"Quanti martiri ci sono, anche oggi, che in nome della verità e in nome di Cristo rimangono fedeli al suo Vangelo, che vengono torturati, che vengono umiliati e disprezzati. Ma noi che possediamo il Signore, noi che siamo coerenti con la nostra fede non dobbiamo aver paura. Perché, anche nel momento della sofferenza, dopo quel calvario ci sarà la luce della resurrezione".
Così il Cardinal Sepe nell'omelia domenicale durante la messa nella chiesa di Sant'Onofrio dei Vecchi a Napoli.
Sono le prime parole pronunciate in pubblico dall'arcivescovo dopo la notizia dell'avviso di garanzia per corruzione emesso nei suoi confronti dalla procura di Perugia.
6 commenti:
Il faccione di questo Sepe fa veramente schifo.
Se risulta esser colpevole del reato di corruzione dovrebbro impalarlo.
Quel faccione è diventato cardinale perchè vendeva la porchetta nelle sagre della D.C. di Gasperi e Coletti. Giuro!
"Bisognerà tenere anche conto degli aspetti procedurali e dei profili giurisdizionali impliciti nei corretti rapporti tra Santa Sede e Italia, che siano eventualmente connessi a questa vicenda".
Lo detto il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, in una dichiarazione alla Radio vaticana, distribuita anche in sala stampa.
Chissà cosa vorrà dire o come interpretarlo da parte di noi semplici italiani ? ? ?
Se tornasse Nostro Signore a molti monsignori li prenderebbe a calci nel sedere. Questi mascalzoni si nascondono dietro l'abito talare per esercitare il malaffare. Povera cristianità!
Abbiamo dato da mangiare le perle ai porci.
Questa faccia da porchettaro (condivido l'espressione), se colpevole,dovrebbe essere buttato in carcere a pane(senza porchetta) ed acqua in compagnia con qunti lo difendono e lo perdonano.
Forse bisognerebbe salvare Dio da questa religione.
A Già ma su cardinale Sepe non è mica parente a Nocciolino l'ex-direttore delle poste di Ortona?
Te la stessa faccia...
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