lunedì 24 agosto 2009

PRECISO COME UNO SVIZZERO - 2

  La settimana successiva abbiamo fatto alcune riunioni a casa di Enzo che era il segretario del partito ad Ortona, é venuto il segretario provinciale ed un altro giovanotto, oltre a 2 o 3 altre persone di Ortona. Come si dice spesso: pochi ma buoni.
Lunedì successivo abbiamo dato l’annuncio a La Piazza e così in poche ore ero mediaticamente candidato. Le difficoltà sono cominciate dopo. Eravamo pochi, la segreteria di Chieti poteva darci solo un appoggio di materiali di propaganda e nessuno di noi era ricco. Così abbiamo fatto due conti e ci siamo fissati una meta economica con cui dovevamo fare tutto. Avevamo pensato ad un migliaio di euro per tutto, invece ne abbiamo poi speso 400/500 in totale.
Quando arrivammo alla raccolta firme la situazione diventa più difficile. La documentazione non arrivava, poi non era molto chiara (in pratica eravamo noi imbranati), qualcuno cominciava a dubitare. Era difficile trovare cittadini disposti a firmare, eravamo gli ultimi, molti parenti ed amici avevano già firmato per altre liste, infine firmare per i Comunisti é stato sempre difficile. Poco a poco passano i giorni e le firme cominciano a crescere, però molto lentamente, in questo modo saremmo rimasti fuori.
Pensa che ti pensa mi é venuta un’idea: chiedere ad amici d’altri partiti di aiutarmi. Al centrosinistra era tutto chiuso, ero il bastone tra le ruote di Coletti e la sinistra sinistra mi vedeva come un antagonista. Fino a che una mattina incontro casualmente il caro amico Nicola vicino ad AN e gli racconto la situazione. Ho la brillante idea e la faccia tosta di chiedergli se poteva aiutarmi con un pò di firme. Nicola senza battere ciglio mi disse che avrebbe almeno tentato di mettere insieme un pò di firme. E’ chiaro che il centrodestra si é poi mobilitato e facilmente hanno messo insieme diverse firme. Tra questi anche Remo che nella sede di FI mi ha dato un foglio con, se non ricordo male, 20 o 30 firme. Facendo la somma di tutte le firme non eravamo ancora arrivati alla meta. Ne mancavano poche, però mancavano. E fu così che il buon Nicola si mise tutto il giorno a completare un altro foglio che mi porta a casa all’1 di notte del giorno prima della presentazione. Ho ringraziato molte volte Nicola per tutto questo che, anche se per un interesse politico indiretto, comunque ci ha messo la faccia come amico. In fondo é semplicemente un atto di democrazia.
Si vota, prendiamo 250 voti, numericamente pochi, però politicamente é un buon segnale, anzi direi un segnale premonitore.
Segue >

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