sabato 28 agosto 2010

WALTER TOSTO, MICOPERI E CRISI.


E’ bastato urlare un po’ e far capire ai vertici del Comune che l’aria è cambiata, ovvero che i problemi vanno affrontati con immediatezza, dunque puntare il dito sulla stasi del Comitato Porto e della Consulta del Lavoro, che subito è giunta la convocazione del Comitato Porto per il prossimo 2 settembre alle ore 18 nella sala Consiliare (si sono impauriti davvero se hanno inserito la convocazione nel pieno delle tornate consiliari per il Piano Regolatore!!).  Il fatto è che da tempo sollecito il sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale, che è anche il Presidente della Consulta Lavoro, d’indire questa riunione in forma congiunta per affrontare gli eventi che riguardano la Micoperi  e vedere se è possibile un recupero dei lavoratori della Samp, ma non ho trovato grandi entusiasmi.
Questo “risveglio” forzato è salutato con favore, anche perché il 3 settembre a Chieti si terrà un incontro tra sindacati e vertici industriali per la questione Samp, dunque spero che Cieri abbia convocato anche la Consulta del Lavoro per mandare un segnale forte ed unitario.
In questo senso, sollecito tutti i lavoratori, sindacati ed interessati a partecipare all’incontro, così da esporre proprie idee e partecipare attivamente alla vita politica della città.
Ritengo che trovare una nuova collocazione lavorativa ai dipendenti delle aziende ortonesi in crisi, tra cui spiccano Samp ed Iniziative Industriali (per un totale di circa 300 addetti – ma anche altre imprese minori operanti nel metalmeccanico),  non è impossibile, ma per riuscirci serve una classe politica forte che oggi non abbiamo! Un esempio? La Micoperi vuole investire su Ortona nel campo dell’eolico ma a livello regionale, se non nazionale,  pare non abbia trovato utili uditori interessati quantomeno a valutare il proprio progetto.  E ancora, la Walter Tosto Spa ha circa 350 dipendenti ed un forte posizionamento nel campo Oil e Gas (imponente la commessa per la colombiana Ecopetrol, con strutture transitanti per il porto di Ortona, come potrebbe essere anche per la componentistica del settore nucleare), con una posizione strategica e produttiva proprio nel nostro porto, ma in questo contesto quanti ortonesi vi operano o quante persone di aziende in crisi dell’ortonese si è impegnata ad assumere? Nessuno lo sa! Forse perché nessuno ricorda alla Walter Tosto che quel sito industriale impatta in maniera rilevante sul territorio di Ortona, vista la sua collocazione proprio sotto l’Orientale, dunque dovrebbe pensare anche ad un suo impegno in favore di questo “paese”, quantomeno per compensare l’ingombro di un’area utilizzabile da altre imprese più prodighe verso la città. Invece, sembra che questa azienda non esista. Questo non è campanilismo di bassa lega, il fatto è che manca un rapporto serio tra imprese, Enti e città, dunque le Istituzioni devono intervenire in maniera trasparente e decisa (anche in vista delle riforme fiscali tutte incentrate sul territorio) per consentire maggiori ricadute lavorative su Ortona proprio per la presenza di un porto di particolare importanza che certo deve servire e produrre occupazione per l’intera regione ma che tuttavia deve prendere Ortona in prima considerazione! Ecco perché la crisi occupazionale di questa città se non può essere sconfitta, quantomeno può essere affrontata! In questo contesto, credo che il Comitato Porto e la Consulta del Lavoro dovranno fare una seria riflessione, parlando chiaro alla città ma anche alle tante aziende che vi insistono, altrimenti, meglio il loro scioglimento.

Ilario Cocciola
Consigliere Comunale Gruppo Misto, componente Comitato Porto

27 commenti:

Marco Di Sciullo ha detto...

Egregio Avv Cocciola , Consigliere Comunale Gruppo Misto,questo è il secondo Tuo scritto riguardante la "questione del lavoro" ad Ortona. Ti dico subito che non sono affatto d'accordo con Te.
E' troppo facile buttarla sulla "politica" e sull'attuale classe dirigente se la Samputensili e altre aziende "ortonsi" chiudono o spostano altrove i loro interessi.
I processi di delocalizzazione sono alquanto più complessi e non possono essere "riduttivamente" contemplati nella circostanza che"...qualcuno dovrebbe ricordare a W.Tosto che quel sito industriale...è collocato sotto l'Orientale..e bla...bla...
Walter Tosto ,come imprenditore, sa quello che deve fare.
Non è, parimenti, oppurtuno addosare responsabilità alla'Amministrazione Comunale, che "...la Micoperi voglia investire ad Ortona ...e pare che non abbia trovato interlocutori.."
Se un'azienda decide un investimento produttivo credo che prima di coinvolgere le rappresentanze "politiche" del territorio , faccia un'attenta analisi delle convenienze differenziali rispetto a questo o quel progetto di localizzazione ottiamale.
Il modo in cui è stato da Te approcciato il delicato problema occupazionale è, a mio modestissimo parere ,molto superficiale.
In un altro Tuo scritto hai parlato di AGIP, MiCOPERI e precariato della Samputensili facendo pensare che era possibile , utilizzando strutture attualmente occupate dall'AGIP,attivare il progetto Micoperi che avrebbe potuto riassorbire buona parte dei lavoratori Samputensili.
Questo , se mi consenti, è poco serio. Non si può alimentare inesistenti speranze solo per fini politici e di parte e facendo sembrare, gli attuali amministratori comunali, dei veri sfaccendati e poco interessati alle sorti dei loro concittadini.
Questa è politica rozza che non aiuta nè la politica e nè i cittadini.
La decelerazione dello sviluppo italiano e, quindi, anche il territorio che ci riguarda, è ormai in atto da almeno un decennio. Tutte le analisi convergono su un punto : difetto della componente "produttività" media del lavoro che gli economisti chiamano "produttività totale dei fattori". Bada bene che non si tratta di componente direttamente attribuibile al fattore umano o al capitale fisico impiegato nella produzione, bensì alla tecnologia,all'organizzazion d'impresa(processi)e alla capacità imprenditoriale.
Il questo sistema di capitalismo di mercato poco o nulla possono le capacità "politiche" degli amminitratori locali i quali possono, compatibilmente con le risorse disponibili, promuove il territorio investendo in infrastrutture contribuendo alla stesura di modelli di sviuluppo territoriali possibilmente integrati con realtà ed aree di interesse economico.
Come vedi,caro Consigliere Comunale del Gruppo MIsto, le cose che tu dici(comitato porto,Consulta del lavoro,W.Tosto,Micoperi ,AGIP e Bla..bla) poco o nulla ci azzeccano, come direbbe il buon On.Di Pietro.
I nostri Amministratori comunali sicuramente potrebbero fare qualcosa ma certamente non nel "senso" o nel "verso" da Te indicato.
Continuando a fare opposizione in questo modo non si aiuta la maggioranza ad amministrare con maggiore efficacia e non si creano le condizioni affinchè le cose cambino in meglio .
Cordiali saluti.
Marco Di Sciullo- Responsabile del Credito CONFESERCENRI Abruzzo

Anonimo ha detto...

purtroppo pur di stare sul giornale ci si inventa di tutto! La cosa più grave è alimentare false speranze.

Anonimo ha detto...

D'accordissimo con l'analisi di Marco Di Sciullo sia sui comportamenti politici sia sulle dinamiche imprenditoriali.

Anonimo ha detto...

Assolutamente d'accordo con il Dott. Di Sciullo.
Peccato non averlo nella politica della nostra citta'.

Unknown ha detto...

Grazie mille Marco per il commento all'articolo di Ilario Cocciola: ci aiuti ad avere una visuale più chiara e definita. Non ho le benchè minime competenze nel settore, quindi non saprei esprimere un parere coerente e giustificato, ma credo che le puntualizzazioni di Marco - ripeto, da "estreno" - siano davvero realistiche.

Un saluto

Anonimo ha detto...

Voi politici vi inventate le varie Consulte sul lavoro, i Comitati porto e poi vi fate le pippe mentali mentre noi cittadini aspettiamo sempre che qualcosa di buono succeda.
Ma siamo stanchi. Siamo stufi. Continuate a prenderci in giro facendo finta di litigare tra di voi.
Andate a lavorare e fate fare la politica a persone serie e competenti e smettetela di prenderci in giro e di illuderci.
Avv. Cocciola se è capace faccia delle proposte sensate e aiuti veramente e non con le chiacchere e le foto sui giornali ad amministrare bene la nostra citta'. Lei è sempre un Consigliere Comunale e quindi dia consigli buoni e non faccia demagogia.

Anonimo ha detto...

Vogliamo dire che la passione politica sta facendo un pò sragionare?
Quello che cocciola propone non è il progetto di una fabbrica chiavi in mano, ma la cosa più ragionevole e fattibile degli ultimi anni. Molto ma Molto più concreto dei generici appelli a sviluppare l' agricoltura e il turismo che ascoltiamo da 40 aa senza che nessuno abbia detto non dico il "come" ma almeno "il forse". Giuseppe Giambuzzi

Ilario Cocciola ha detto...

Caro Marco, perché parli (mi permetto il tono confidenziale per i rapporti tra noi intercorrenti)di "delocalizzazione" e processi produttivi del capitalismo? Credo tu stia fuori tema, oppure volutamente eviti di entrarci. Nel mio intervento non ho analizzato le ragioni della crisi Samp, sebbene nutra forti perplessità su come essa si sia formata avendo partecipato a diverse assemblee di fabbrica e non mi sembra di averti mai visto in quel contesto. Nemmeno sui processi produttivi della Walter Tosto, come anche dell'Agip (come tu la chiami ) ed altro. La storia: diversi giorni fa il maggior azionista della Micoperi ha presentato ufficialmente in Comune un grande progetto di investimenti diviso in due strategie. Da un lato ristrutturare la sede portuale di Ortona privilegiandola a Ravenna e dall'altro investire sull'area industriale di Ortona tentando di acquistare la sede Eni di C.da S. Elena (ebbene sì, non è una mia invenzione!!) per farne un centro di produzione di generatori per pale eoliche, il tutto con promessa di centinaia di posti di lavoro. La notizia è stata diffusa dai quotidiani e così sono stato contattato da amici della Samp che ne volevano sapere di più. Da qui l'incontro con maestranze lavorative e sindacali della Samp ed anche contatti diretti con i massimi vertici della Micoperi da cui ho appreso che c'era stato anche un interessamento per il complesso Samp ma che subito è stato accantonato in quanto troppo piccolo. Resta tuttavia l'interessamento per il recupero della maestranze lavorative nel caso l'idea progettuale iniziale dovesse andare in porto e dopo un serio confronto tra le parti sociali. In questo contesto ho chiesto di convocare il Comitato Porto e la Consulta del Lavoro per cercare una strada istituzionale alle questioni in campo. Tutto qui!

Ilario Cocciola ha detto...

Il lavoro che ho fatto non mi sembra meritasse la banalizzazione con cui hai affrontato il problema, evidentemente senza conoscerne alcun aspetto. Quanto alla Walter Tosto, questa è un'azienda seria del nostro territorio che ha avviato anch'essa un grande processo d'investimento e visto che insiste anche sul porto di Ortona mi è sembrato naturale chiedere ai nostri vertici istituzionali di cambiare i metodi di lavoro delle varie commissioni, privilegiando gli aspetti che possono arrecare riqualificazione lavorativa. Consentimi, hai affrontato la questione in maniera superficiale e con note pre-elettorali che non capisco. Tutti possono sbagliare e se io ho sbagliato l'ho fatto con la massima onestà intellettuale e non certo per creare illusioni che, consentimi, appartengono alla storia di altri. Una nota politica: credo che a questa città manca la capacità di dare rispetto agli altri, e questo in politica è forse il peggior errore che si possa commettere poiché allontana le persone da un impegno diretto per evitare critiche qualunquiste. Quanto a me, sono un combattivo e per il futuro dei nostri lavoratori non mi rimetto al fato, magari nascosto dalla scusa dell'economia globale.

Anonimo ha detto...

Caro Ilario, te la sei andata a cercare. Intanto non si va neanche a un Santuario a portare offerte se la sede della propria fede è circondata da mine e trappole. La tua tesi può sembrare superficiale e se lo è non sono certo i grandi cardinali della storia a sapere se a Ortona l'occupazione va messa in primo piano anzichè fare filosofia, e non si criminalizza chi fa considerazioni (qualunque esse siano) sull'emergenza che sta per mettere in crisi il nostro territorio.
Il settore vitivinicolo non gode grande salute, il turismo non ha cifre in crescita un po' dovunque, il petrolio (che in Ortona sognifica la parte più importante della sua industria) è stato giudicato come sappiamo. Ti faccio comunque anche io un appunto: avevi le carte in mano quando potevi creare una alternativa politica in Ortona e non hai avuto la irriverenza che a questa classe politica andava dimostrata. Siccome auspico commenti più brevi rimando ad altro intevento: esprimo solo la mia tristezza per aver visto Sua Eccellenza accettare un premio in onore della sua concezione ambientalista, quando per rispetto a coloro che hanno perso lavoro, avranno più difficoltà ad averlo o hanno fatto le valige, avrebbe dovuto non esporsi in questa vetrina dell'Arcadia e dell'Eden delle fiabe. Per ora qui mi fermo.
Carlo Sanvitale

Marco Di Sciullo ha detto...

Penso che il Dr. Giambuzzi si è molto avvicinato alla questione "..la passione politica sta facendo un po' stragionare.."
Non è mia intenzione minimizzare o banalizzare il lavoro fatto dall'Avv.Cocciola. Mi sono posto dei quesiti rispetto ad una iniziativa privata(Micoperi) che ,in verita', mostra dei lati incomprensibili.
In primo luogo non risulta che l'ENI è interessata a cedere lo stabilimento in c.da S.Elena e , allo stato, non esiste nessuna formale proposta di acquisizione da parte della Micoperi.
Che poi la Micoperi voglia ampliare e/o riustrutturare la sua base logisca ortonese sono cose che, per adesso, rimangono nella sfera strettamente aziendale della Micoperi stessa.
L'Avv. Cocciola ha parlato di un grande progetto regionale e, forse, nazionale nel comparto eolico che la Micoperi vorrebbe realizzare e , a tal riguardo, tale progetto, a detta dell'Avv. Cocciola, "..non ha trovato utili uditori interessati quantomeno a valutare il proprio progetto " . Sic ! .
Il lavoro svolto dall'Avv. Cocciola avrebbe acquistato valenza e credibilità se avesse quantomeno fatto nomi e cognomi di quanti non hanno prestato attenzione al progetto Micoperi che , a dire dell'Avv. Cocciola, avrebbe contribuito a risolvere l'annosa questione della disoccupazione locale.
A me risulta che i progetti di investimento aziendali vengono prima sviluppati all'interno delle aziende riscontrando, non da ultimo, tutte le prescrizioni e compatibilità di legge e poi sottoposte, eventualmente, alle istituzioni creditizie ed al mercato.Infine, a progetto cantierabile, vengono coinvolte le Istituzioni sia per la parte delle conseguenti autorizzazione di legge e sia per aspetti di "politiche di relazioni e comunicazioni territoriali".
A questo punto credo che siamo tutti interessati di conoscere a che punto il cosiddetto "progetto Micoperi" si è bloccato non trovando "interesse alcuno".
Ora voglio dire,ancora, che nella mia posizione di responsabile del credito della Confesercenti Abruzzese (oltre 13.000 aziende associate) non mi è dato di sapere che in Abruzzo, per nostra fortuna, esiste un "comparaggio" politico di non tanto antica memoria che possa, in qualche maniera, condizionare scelte di politiche di investimenti aziendali. Da noi la "politica" si limita, giustamente, ad emanare i presupposti normativi ed a promuoverne le conoscenze e le applicazioni nell'interesse generale. Le commistioni e gli "interessi" politici non hanno mai risolto in positivo questioni di interessi in economia aziendale.
Cio' detto ritengo che la nostra Amministrazione Comunale non sia tanto sprovveduta da lasciar cadere ipotesi di sviluppo del territorio senza prima averne valutato i molteplici aspetti conseguenti.
La politica del campanilismo e del "così pare" credo abbia fatto già il suo corso e non suscita alcun entusiasmo.
Come dice il buon Dr. Giambuzzi è opportuno che voi politici non vi lasciate prendere "troppo" dalla passione di parte. Consideratevi dei CONCORRENTI e non degli AVVERSARI o peggio ancora dei NEMICI e vedrete che certamente riuscirete a darci ,a noi cittadini, concrete e giuste risposte alle nostre istanze.
Con stima.

Anonimo ha detto...

Un qualcuno, consigliere, sindaco, sciagurato, fate voi, vuole chiedere alle industrie che operano da noi se possiamo fare qualcosa per loro?
D'accordo l'IRI non c'è più ma un annoe mezzo fa Confindustria Abruzzo (quella vera, quella con i dipendenti e le macchine) invocava un interporto fra ortona e lanciano. Era una sciocchezza?può darsi, ma si poteva rispondergli: è una sciocchezza.
N.B. a quella conferenza era presenti esponenti di movimenti ecologisti che hanno fischiato i dati riguardanti l'abruzzo industriale. Atteggiamento legittimo ma vogliamo chiarirci?
I politici, le popolazioni e i prelati sono contro l'industrializzazione dell'abruzzo, come trapela dalle dichiarazioni o no?
Perchè se così è dovremmo festeggiare la chiusura della Samp come una liberazione.
The Japanise in the Jungle
Giuseppe Giambuzzi

Anonimo ha detto...

Il Dott. Di Sciullo è caduto a terra, ha battuto la testa e ancora se ne accorge....

Anonimo ha detto...

Caro Peppino, io credo che i politici nostrani o politicanti vari è meglio lasciarli stare se sono tutti come Cocciola.Fanno meno danni. Prima delle ultime elezioni amministrative erano tutti o quasi favorevoli al Centro Olii. E' bastato che Tollo dicesse NO che tutti i NOSTRI eroi, destra, sinistra, centro, sopra e sotto si sono immediatamente allineati.
Dell'occupazione e dei giovani della nostra citta' interessa a nessuno. Fanno solo chiacchiere per mettersi in mostra e raccimolare voti per poi avere pretese di incarichi politici e professionali e alla faccia dei disoccupati e dei precari. Sono contento che Di Sciullo abbia scritto quelle cose, ha colto nel mio pensiero.
I politici o politicanti dovrebbero cambiare. Dovrebbero smettere di fare le galline nel pollaio per compiacere al gallo. Siate uomini prima e cittadini poi e non papere o asini che ragliano alla luna.

Anonimo ha detto...

non si capisco percè debbano piovere tutte queste critiche addosso a Cocciola; dopotutto si sta interessando a problemi di non poca rilevanza....e non mi dilungo. Secondo me la passione che lui ci mette da fastidio a chi poi non ha argomenti da proporre nella prossima campagna elettorale. Il Di Sciullo fa delle analisi attente si, ma su queste vicende si evince la scarsa informazione riconducibile forse ai tanti ragionamenti privi di fondamento che si fanno durante lo "struscio" per il corso. Intanto Cocciola con il suo fare muove le acque torbide della politica ortonese se politica si può chiamare; quando arriverà il momento ci ricorderemo del Pres. della Provincia, dell'Assessore Di martino con le stampelle, sindaco e quant'altro....si sono agganciati alla manifestazione della Samp addirittura mettendosi in testa al corteo, rubandosi tutta la scena davanti a tv e giornali....vergognatevi....dove sono finiti?
Forza Ilario continua così!
un lavoratore Samp

Anonimo ha detto...

La cosa piu' triste di tutta questa storia , l'anonimo di prima ha colto nel segno, è che si specula sulle disgrazie dei nostri lavoratori. I politici si mettono in prima fila nelle manifestazioni in difesa dell'occupazione. Altri si ergono a paladini del lavoro, ma poi nulla fanno e nulla dicono quando per stupidi motivi "ecologici" si sputa su investimenti produttivi(vedi Centro Olii) mentre in Italia avremo diverse centrali nucleari (una nella vicino Termoli).
Non credo che Di Sciullo abbia battuto la testa , magari i nostri politici battessero la testa e ragionassero come lui.
Io mi auguro veramete che si risolva presto la questione Samputensili , ma temo che cio' non avvenga ; basta leggere il Centro di oggi "Lavoro e sviluppo, la sfida del Comitato porto" per rendersi conto che abbiamo una classe politica di balordi e pseudo giornalisti da quattro soldi. Poveri noi.

Marco Di Sciullo ha detto...

Egregio Signore Anonimo, ho sentito il dovere di intervenire in quanto conosco molto bene la realtà Samputensili e non da oggi.
Erano gli inizi del 1972 quando per ragioni professionali ho avuto il piacere di conoscere quell'azienda ed in particolar modo i suoi dipendenti. E' stata ed è una realta' di "eccellenza". le Maestranze tutte sono persone e tecnici di elevatissimo valore. Ho sentito il dovere di intervenire perchè ho temuto e temo che non si renda loro giustizia e la politica tutta possa determinare loro danni in termini di mancate realizzazioni di progetti fantasiosi.
Se vi sono interessi concreti e soluzioni certe e rapide bene ; ma se esistono solo fantasie che albergano nella mente di questo o quel personaggio politico allora è giusto stoppare immediatamente queste illusorie fantasticherie prima che creino false aspettative e, quindi,poi, dolorose certezze.
Questa è materia delicata perchè e' in gioco il destino di tanti lavoratori con le loro famiglie.
In questi casi, correttezza vuole, se è vero che esiste un progetto(Micoperi?)che risolve il problema allora e solo allora , quando vi è la certezza assoluta che tal progetto divertera' esecutivo, si potrà darne informazione prima ai diretti interessati e poi renderla pubblica e non come è stato fatto dall'Avv. Cocciola.
Abbiamo letto tutti l'anonimo di turno quando afferma "... intanto l'Avv.Cocciola muove le acque torbide della politica..(intanto lui ci prova ).." .Ma che significa? Perche giocare con i giusti sentimenti di speranza dei cittadini? Di questa politica torbida non ci fa parte pure lui?
Il pericolo di danno a tutti i lavoratori precari e disoccupati che ho percepito dalle modalita' con le quali l'iniziativa, pur lodevole, è stata gestita ,è il solo motivo che mi ha indotto a scrivere il mio pensiero in merito.
Alimentare incerte speranza o addirittura paventare che i vari Comitati ,Amministrazioni Comunali o una classe politica "forte" possa risolvere i problemi del precariato e della disoccupazione nel nostro territori è pura demagogia.
Le aziende e quindi i lavoratori tutti,hanno bisogno di ben altro che non sto qui ad elencare.Certamente non hanno bisogno di pressing campanilistici organizzati da politicanti a tempo perso.

Marco Di Sciullo
Responsabile Credito Confesercenti Abruzzo

Anonimo ha detto...

SI BEN DETTO , MI ASSOCIO . CI VUOLE SERIETA' E RISERVATEZZA PER QUESTE COSE.
DI SCIULLO E' PERSONA SERIA E NON PARLA COME I POLITICI. PER QUESTO E' CREDIBILE .
SPERIAMO CHE I NOSTRI POLITICI LO PRENDANO DA ESEMPIO E FACCIANO DELLE BUONE COSE PER TUTTI NOI ORTONESI.

Anonimo ha detto...

L'avvocato Cocciola si è comportato cotrrettamente e meno male che lo ha comunicato perchè chi tiene in silenzio le cose vuol dire che non fa politica ma affari. Sanvitale ha ragione, purtroppo Cocciola paga il prezzo di essere scomodo e forse poteva osare di più criticando prima Coletti e gli altri. Meno male che c'è, altro che Di Sciullo che pontifica solo ma non ho capito cosa abbia fatto di politicamente rilevante per la città.

Bar dello Sport e degli anonimi ha detto...

Cocciola sei ridicolo. Perchè ti nascondi dietro l'anonimato? Almeno sii furbo ; cambia postazione così almeno è più difficile individuarti.
Pure a me Di Sciullo non è simpatico perchè è troppo saccentone ma tu sei ridicolo.

Gianni di Gregorio ha detto...

Il tema lavoro é sempre molto interessante e METROPOLIS, nel suo limite, offre spunto di conversazione. E’ chiaro che sarebbe meglio trattare più l’argomento che le persone.
Tutto questo però finisce appena il post perde la prima pagina del blog.
Facciamo qualcosa di meno politico e di più concreto.
Riuniamo pubblicamente gli attori principali (MICOPERI, ENI, WALTER TOSTO) insieme ai politici (Sindaco, assessore, consiglieri) escludendo quelli che partecipano senza avere niente da dire ma solo per farsi vedere, oltre ai commentatori stessi di METROPOLIS e parliamo apertamente del tema lavoro.
Io credo che faremo cosa grata alla città, ma soprattutto ai lavoratori che hanno perso il loro impiego e a quelli che vorrebbero iniziare seriamente a lavorare.
Non é molto complicato, basta prenotare la Sala Eden, fare una lista d’invitati, un po di manifestini e la potente Rete pubblicizzerà l’evento.

Ilario Cocciola ha detto...

Caro Gianni e amici, da Sanvitale ho imparato davvero tanto e lo considero l'unico vero politico che Ortona poteva avere ad un certo livello ma che ha deciso di non darsi perchè, come dice l'anonimo che non sono io (rassicuro il Bar dello Sport), scomodo. Quanto al tema del lavoro, mi meraviglio che anzichè entusiasmi susciti avversione. Nel mio piccolo, penso di avere dato un contributo diretto a far identificare il "porto" con ipotesi di riconversione di lavoro attraverso l'ingresso di nuove aziende che pure dovranno operare tramite esso, ma se questo dà fastidio, pazienza. Spero sempre che in politica ci possa essere spazio non per chi strilla o critica con fare saccente, ma per chi dà il miglior contributo possibile. Giambuzzi e lo stesso Sanvitale (ma sono amici e dunque non vale) a mio modo di vedere hanno fatto una riflessione molto seria per il mondo politico: siamo in grado di coniugare la parola "lavoro"?
P.s. opero con tre computer, uno in studio e due portatili a casa (uno è di mia moglie), tutti identificati da Gianni (che riconosce anche i vostri).

Gianni di Gregorio ha detto...

Non c'é bisogno di identificare un computer, certe cose si capiscono al volo, specialmente quando qualcuno si appropria di nomi altrui.

Marco Di Sciullo ha detto...

Egregio Avv. Cocciola, non era affatto mia intenzione sminuire o offendere la tua nobile iniziativa.
Mi sono permesso solamente di criticarne i modi di rappresentazione. Penso che il diritto di critica in Italia sia ancora possibile.
Che non sono simpatico a Bar dello Sport è cosa ormai risaputa.
Non sapevo,però, di essere percepito da Te come un critico dal fare saccente.
Come politico non ho fatto assolutamente nulla per Ortona ma credo di essere stato un onesto lavoratore e di aver contribuito, nel mio piccolo, a sostenere le nostre imprese e i nostri concittadini nei loro progetti di investimento.
Come cittadino mi auguro e ti auguro che la tua iniziativa abbia successo per il bene di tutti i nostri amici lavoratori che oggi vivono questa brutta situazione di precariato.
Marco Di Sciullo

Lavoratori Samputensili ha detto...

Grazie Signor Di Gregorio per l'indirizzo.
Signon Avvocato Cocciola potete dirci come è andata la riunione del Comitato Porto? Avete deciso qualcosa per noi?
Avete parlato con i dirigenti della Micoperi ? cosa dicono? sono ancora interessati a quel progetto?
Vi chiediamo scusa ma siccome stiamo passando veramente un brutto momento vorremmo sapere qualchecosa anche per tranquillizzare le nostre famiglie.
Abbiamo letto gli interventi ,anche quelli di Marco Di Sciullo. Lui ci è stato sempre vicino e per la verità pur interessandosi non è riuscito a risolvere ilnostro problema. Speriamo in voi. Grazie e scusateci.

Ilario Cocciola ha detto...

Gentile Lavoratore, scusa ma solo ora leggo la tua richiesta e dunque ti spiego. Premetto che la “questione” Samp è seguita con estremo calore da tutti e dunque spesso vi sono discussioni dovute solo ad un eccesso di passione. In questo senso io e Marco proprio Domenica ci siamo incontrati ed abbiamo avuto modo di confrontare i nostri punti di vista salutandoci con affetto dopo esserci chiariti, coscienti del fatto che ogni nostro piccolo sforzo è sempre diretto a cercare il bene del prossimo. Di altri, devo dire, non ho la medesima stima intellettuale oltre che personale (ma questa è altra questione). Venendo alla riunione del Comitato Porto, questa è stata convocata di tutta fretta dal Sindaco (ovvero dalla maggioranza) e dunque come al solito (e come ho scritto proprio nell’articolo di riferimento al blogg) sono stati commessi degli errori per faciloneria. In buona sostanza, non hanno fatto correttamente tutte le notifiche ai componenti il Comitato Porto (vi erano tanti assenti) e quindi non è stata fatta alcuna elezione del Presidente che era prioritaria a tutto – ti risparmio le questioni politiche di basso conio -, dunque non ho potuto presentare alcuna richiesta di chiarimenti o sollecitazioni sulla questione Micoperi/Samp. La riunione è stata aggiornata a mercoledì 8 settembre.

Ilario Cocciola ha detto...

In questo senso ritengo, così come ho scritto, che tutti i soggetti Istituzionali ed Imprenditoriali che gravitano attorno al porto devono prendere coscienza del fatto che il nostro scalo, se ben utilizzato, può essere un buon volano occupazionale, dunque, discutere in tale contesto delle problematiche del lavoro, come quella della Samp (anche in ragione di ipotesi di espansione di altre Imprese come ha dichiarato in aula consiliare direttamente il Presidente della Micoperi) penso sia prioritario ad ogni questione. Comunque, visto lo stato delle cose, ho parlato con il Presidente del Consiglio Comunale, Tommaso Cieri, che è anche presidente della Consulta del Lavoro e dell’Economia e, qualora il prossimo Comitato Porto dovesse perdere tempo o altro, l’ho sollecitato a convocare al più presto una riunione di detta Consulta (in cui sono presenti anche sindacati ed industriali), allargandola ai componenti il Comitato Porto (questa è sempre stata la mia idea) al fine di discutere in un contesto Istituzionale i progetti in campo, le aspettative e le possibilità per il mondo del lavoro e nello specifico per gli occupati Samp. Ultima nota, nessuno vuole lasciar cadere la cosa, pertanto in ogni sede opportuna e per quanto nelle mie possibilità porterò sempre avanti la questione lavoro, cercando di mantenere un contatto diretto. Un abbraccio sincero, Ilario.

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