mercoledì 22 settembre 2010

Mostra "Ennio Flaiano"


Parole e immagini per ricordare Ennio Flaiano
11 Settembre – 31 Dicembre 2010

Inaugurata sabato 11 settembre con una conferenza la mostra “Parole e immagini per ricordare Ennio Flaiano”. Numeroso il pubblico accorso nella piccola sala del Centro Studi Exlibristici del Museo: oltre 70 persone. Molti dei convenuti sono rimasti in piedi. L’assessore provinciale alla cultura Remo Di Martino, fra i promotori del Museo dalla sua nascita nel 2005, ha portato il saluto del Comune di Ortona e della Provincia di Chieti. Quindi il presidente Carlo Sanvitale ha presentato la manifestazione. Il dottor Gian Carlo Torre ha tratteggiato la figura di Ennio Flaiano cogliendo alcuni particolari poco noti dei rapporti con Federico Fellini e con il mondo culturale romano di quegli anni. Inoltre ha ricordato, con un po’ di commozione, l’amore e la dedizione di Flaiano per la figlia malata. Il direttore Cristiano Beccaletto ha introdotto con una serie di immagini gli ex libris in mostra, interpretandone i vari significati e le varie soluzioni grafiche proposte dagli artisti.
Il direttore ha infine ringraziato il Comune per l’aiuto e la collaborazione nella gestione del Museo, auspicando per il futuro iniziative comuni per la crescita ulteriore e costante di questa realtà culturale che travalica i confini ortonesi per proporsi in Italia e all’estero come importante punto di riferimento e esempio da seguire in ambito exlibristico. Ha quindi concluso informando la platea che la mostra “La montagna, filo sottile con l’infinito “Ex libris di montagna nella prima metà del Novecento europeo” ha visto un’ottima affluenza di pubblico stimata in oltre 600 visitatori.
A margine della presentazione il Museo ha ricevuto il «FISAE Certificates of Honour». La FISAE è l’istituzione internazionale che raduna tutte le associazioni nazionali nell’ambito dell’ex libris. Istituito nel 2002 dai delegati al Congresso di Frederikshavn il «FISAE Certificates of Honour» nasce dall’idea di assegnare un riconoscimento agli operatori del “settore ex libris” quali collezionisti, artisti, studiosi, promotori, editori, librai antiquari, fondatori di associazioni, musei. Il «FISAE Certificates of Honour» è intitolato alla memoria di cinque personalità che hanno operato nel passato per la conoscenza e la divulgazione dell’ex libris.
Quest’anno la scelta del comitato è stata particolarmente favorevole al nostro Museo, infatti l’ «Helmer Fogedgaard Certificate» (riservato agli editori, ai librai antiquari, ai musei, ai fondatori di associazioni, per l’attività editoriale, museale e di promozione dell’ex libris) è stato assegnato al Museo Ex libris Mediterraneo di Ortona. È evidente l’importanza di questo riconoscimento che va a suggellare l’impegno pluriennale di Carlo Sanvitale e Cristiano Beccaletto nel promuovere manifestazioni ed eventi, ma anche nel dotare il Museo di una biblioteca specialistica e di un corpus di ex libris.
Ancora il Museo è presente nei laureati del «Gianni Mantero Certificate» (riservato per il servizio di promozione dell’ex libris, per la divulgazione al pubblico mediante mostre, concorsi, conferenze, scritti, studi), con Cristiano Beccaletto direttore del Museo e con Gian Carlo Torre storico dell’ex libris e componente del Comitato scientifico del Museo.
Il Museo proporrà, in data da stabilire, tre serate dedicate alla proiezione di pellicole cinematografiche delle quali Ennio Flaiano ha curato la sceneggiatura o il soggetto.
Nei prossimi mesi questa mostra proseguirà itinerante anche fuori dai confini d’Abruzzo, in collaborazione con istituzioni nazionali e in sedi prestigiose. Durante il periodo della mostra il Museo prevede degli incontri con le scuole.

Museo Ex Libris Mediterraneo
Complesso Monumentale Sant’ Anna
Direttore artistico: Cristiano Beccaletto
Progetti Farnesiani
Presidente: Carlo Sanvitale
Catalogo
Il catalogo della mostra che ha per titolo “Parole e immagini per ricordare Ennio Flaiano” è il numero zero di “EXLIBRISMED –  Periodico semestrale del Museo Ex libris Mediterraneo di Ortona” edito da Progetti Farnesiani. Ai primi 100 esemplari, riservati agli amici e ai sostenitori del Museo, è allegato l’ex libris originale di Furio de Denaro. Il catalogo a cura di Cristiano Beccaletto è impaginato da Franco Sergente, il progetto grafico è di Bauhaus.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Metropolis , la cosa più triste ,per noi disoccupati e precari, è il non sentire più nessun interesse per queste cose . Avere l'angoscia di non poter pagare l'affitto, il gas, la rata del prestito. Vedere tuo figlio che studia senza nessuna prospettiva e tanti politici o pseudo tali che si mettono in mostra per dire quattro scemenze ad un auditorio di persone con la pancia piena e disposti bene ad essere considerati "intellettuali", mi fa venire la nausea. Certo ora qualcune ci dirà che la "cultura" è il sale della vita ed è importante essere colti perche ciò aiuta a fare le cose perbene e chi parla come me è un povero cristo da non considerare. Od Ortona si dice che " la pancia piena non conosce il digiuno.." così come come quelle 70 persone ed oltre che hanno assistito a quelle "masturbazioni mentali" in luogo pubblico.

Anonimo ha detto...

Solo per aggiungere che Flaiano se avesse potuto assistere ,di nascosto, si sarebbe "scompisciato" dal ridere.

Anonimo ha detto...

E' proprio vero ; ad Ortona non si può fare niente. Invece di ringraziare il Dott.Sanvitale e l'Avv. Serafini per la bella iniziativa ecco puntualmente arrivano i guastatori. Ora ci mancavano pure i precari ed i disoccupati con figli senza prospettiva. Emigrate! come hanno fatto i vostri nonni. Il mondo si è allargato e l'opportunità per i giovani sono tante per il mondo.Io ero alla manifestazioned insieme a tanta gente perbene e sentire queste lagne è proprio fastidioso.
Bene Avv.Di Martino e bene al Dott. Sanvitale che sono persone di grande cultura e concretezza.

Anonimo ha detto...

Alla faccia della cultura! Certo è che se i partecipanti alla manifestazione per ricordare Flaiano sono come te non ci resta che piangere.
Flaiano si starà rigirando nella tomba.
Di Martino e Sanvitale ,poi, essere definiti come persone concrete e di grande cultura è l'apoteosi della comicità.
Buonanotte Metropolis.

Anonimo ha detto...

Voglio dire all'anonimo/a -pensionato/a (di circa 70 presenti 69 erano pensionati benpensanti o presunti tali) che invita ad EMIGRARE per cercare lavoro (sono un precario insegnante), che sono ben 12 anni che sono "emigrante" (insegnavo nella vicina Marche) ed oggi sono a casa. Mio figlio è ancora studente e sicuramente andrà via da Ortona.
Così oltre a lei(pensionato/a)resteremo ad Ortona ,insieme ad altri benpensanti, io (precario disoccupato),il Dott.Sanvitale (pensionato) e l'Avv. Di Martino che continuerà ad accumulare prebende e ad organizzare serate come queste. Così non penseremo alle cose che disturbano la nostra quiete e il vivere sognando nel nostro amato ospizio che si chiama Ortona.

Anonimo ha detto...

Innanzitutto io mi firmo: Carlo Sanvitale. Come ho sempre fatto non mandando a dire e buscandomi querele. Tant’è che dopo anni di battaglie i vecchi nemici non portano rancore, magari si diventa amici.
Pertanto sono definito pancia piena (pensionato sarebbe l’anticamera di questo bell’insulto), faccio masturbazioni intellettuali e faccio (insieme ad altri) rivoltare Flaiano nella tomba. Per quanto mi riguarda so tenere in giusto conto queste cose, mi dispiacerebbe solo se qualcuno, dall’esterno, avesse questa immagine di Ortona.
Chi si pone pubblicamente si sottopone a critiche e da queste prende atto, impara.
Per esempio che Metropolis è luogo per affrontare problemi della disoccupazione e non di altro.
E fin qui bene.
La prossima volta non invieremo a Metropolis notizie delle nostre iniziative: così non disturberemo e non ci prenderemo insulti. Ma penso che Flaiano non rida e non si rigiri nella tomba, a Fregene, (non volle essere sepolto qui a Pescara). Lo abbiamo ricordato nel centenario della nascita, lo abbiamo voluto ricordare perché era un abruzzese che fece in anni di rinascita (anche dalla disoccupazione) il miglior cinema italiano (e mondiale), come sceneggiatore e soggettista (assieme a un certo Fellini, un signore col cappello). Lo ricordano anche altrove (si masturbano anche quelli?). Ma Flaiano oggi si ricorda anche per un modo di affrontare cose pubbliche, della politica, delle libertà: dei singoli e della società. Negli anni dello scontro tra i colossi, la DC e il PCI, era uno spirito indipendente, se pensava era farina del suo sacco, rischiava di essere stritolato dai potenti che non tolleravano i poco inclini ad accodarsi. Per questo la vita gli si fece più in salita, più di quanto non lo fosse per sue vicende personali. Quindi un omaggio a un grande abruzzese che fu interprete di valori che a celebrarli penso non siano raffinatezze da salotto, mentre mangiamo pasticcini e tanti sventurati sono precari e pur disoccupati.
Basta togliere il disturbo e tutto tornerà tranquillo. Spero per gli anonimi signori.
Pancia piena e pensionato. Non credo che l’ingiuria aiuti la battaglia dei precari, ma se ciò consola possono inventare altro. Ho lavorato fini ai 65 anni con tre infarti e se me lo permettevano avrei lavorato ancora, fino a schiattare, così quella ingiuria me la sarei pure risparmiata. Pancia piena: potrei abboffarmi veramente o far carità e digiuni. Come fanno gli anonimi estensori a saper se l’una cosa o l’altra? Non giudicate, non sarete giudicati! Infine la disoccupazione.
Sono stato per due volte in piazza, da solo, a protestare, contro chi a questa la città il lavoro lo negava. E son rimasto solo, a guardare chi mi rideva in faccia. Ho seguito cortei di lavoratori, che volevano il lavoro, ho fatto manifesti (e me li son pagati!) diminuendo il volume della pancia, ho frequentato sezioni fin quando era possibile discutere. Poi quando la politica rimangia la politica non più. Questa città è così! Se gli anonimi signori pensano di avviare a soluzione i lor problemi insultando e deridendo possono pur farlo. Rinunciano a cercare un altro come loro, a diventare due e poi tre per rivendicare i loro diritti e usare questo sito come luogo di lotta e civiltà! Gentili signori se pensate che così facendo, ripetendo quello che avete già detto ripetuto, pensando di far bene ai vostri figli fate pure! La democrazia ha le sue regole: ognuno dice quel che vuole dire, se poi quel che si fa arriva oltre, va lontano oppure non supera il fosso del Ciavocco, qualcosa pure conterà! Se pur trae origini da ansie, se pur condita da disperazione, la maleducazione resta tale e l’ignoranza pure.

Gianni di Gregorio ha detto...

La cultura sarà anche il sale della vita, ma ci vuole prima un piatto di pasta ed il companatico. Il cervello deve essere libero da pensieri per poter pensare e godere della cultura. Su questo non ci sono dubbi.
Chi fa cultura fa il proprio dovere e segue la sua passione e Carlo Sanvitale sicuramente lo fa, forse meno l’assessore Di Martino che comunque amministra ed ha amministrato e perciò ha delle responsabilità oggettive.
Il lavoro e la cultura hanno due canali diversi ma partono entrambi dalla stessa sorgente. L’amministrazione di Ortona degli ultimi anni non si é mai preoccupata d’incentivare ed aiutare l’industria, l’artigianato, il commercio o l’agricoltura ed il turismo. Gli assessori di competenza sono MARIO PAOLUCCI e ROCCO RANALLI e non voglio aggiungere altro altrimenti si finisce proprio male!
Dalla prossima amministrazione, spero diversa da questa, bisognerà ricominciare tutto daccapo, sarà un lavoro enorme che occuperà anni ed anni. Bisognerà cambiare mentalità della gente e degli amministratori.
Dobbiamo ridisegnare lo sviluppo economico della città e non, come si fa adesso, trascinarci vecchi problemi irrisolti, cercando di tamponare alla menopeggio solo quelli più impellenti. La stessa gente dovrà rimboccarsi le maniche se vogliamo risollevare l’economia di Ortona.
Nel frattempo bisogna resistere ed organizzarsi, organizzarsi bene e resistere a denti stretti.

Mucciante Antonio -Pescara - ha detto...

Gentile Dott. Sanvitale, sono di Pescara ed ho assistito a quella bella iniziativa a ricordo di Ennio Flaiano.
Premesso che sono d'accordo con Lei quando,giustamente,richiama l'anonimo interlocutore circa l'inopportunità del luogo utilizzato per evidenziare le odierne difficoltà del mondo del lavoro.
Avrei, però ,gradito che avesse speso qualche parola nei confronti dell'altro aninimo interlocutore dai modi arroganti quando tratta dei problemi(drammi?)causati dalla mancanza del lavoro.
Ennio Flaiano ha sempre detestato lo snobbismo intellettualoide che il "nostro anonimo" interlocutore(quello che ha assistito insieme a tanta gente perbene...) ha ampiamente sparso nel suo poco felice intervento

15th century philosophy ha detto...

Beh, che dire, a questo punto mi spiace non aver potuto partecipare alla conferenza su Flaiano, ma spero di fare in tempo a tornare per passare alla mostra. Concordo con le parole di Gianni e di Carlo Sanvitale, che ringrazio per la passione che continua a metterci nonostante gli eventi che ha ben raccontato: è facile farsi indurire dagli anni, dalle esperienze negative, dalle querele e dai litigi; il difficile è invece continuare a metterci energia e così sentirsi liberi di pensare e dire ciò che il proprio cuore e la propria mente comandano. Ecco perchè ringrazio Carlo e tutti quelli che come lui producono un prodotto CULTURALE di qualità. A me sembra che la divisione netta tra lavoro e cultura a cui Gianni faceva prima rifeirmento non debba sussistere; eppure, come vediamo, sembra che tutti siano concordi sull'immagine del raffinato intellettualoide che discorre di Marx o Derrida mangiando pasticcini e scaldandosi con un buon The. Siamo tutti concordi perchè, ahimè, la cultura troppo spesso si presenta in forma annacquata. Cosa voglio dire? Voglio dire che troppe iniziative che passano sotto il nome di "culturali" non sono realmene tali, ma surrogati annacquati e di scarso valore. La cultura è percepita come un qualcosa da perditempo proprio perchè spesso si presneta sotto iniziative di scarsa qualità. Non tutto è cultura, così come no tutto è arte. Non basta esporre due quadretti per dirsi pittore o per chiamarsi mostra, così come non basta scrivere tre righe per dirsi scrittore o poeta. Se la cultura tornasse a viversi ad alti livelli, allora sarebbe davvero il motore della società, come (forse) lo era qualche secolo fa, almeno da quanto riusciamo a sapere. Ecco perchè ringrazio Carlo Sanvitale, che mi sembra il solo o tra i pochi che a Ortona continua a puntare a quel modo "sacro" di fare cultura - che poi, è l'unico corretto.

Un saluto,
AF

Filippo M. ha detto...

Fiamma tu che sei uno che non le manda a dire, che non ha peli sulla lingua, dicci quali sono a tuo avviso, quelle iniziative che passano sotto il nome di "culturali" ma non sono realmente tali nella nostra ridente cittadina. è giusto cominciare a fare una selezione.
saluti Filippo M.

15th century philosophy ha detto...

Ciao Filippo, grazie per quello che mi scrivi. Sulla selezione bisogna intenderci nel senso che ognuno è libero di presentare il prodotto che vuole, a prescindere dal suo "valore" culturale; piuttosto, a mio avviso, quello che dovremmo correggere non è la selezione delle inziiative bensì il nostro giudizio. Quando si verranno a presentare come i fautori di grandi iniziative, faremo bene a indicargli i luoghi di vera ricerca culturale: le università, le grandi iniziative editoriali, le mostre con giuria critiche selezionate e di fama, con delle selzioni serie per esporre e così via. A qesti dovremmo mostrare che il nostro dito sa indicare altro, molto di più delle loro quattro cosette improvvisate. E credo che valga un po' per tutta l'Italia dei piccoli paesi come il nostro, non solo per Ortona, dove - come scrivevo - valgono queste stesse parole in tanti casi. Mi chiedi di fare i nomi, ma come potrei permettermi di sparare così sulla "croce rossa"? Mi parrebbe una pratica di pessimo gusto e poca eleganza, anche perchè, per così dire, non sono "nessuno", non ho alcun titolo per smistare pubblicamente le "buone" proposte dalle scadenti o meno buone; e spero che mi capirai.

Un saluto!
Andrea

Anonimo ha detto...

Mo' ci mancava solo il Fiamma pensiero sulla cultura. Uno che ha organizzato un convegno amarcord con Gaspari e che nemmeno conosce gli storici impegni culturali di Carlo e della sua generazione. L'umiltà no, eh!

Anonimo ha detto...

Amico bello, dovessi fà che ora Sanvitale è diventato un mostro sacro della cultura ortonese?
Ma di quali storici impegni culturali vai cianciando?
Sanvitale è un povero Cristo che cerca di sbarcare il lunario alla meno peggio.Si attacca a tutte le Amministrazioni (di sinistra, centro e destra)pur di salvaguardare un qualcosa che si chiama ex-libris che incuriosisce solo se stesso.
E' anche vero però che ogni persona che diventa anziano e si approssima alla conoscenza dell'altro mondo si perdona tutto e si enfatizza quelle pochissime virtù che ha messo in mostra nella sua piatta e normale vita, ma parlare di storici impegni culturali di Carlo Sanvitale mi sembra veramente troppo.

Gianni di Gregorio ha detto...

Io non credo che Carlo si offenda per quello che hai scritto. La Città lo conosce bene e sa di chi si stà parlando. Invece tu per fare certi apprezzamenti dovresti metterci la faccia o almeno il nome, cosa che Carlo, tra le altre cose, ci ha sempre messo e ci continua a mettere.
Dai, ammettilo, non siamo tutti uguali !

Anonimo ha detto...

Sono costernato dalla tua reazione caro Di Gregorio.
Cosa ho mai detto di così offensivo non riesco proprio a capirlo.
E poi perchè dovrei mettere il mio nome e la mia fccia?
Non è questo un blog aperto a tutti?
Io credo di non aver usato parole offensive nei confronti del dott. Sanvitale. Ho solo esposto un mio parere e lo ripeto ; Sanvitale è un cittadino come gli altri nè più e nè meno. Di questi storici impegni culturali io non ne ravviso la sussistenza; ma di contro mi consta che il dott.Sanvitale è stato ed è un instancabile elemosinante della politica.

Gianni di Gregorio ha detto...

Se rileggi bene il tuo testo vedrai che ci sono affermazioni gratuite e che dimostrano che non conosci i fatti. O sei molto giovane o non sei addentro alla vita culturale della città.
Comunque, per tua informazione, Carlo, anzi il dott. Sanvitale, non sbarca il lunario con ex-libris, ma ha un suo lavoro anche ben remunerato.
Quando Carlo “si attacca” ad un’amministrazione é per tirar fuori qualche spicciolo per la cultura la quale serve a certe persone, sicuramente a te no, per vivere un minimo di vita culturale. Capisco che per te certe cose non siano molto importanti, ma tu devi capire che per altre é invece importantissimo.
Tieni presente anche che Carlo spessissimo deve rimetterci anche qualche soldino di tasca propria e se lo moltiplichi per una quarantina d’anni fa una discreta cifretta.
Purtroppo ad Ortona non abbiamo molti che si occupano di cultura e perciò si finisce poi per non avere neanche un assessore preposto e a livello provinciale ritrovarci con un Remo Di Martino.
Come ben sai METROPOLIS é aperto a tutti. Tutti esprimono un’opinione, però normalmente quando si usano certi apprezzamenti personali come “povero Cristo”, “sbarcare il lunario alla meno peggio” o altro, si dovrebbe avere la forza di metterci la faccia, non é obbligatorio ma é un segnale di riconoscimento.

Anonimo ha detto...

Caro Gianni é il minimo che potevi scrivere. Qui si perde il senso della ragione e della realtà, con un appiattimento generale che mira a livellare al basso, complici tanti pseudo colti. Grande Sanvitale

Anonimo ha detto...

Bah! manco se avessi criticato Pascoli o Ungaretti.
Io ricordo il dott. Sanvitale solo per i manifesti scritti a mano contro il "sorgio bianco" , certo che allora esprimeva un grande livello culturale e una grande sensibilità sociale ,pardon , "socialista".

Anonimo ha detto...

Forse, forse visto come vanno le cose della politica ad Ortona il Dott. Sanvitale farebbe veramente cosa utile ricominciare con i suoi manifesti scritti a mano; ne sentiamo un pò la mancanza e con il tempo, visto quello che passa il convento politico nostrano,qui manifesti appaiono sempre più veri e propri pezzi di sagacia ed acume politico.

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