domenica 27 giugno 2010

TRENTACINQUE ANNI DI ATTIVITA’ DEGLI AMICI DELLA MUSICA


Compie 35 anni il sodalizio ortonese intitolato al grande Guido Albanese, fondatore con Luigi Dommarco delle grandi Maggiolate.
Le ultime due edizioni storiche della “Maggiolata”, la 28° e la 29° furono organizzate nel 1976 e 1978 proprio dagli “Amici della Musica”. Dopo i primi anni dedicati ad episodici concerti, in prevalenza di musiche tostiane, dal 1981, con una formula rivelatasi vincente, gli Amici della Musica di Ortona hanno proposto stagioni concertistiche sistematiche arrivando a vantare a tutt’oggi oltre 700 concerti. Ortona è la seconda città ad avere ospitato concerti dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese dopo L’Aquila, sede dell’ISA (Istituzione Sinfonica Abruzzese). Oltre duecento i concerti sinfonici, con le Passeggiate Musicali di agosto che dal 1983 coinvolgono il gran pubblico.
Il segreto del successo del sodalizio ortonese è stato dato in questi decenni dalla collaborazione con le grandi istituzioni aquilane ideate dall’indimenticabile Nino Carloni , La Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli”, I Solisti Aquilani, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese.
Merito di questo incontro della cultura musicale ortonese con quella aquilana fu nel 1981 di Francesco Sanvitale, al tempo giovane segretario artistico della Barattelli.
Da quelle prime mosse Francesco Sanvitale, supportato dalla Amministrazione Comunale e dagli Amici della Musica fondò l’Istituto Tostiano, oggi affermato in tutto il mondo e punta di diamante della cultura abruzzese.
Filosofia degli Amici della Musica resta quella di proporre la concertistica classica, con attenzione al jazz e alle pagine più qualificate della letteratura musicale.


Carlo Sanvitale

13 commenti:

Gianfranco ha detto...

Sanvitale facci sapere come la pensi sul Centro-Olii.

Gianni di Gregorio ha detto...

Gianfrà, che facciamo, blog selvaggio ? ? ?
Parliamo di musica e cultura.

Gianfranco ha detto...

Cultura è soprattutto la salvaguardia dell'ambiente, altro che F.Paolo Tosti , con tutto il rispetto.
Sanvitale(AGIP) ricoprirebbe di catrame tutto il mondo compreso la statua dedicata a F.Paolo Tosti.
O no?
Allora Sanvitale hai cambiato idea o continui a sostenere come l'ultimo dei moicani il Centro-Olii a Ortona ?

Anonimo ha detto...

A quanto pare l'idea che qualcuno possa pensarla diversamente da molto fastidio ai gianfranchi ecc. tant'è che hanno impedito con la forza qualunque dibattito serio sull'argomento e imposto con manifestazioni violente le loro scelte a tutta la Regione.
Andare a contestare Sanvitale che parla di un altro argomento sul Centro Oli è tanto puerile quanto inutile, visto che non è certo Sanvitale che decide, ma a chi non ha argomenti agni obiezione da fastidio.
Comunque i moicani sono almeno due e io non mi farò intimidire da qualche ragazzino fanatico.
Pensa piuttosto alle colate di cemento che aspettano le nostre coste e alla merda che la Cantina Tollo ha riversato nel Venna ( sentenza passata in giudicato)v

Gianni di Gregorio ha detto...

Gianfrà, fammetelodire, di ecologisti come te, e purtroppo c’é ne sono diversi, non sappiamo cosa farcene. Sei controproducente alla causa.
Se non distingui Tosti dal Centro Oli vuol dire che hai il paraocchi e questo é sicuramente un aspetto negativo per il verde della regione.
Se fai della politica un scontro personale, senza distinguere gli argomenti dalle persone, sei un soggetto inutile e pericoloso, poiché non risolverai mai niente nè della problematica culturale e meno ancora di quella ecologica.
La politica non si fa così, per prima cosa devi imparare a rispettare le persone, tutte, poi esprimi le tue opinioni.

Gianfranco ha detto...

Per l'intelligentone anonimo di turno tutto e' riconducibile a : "...siccome il mondo e' tutto una cloaca lasciamo che si continui così. " La Cantina continua ad inquinare,il cemento continua a prosperare a discapito del verde, il petrolio contianua a devastare ,ecc....
Poi intelligentone anonimo a cosa ti riferisci"...chi non ha argomenti ogni obiezione da fastidio"?
Sono d'accordo con Di Gregorio quando dice di attenersi al tema, più che giusto.
Io non sono un ragazzino caro secondultimo moicano, ma ricordo molto bene come "l'intellettuale" Sanvitale ,galoppino socialista, è uno di quelli che ha sempre sostenuto la svendita di Ortona all'AGIP.
Forse qualche vantaggio(politico) lo avrà ottenuto?

Anonimo ha detto...

Caro Gianfranco o altro, Carlo Sanvitale come al solito ha colto nel segno, ossia la cultura e luogo per colti e non credo tu lo sia, dunque astieniti dal blaterare. Il tuo pseudo ambientalismo è ridicolo perchè non mi sembra che le tante associazioni a cui ti ispiri si siano mai scagliate contro il CEMENTIFICIO di PESCARA (uno scandalo il silenzio), sull'INQUINAMENTO del FIUME PESCARA, su quello delle CANTINE e dei FIUMI DEI COMUNI NO CENTRO OLI.
Lo sai che alcuni stabilimenti balneari di Ortona non hanno la bandiera blu per l'inquinamento dei fiumi che scaricano la monnezza dei Comuni che nessuno attacca? Lo sforzo di Sanvitale è quello di parlare seriamente e con umiltà di una questione cara a pochi: la cultura. E mò mi vuoi far credere che questa sia cara anche a te ed a persone come te?

Gianfranco ha detto...

Hai ragione caro uomo di cultura che non conosce i verbi.
Io sono un contadino, Ho fatto solo l'istituto professionale e mi intendo poco di musica e di cultura ma forse capisco qualche cosa piu' di te in fatto di agricoltura.
Continui ad affermare che il nostro territorio è gia' pieno di cose inquinanti ed in questo ti do ragione. Ma questa tua affermazione non puo' giustificare un ulteriore degrado ambientale .
E' vero anche che in maniera improria è stato posto il problema del Centro Olii .
Però a scusante vi è(verbo) da dire
che il Sanvitale è uno dei piu' convinti sostenitori del Centro Olii in Ortona. E' solo per questo motivo che è stato criticato.
Lui dirigente ex-socialista ha sempre sostenuto la causa dell'AGIP in Ortona . Perchè non ci racconta come è diventato dipendente AGIP e poi parliamo anche di F.Paolo Tosti e del Prof. Francesco Sanvitale.

Anonimo ha detto...

Gianfrà, se ti occupi di agricoltura come di cultura, allora capisco perché è in crisi l'agricoltura. Speriamo che non ti venga voglia di occuparti d'altro.

Gianni di Gregorio ha detto...

L’unica cosa certa di tutto questo é che la cultura di Ortona deve molto a Carlo Sanvitale.
Da che io ho memoria Carlo Sanvitale si occupa di cultura e non mi sembra che ne abbia tratto benefici politici, personali o economici, anzi mi sembra tutto il contrario.
Il tema del post é questo: la cultura, che può essere per la musica o il teatro, la letteratura, la pittura, il cinema, ect..
Carlo Sanvitale si é sempre occupato di tutto questo, nonostante mille difficoltà. Infatti é ancora presente !
Le opinioni sull’ENI, sul porto, sul turismo, sull’agricoltura, sull’industria o altro, sono personali e personalmente a volte mi trovano d’accordo a volte meno, ma tutto questo nulla toglie al lavoro culturale che ha “regalato” alla città.
Io come ortonese gliene sono grato.

Ilario Cocciola ha detto...

Caro Gianni, mi ero ripromesso di non fare ulteriori interventi sul tuo blogg per motivi ovvi e che non riguardano la tua persona. Tuttavia, l'intervento di Carlo impone a noi tutti, che "pensiamo" di fare politica in questa città, una riflessione seria, se possibile, e necessariamente civile. L'assenza della seconda condizione, come accade sovente su queste "pagine", allontana le tante persone che vorrebero comunicare un qualcosa. Un peccato, questo, che è il più grave che si possa commettere in "politica" poichè sottrae risorse umane alla città. Carlo Sanvitale è uno dei politici che più ci ha dato senza mai chiedere nulla, anzi.. la città, come ricordi, ha con lui un debito che difficilmente potrà estinguere. Dunque l'impegno nell'associazionismo musicale ed in quello delle arti in genere (lui parla di Albanese ma non dimentichiamo la Mostra di Arte Contemporaneoa The Soft Land che pose Palazzo Farnese come sede di esposizione internazionale ospirtando capolavori assoluti tra cui anche i primi Schifano e che se fosse stata sostenuta adeguatamente avrebbe dato certamente grandissimi risultati turistici, e poi Progetti Farnesiani e gli ex libris del Mediterraneo - unico Museo di tal genere non solo in Abruzzo -) sono semplici esempi di un lungo lavoro che ha speso in favore della città e della sua elevazione culturale. Purtroppo, l'ostracismo operato nei suoi confronti per l'invidia di taluni (vi assicuro che si tratta di sola e pura invidia) ed ignoranza di altri non ha mai consentito alla città di Ortona di utilizzare al meglio le sue capacità che sono certamente elevate nel campo culturale. Nonostante il suo impegno, io che non l'ho frequentato nei tempi in cui la politica era cosa un po' più seria dell'attuale, ho il rammarico di non leggere su questo blogg interventi in suo favore di persone che a lui devono molto o che comunque con lui hanno potuto costruire talvolta una carriera politica, altre volte dare un'immagine migliore di questa città, ricevendone pertanto quantomeno un vataggio indiretto. Sarebbe opportuna una piccola nota di un Tommaso Coletti, di un Mimmo Bernabeo, di un Alfeo Ferrara, di un Euclide Di Pretoro, di un Francesco Sanvitale, ovvero di una delle tante persone che con lui (azzeccandoci o sbagliando) hanno percorso un tratto di strada. Questo semplicemente come testimonianza di un impegno serio che non può essere derubricato nella pagina degli insulti. Un abbraccio a Carlo a cui devo molto soprattutto come cittadino.
Ilario Cocciola

Anonimo ha detto...

Dear John, caro Gianni, paisà!
riscrivo la pappardella che avevo inviato da neofita senza firmare.
Dungue:
(mi dispiace per Dunga, per Maradona e per il popolo italiano. In un centrocampo senza l'unico che ci capiva qualcosa - leggi Pirlo- fare un 4-3-3- significava lasciare Montolivo e gli altri due pellegrini in preda dell'avversario a centrocampo. Zona nella quale eravamo come gli esploratori dell'Antartide. Pertanto non mi dispiace per Lippi):
ti ringrazio e ringrazio gli amici per aver speso qualche parola, ma sono abituato agli strali: una freccia, anche se avvelenata, ha diversi esiti sulla pelle di un coccodrillo o su quella di un gattino.
Hai creato uno spazio civile e attrezzato, nel quale come nel fatidico "piatto ricco mi ci ficco".
Esco dalle caverne del mio letargo perchè trovo ammiccanti gli spazi per la politica, l'ambiente (non disgiunto dal lavoro...) e la cultura. Non sarò a volte sulle tue posizioni, ma prenderemo anche il caffè senza firmare eterne alleanze. Come lessi in un bagno di una università frequentata ai tempi belli: "sono contro la D.C., contro i cessi sporchi, inoltre contro gli armamenti nucleari!".
(anche se a volte rimpiango la D.C.!).
Dopo la Slovacchia ho ritirato dal balcone il Tricolore, recuperato da un magazzino e reliquia degli anni dei nostri comizi socialisti.
Un soffio di orgoglio nazionale e di sano civismo non mi dispiacerebbe, ma siamo comunque felicemente io e te cittadini dell'universo.
Dimenticavo: non ne ho azzeccata una! Brasile, Argentina e Ghana...
non faccio il nome del politico locale da aggiungere alla serie, ma ne riparleremo.
A presto e grazie.
Carlo Sanvitale

Marco Di Sciullo ha detto...

Parlando con l'amico Gianni ho appreso che Carlo è intervenuto sul blog con un bellissimo intervento con il quale ricorda il più che trentennale impegno civico e culturale degli Amici della musica. Mi sono affrettato a leggerlo ripercorrendo con la mente il tempo passato scandito dagli eventi ricordati dalla bellissima penna di Carlo.
Gianni mi aveva preannunciato che vi erano interventi molto critici . Li ho letti. Non meritano nessuna considerazione.
Carlo ha solo dato alla nostra Ortona , facendosi carico non solo della fatica che gli impegni organizzatitivi e culturali richiedevano ma rimettendoci di tasca sua e non solo spiccioli. Questa è la verità. Una verità che Carlo non ha mai sbandierato ai quattro venti ma che ha saputo gestire con grandissima riservatezza e dignità.
Carlo è un cittadino illustre e io mi onoro di essergli amico.
E' un cittadino del mondo , ma è anche un 'Ortonese , uno di noi; uno che ama intimamente la propria terra . Non ha la pelle del coccodrillo ,come vuol far credere, e non è nemmeno un gattino. Carlo è un Uomo con un cuore grande e sa soffrire con dignità.
Grazie di tutto paisà.

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