martedì 16 febbraio 2010

COMMENTO SUI COMMENTI su METROPOLIS


Da oltre 2 settimane METROPOLIS é cambiata, da un verde pascolo si é trasformata in una community. Sono finiti gli insulti, le insinuazioni, le diffamazioni, ect.. E’ scomparso l’anonimo.
Ma chi era l’anonimo? L’uomo qualunque? L’uomo della strada? Il cretino di turno? Il cittadino ansioso di sfogo? No, l’anonimo era semplicemente il politico che si nascondeva dietro l’anonimo. Lo stesso politico che si lamentava dell’anonimo stesso, delle sue volgarità.
E così oggi, essendo obbligato al suo nome, l’anonimo politico rimane anonimo e non interviene al dibattito perché non ha niente da dire, niente da dibattere.
In questo modo METROPOLIS é diventato un giornale da leggere, consultato con una certa frequenza (quasi 20.000 visite finora), nella speranza di trovare qualcosa di speciale, un commento azzardato, una sparata.
E’ l’immagine della politica locale.
La parte più comica é stata quella in cui i politici offesi facevano gli sdegnati, quelli che “ma come ti permetti”, quelli che il giorno prima avevano offeso l’altro allo stesso modo, cioè anonimamente. Insomma, un gran traffico di verginelle.
Inoltre, sono gli stessi che cercano d’imbrogliare anche i sondaggi di METROPOLIS.
C’é anche da dire che molti che sono stati invitati non sanno iscriversi, é per questo che non l’hanno fatto. Eppure é facilissimo, elementare.
Questo é il post numero 100 e continueremo.
Ringrazio tutti quelli che si sono già iscritti, i loro nomi sono pubblicati.

7 commenti:

Marco Di Sciullo ha detto...

Caro Gianni, sin dall'inizio avevo espresso forti dubbi circa la validità della formula di Metropolis la quale consentiva a chiunque, nel più assoluto anonimato, di dire tutto quello che gli passasse per la testa senza nessuna responsabilità. E di cose brutte ne abbiamo lette a caterve. Avevo invitato, nella gestione del blog, ad usare la massima diligenza operando anche delle censure se fossero state necesarie . Ora ,finalmente, chi ha qualcosa da dire lo dica mettendoci le proprie generalità . Mi chiedo che fine hanno fatto i vri "Bar dello Sport" "Zorro" "Gianfranco" "Il vecchio ortonese" e ancora tanti altri quotidianamente presenti. Mi auguro di potermi confrontare, oggi, con questo nuovo sistema, con tutte queste persone e sono certo che forse qualche cosa di buono potrà venir fuori.

Ilario Cocciola ha detto...

Caro Marco, condivido i tuoi richiami. Di fatto, le offese sono state di gran lunga più numerose delle proposte, e devo dire che spesso qualcuno ha anche giocato con questo pensando di portare acqua al suo molino. Il nuovo sistema non sarà il massimo, tuttavia ci consente di dialogare più serenamente, sperando che si riesca a costruire un dibattito non solo civile ma anche costruttivo e rspettoso. Ilario

laritorna ha detto...

Perchè l'avvuchete non si iscrive?

Nicky De Chiara ha detto...

Quando ci si deve mettere la faccia i più tornano nelle grotte dove si erano riparati per nascondersi in attesa della salvezza.......un cambiamento.....

Eros Lanci ha detto...

sono contento di com'è finita, ero stato uno dei primi a chiedere una qualche forma di filtro magari avendo la possibilità di firmare con nome e cognome. alla fine per chi non ha niente da nascondere o di cui vergognarsi non è cambiato nulla. buon lavoro

Gianni di Gregorio ha detto...

METROPOLIS com’era é stato un interessante esperimento sociale, culturale e mediatico. E’ stato un’occasione per misurarci, per sapere quanto pesiamo e quanto valiamo. In realtà voleva dimostrare questo. Per fortuna ha dimostrato molto di più.
Ha dimostrato il disinteresse al dibattito di molti politici, specialmente di destra.
Ma ha anche dimostrato il modo sbagliato di far finta di dibattere del PD.
Ha dimostrato il limite tecnologico di molti a dimostrazione che il mondo va e noi restiamo indietro. Anche questo fa parte dell’aspetto culturale di una società.
Ha dimostrato che ad Ortona abbiamo ragazzi svegli, che si interessano, che si buttano nella mischia.
Ha dimostrato anche come altri giovani, purtroppo, si appiattiscono come una piadina sulla linea di un partito.
Ha dimostrato che i partiti non dibattono, litigano, si fanno dispetti, fanno ostruzione a centrocampo.
Ha dimostrato che molti vorrebbero fare e che pochissimi fanno.
Ha dimostrato la falsa suscettibilità di noti e meno noti personaggi.
Il sistema di comunicazione é l’ultima cosa, l’importante sono i comunicatori.

Tommaso D'Anchini ha detto...

Scusa Gianni, so che non ci dormi la notte e hai sempre il PD nella testa. Però mi spieghi meglio come, dove e perchè Metropolis avrebbe anche dimostrato il modo sbagliato di far finta di dibattere del PD? Condivido tutto quanto dici nel post tranne questo passaggio. Grazie

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