La legge da delle precise istruzioni per la propaganda elettorale in vista di un’elezione. C’é una circolare del Ministero dell’Interno che disciplina queste operazioni: Circolare no. 1943/V del 8 Aprile 1980.
Il documento é lungo e suddiviso in 8 capitoli e potete scaricarlo facilmente dalla rete. Basta leggere il primo capitolo per capire di cosa si tratta.
In 4 parole la circolare dice che é proibito, da 30 giorni prima dalla data delle elezioni e cioè dal 6 Aprile, affiggere, esporre, ecc., manifesti, avvisi, fotografie, ecc.
In pratica si possono usare solo gli appositi spazi messi a disposizione dal Comune per la propaganda elettorale. Questo vuol dire che tutte le foto nelle sedi dei comitati elettorali, i manifesti sulle vetrine, gli striscioni sui balconi, le bacheche o cartelloni per il Corso, eccetera eccetera, sono illegali e perciò proibiti.
Nella circolare ci sono anche altre direttive riguardanti la propaganda audio, le feste, i concerti, le pubbliche porchette ed infine i comizi. Nulla di tutto questo viene normalmente rispettato.
Il Sindaco e gli esperti della politica conoscono benissimo queste norme.
Il Sindaco dovrebbe provvedere attraverso un semplice richiamo ai Partiti o ai responsabili o attraverso i Vigili a far rispettare il regolamento.
Perché questo non succede ?
Perché il Sindaco é fatto così, é il Sindaco del Paese dei balocchi, é lo stesso Sindaco che ci lascia una città retrocessa da tempo in serie B, é lo stesso Sindaco che lascia l’eredità a Di Martino.
Sia Di Martino che Coletti sanno bene come funziona, ma anche Cieri e d’Ottavio e tanti altri lo sanno, ma aspettano la comunicazione del Sindaco che puntualmente non arriva.
Un ennesimo segnale del livello politico cittadino.
Allegato trovate la lettera indirizzata al Sindaco. Ho provveduto a fare una simile comunicazione, con la stessa data, anche ai Carabinieri.
Vediamo che succede nelle prossime 48 ore. Nel frattempo indigniamoci se ancora ne abbiamo la forza.