domenica 1 maggio 2011

GIOVANNI PAOLO II BEATO, MA NON TUTTI SONO D'ACCORDO



Leggete e fatevi un'idea.

http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/7411-giovanni-paolo-ii-beato-e-lo-share-si-impenna-milioni-di-cattolici-lo-esaltano-ma-lui-non-e-stato-in-30-anni-neanche-in-grado-di-far-capire-che-la-reincarnazione-non-esiste-lindustria-dei-santi-e-beati-siano-pochi-ma-buoni

4 commenti:

Unknown ha detto...

Ho dato una scorsa rapida all'articolo. Sì, sono argomentazioni che conosco e che solitamente arrivano dalla parte più tradizionalista della Chiesa (la cosiddetta destra ecclesiastica) e mi stuoisce che tu le abbia citate. In ogni caso sono posizioni del tutto minoritarie, ma c'è chi conosce la politica ecclesiastica molto melgio di me e può dirlo. Un dato però è vero ed è da sottolineare: sotto il pontificato di Giovanni Paolo II c'è stato un'aumento esponenziale delle beatificazioni e delle santificazioni, elemento che spesso - come nell'articolo - viene indicato dai critici con il nome di "fabbrica" dei santi o "industria" dei santi; come si può leggere? Possiamo assimilarlo alla forza "mediatica" del papa, che aveva capito come un modo importante per fare proseliti fosse anche quello di elevare a santi e beati persone del popolo. In questo modo la Chiesa appariva così più vicina al popolo, che chiaramente si rapporta più facilmente con un Padre Pio (per citare un caso eclatante) che con S.Tommaso d'Aquino, oppure con un papa che hanno conosciuto pittosto che con un vecchio santo medievale. L'operazione è in pieno stile del Vaticano II, nel quale la chiesa per la prima volta non pensa a difendersi dalle ideologie liberiste o, più recentemente, socialiste/marxiste, com'era stato fino ad allora - si possono citaee tutta una serie di provvedimenti in merito - bensì cerca il dialogo con la modernità. E forse non a caso i critici dell'operazione chiamata "fabbrica dei santi" provengono dagli stessi ambienti che sono stati (quantomeno) sospettosi sul Concilio Vaticano II - per non parlare dei lefevriani, ch'è altro paio di maniche.

Unknown ha detto...

Ecco qua, guarda cosa ho trovato con una rapida ricerca su google:
http://www.giornalettismo.com/archives/111175/il-vaticano-scomunica-pontifex/

Tecnologia
Il Vaticano bacchetta i tradizionalisti
Dario Ferri

26 gennaio 2011

Claudio Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni, critica i “blog cattolici aggressivi, che scomunicano e non hanno uno stile cristiano”. Con chi ce l’avrà?Nelle more del discorso di Joseph Ratzinger su Internet e i nuovi media, spunta anche qualche critica, proveniente direttamente da città del Vaticano, nei confronti dei siti internet cattolici giudicati troppo aggressivi.



Gianni scegli meglio le fonti per attaccare! :D

Gianni di Gregorio ha detto...

Nessun attacco, assolutamente. Il tema mi interessa solo nell’aspetto sociale, sanno tutti come la penso.
Ufficialmente il Vaticano non ha mai scomunicato nessuno di questi gruppi dai nomi più stravaganti, tanto che troviamo spesso interventi di Vescovi e Cardinali, politici, VIP, ecc.. Incluso Don Stanzione che parla spesso in TV.
Questi di Pontifex.roma sono sicuramente matti da legare e con loro tanti altri gruppi. Sono gli sponsor di De Mattei (non riesco a capire cosa ci fa uno come lui, professore di storia, antievoluzionista, nel CNR, che é tutto il contrario di quello che pensa lui. Misteri della politica italiana!).
Il problema é sociale. Questi sparlano contro tutti (altre religioni, comunisti, stranieri, gay, aborto, negri, l’Europa). Sono un’istigazione continua alla violenza in nome della Verità. Difendono Mussolini e perfino Berlusconi (pensa un po’!).
In conclusione, sono soggetti socialmente pericolosi e rispecchiano una parte importante di quella Destra italiana (non europea) che ci allontana sempre più dall’Europa civile e progressista.

Unknown ha detto...

Secondo me in quel che dici c'è un errore. La destra ecclesiastica non si definisce "destra" in base alla destra politica. Il mondo interno al vaticano e quello politico sono del tutto distinti perchè se la sinistra o la destra parlamentari si riflettono su certi valori/personalità, quelle vaticane si rispecchiano su altre. Insomma, sono due cose distinte, prendono entrambi dai commentatori i nomi di "destra e sinistra" ma sono cose diverse. La destra e la sinistra vaticane sono stali "latu sensu", non perchè hanno idee di destra o di sinistra. Nella Chiesa ci sono una quantità enorme di movimenti e riferimenti che spesso neanche immaginiamo. Perchè il papa non interviene "contro" queste aree che tu definisci pericolose? Perchè il papa ha seguito i dettami "ecumenici" del concilio vaticano II, che tendeva a "inglobare e correggere" piuttosto che allontanare e dividere. Stramente invocandone la scomunica, tu prendi una posizione più oltranzista di quella della chiesa, che, nei limti del possibile, ha sempre cercato il dialogo, tanto a destra (lefevbre), tanto a sinistra (teolog. della liberazione).

ShareThis

Related Posts with Thumbnails