mercoledì 12 maggio 2010

I Progetti per il turismo dell’Assessore Di Martino (La Sveglia – 28.04.10)

Da un po’ di tempo si riparla di San Tommaso collegato al turismo di Ortona. L’assessore Di Martino ha rispolverato ancora una volta il suo vecchio e ormai zoppo cavallo di battaglia.
Ancora una volta, nonostante la privilegiata posizione di Assessore provinciale, guarda al turismo con l’occhio del politico invece che dell’amministratore.
Ripetere, anzi direi scopiazzare senza buonsenso, il Cammino dell’Apostolo Iago per l’Apostolo Tommaso ad Ortona é solo una sciocchezza commerciale che non darà nessun beneficio alla città e da cui la Chiesa e l’Arcivescovo Ghidelli dovrebbero invece prendere le distanze.
Ci sono due importanti ragioni:
-Secondo l’Assessore Di Martino la nostra principale risorsa turistica é San Tommaso Apostolo. Un po’ difficile da credere. Il turismo religioso (in realtà é pellegrinaggio) ha un suo significato particolare, ma non ha una valenza economica o di sviluppo; é un “tocca e fuggi”, é irrilevante sul piano numerico e delle presenze medio-alte. Tengo a precisare che per la Città S. Tommaso rappresenta un simbolo importantissimo e che, al di là delle idee di ciascuno, io stesso, specialmente all’estero, parlando della mia Ortona menziono il nostro Castello Aragonese, il nostro Cimitero Canadese e il nostro Apostolo Tommaso, Francesco Paolo Tosti, ecc..
Il senso storico di Santiago de Compostela é completamente differente da San Tommaso, come é completamente differente il senso commerciale. Le cifre sul numero di pellegrini fornite da Di Martino in dichiarazioni e sulla stampa sono sbagliate, ben lontane da quelle vere e ufficiali.
Si progetta invece l’ennesimo viaggio, in questo caso a Santiago de Compostela, per inutili gemellaggi e scorribande istituzionali, sembra addirittura con il Presidente Chiodi, del solito gruppo di politicanti a spese del cittadino per ripetere l’ennesima volta il nulla in concreto.
Anni fa Di Martino si diresse verso l’India alla ricerca dell’Apostolo Tommaso, riportando solo una lunga nota spese, oggi si prepara a viaggiare verso occidente e riporterà un’altra lunga nota spese, questa volta a carico della Provincia di Chieti.
- Il turismo é ben altro. Oltre ai luoghi, ai monumenti, alle bellezze naturali bisogna avere le strutture, il personale, l’organizzazione. Ortona, purtroppo non ha nulla di tutto questo. La città é sporca e scalcinata, il personale addetto al turismo é saltuario, con poca professionalità, precario al massimo. Gli operatori, grandi e piccoli, sono abbandonati a se stessi, l’indotto artigianale, culinario e dell’ospitalità offrono ben poco.
Ancora una volta si lucida la punta della piramide e si nasconde tutto il resto. Bisognerebbe invece iniziare a lavorare dalla base, basterebbe copiare da qualunque cittadina dell’Umbria o delle Marche, per non andare troppo lontano, e così evitare sperperi ed avere il turismo come attività produttiva di Ortona.
Dopo un anno di gestione questo é il risultato che l’Assessore Di Martino propone al turismo di Ortona. Se tanto più tanto mi da tanto, se tutto va bene siamo rovinati.
Consiglio a tutti la lettura di “La Via Lattea” (Odifreddi-Valzania) – Editore Longanesi. Parla della camminata Roncesvalles-Santiago de Compostela di un ateo e di un cattolico.

Gianni di Gregorio

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ringraziamo Iddio e S. Tommaso per l'assessorato provinciale che occupa il Di Martino.
Da quando c'è Lui, Ortona e la provincia di Chieti, turisticamente, hanno fatto passi da gigante.

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