Il rinnovamento della classe politica ortonese, sia nelle persone che nei metodi, ormai é compromesso. Vinca chi vinca avremo la stessa zuppa riscaldata.
Io voterò MATTIA POTENZA come Sindaco, non perché apprezzo Grillo, anzi non sono d’accordo su quasi nulla con il genovese, ma perché apprezzo lo spirito dei giovani e mi ricorda il mio di tanti anni fa.
Lo so benissimo che Mattia non ha idea di come amministrare un Comune, ma mi faccio questa domanda: pensate che GIZZI o DE LUTIIS o D’OTTAVIO abbiano idee precise di cosa fare ? Assolutamente no.
Mattia é la nuova generazione e bisogna dargli almeno un credito e poi vedrà lui come lo spenderà. Di lui ho fiducia. Gli altri hanno già sprecato un capitale.
Come Consigliere sceglierò una donna, giovane. Tutti i candidati parlano di donne e di giovani, ma poi alla fine mandano avanti i soliti scarponi.
La dobbiamo smettere di riempirci ogni volta la bocca di “giovani e donne” e poi nessuno li vota. Io voterò una di quelle ragazze. Non so ancora quale, stasera ci penserò.
12 commenti:
Bravo, Di Gregorio...
Però trascuri un particolare importante e cioè che Grillo è un comico che fa ridere e basta. Le tue cazzate sul voto, vicevera, fanno solo piangere.
Io voto Di Martino a cui regalano un rosario, a cui chiedono autografi ed a cui si rivolgono i diversamente abili per essere guariti.Lui sì che può fare i miracoli perchè è protetto da S. Tommaso il quale intercede anche presso Il Giornale di Milano per vedersi pubblicato un trafiletto che, se non pubblicizzato su fb periferico, sarebbe passato
inosservato agli occhi di tutti.
Comunque, attenzione: anche Vanni è in contatto con santi,angeli ed arcangeli. Chi la spunterà tra i due, che a differenza di noi, poveri mortali, interagiscono empaticamente con un mondo affollato di esseri , liberati e purificati dalle scorie di questa miserrima umanita, di questa famiglia di erbe ed animali, come diceva Dante?
Sono ateo, perciò non mi relaziono con Santi ed angeli. Mi rimane solo la libertà di sparare cazzate sul mio voto. Lasciami almeno quella ! O no ?
Evviva Remo di Martino, podestà e arcisindaco di Ortona.
Solo 105 preferenze per la Rosalia Tucci, appoggiata e protetta dal Pdl e dal suo responsabile provinciale, Lucio Cieri.
Di Martino tace. Non risponde a nessuno su fb. Ha sempre fallito gli appuntamenti importanti.
Un suggerimento a Di Martino: non ti presentare al ballottagio. Faresti un ulteriore pessima figura.
Complimenti per IL SUCCESSO PERSONALE DI PASQUALE GRILLI.
Ed al suo ex compare TOMMASO SANTORELLI(71 preferenze)
Perchè metropolis non commenta i risultati delle amministrative?
Invidia per il successo di D'Ottavio?
Qualche parola anche sui gerarchetti del pdl, partito fantasma;sul tracollo di Di Martino,della Tucci etc.
Gli ortonesi votando D'Ottavio hanno permesso a Coletti di impossessarsi del Comune di Ortona. Purtroppo è così. Il neo sindaco(il ballottaggio sarà solo una formalità inutile)è predestinato ad essere un primo cittadino di cartone.Possibile che il popolo abbia sbagliato in maniera macroscopica permettendo a colui che aveva largamente perso il confronto con Fratino e con Di Giuseppantonio alla provincia di Chieti di restaurare un regime famigliare infausto e dittatoriale?
Speriamo che le lotte intestine alla nuova maggioranza non permetta a quest'ultima di esercitare il mandato quinquennale e di perire anzi tempo.
Aspetto una considerazione di Di gregorio a tal proposito.
Dunque, D'Ottavio sindaco con il trucco.
La neo consigliera Maria D'Alessandro dell'UDC, con acume acuto, non ha approfittato del ribasso dei prezzi per farsi un giro sulle giostre, ma ha ben pensato di salire sulla carretta del vincitore(Coletti)per una cavalcata di 5 anni a costo zero e con molti vantaggi per lei.
Altro che giostre per i bambini. I voltagabbana, senza idee ed ideali, senza formazione politica, ma dotati di mera furbizia(che a lungo non paga)all'esordio in politica viaggiano gratis. Ma attenzione, la carretta del vincitore è meno solida della giostra dei giostrai. E' pur sempre una carretta che, per definizione, prima o poi per non fermarsi dovrà disfarsi del peso ingombrante della zavorra.
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