veda solo le notizie dello stupido TG.
Scusami, ma ho approfittato anche a ripassare il miei ricordi !

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